Recensione in anteprima: The scottish boy di Alex De Campi
Autore: Alex De Campi Genere: romance storico mm Editore: Triskell Edizioni Data di pubblicazione: 20 dicembre 2023
1333. Edoardo III è in guerra con la Scozia. Il diciannovenne Sir Harry de Lyon desidera mettersi alla prova e coglie al volo l’occasione quando un potente barone inglese, William Montagu, lo invita a partecipare a una missione segreta con una dozzina di cavalieri d’élite. Cavalcano verso nord, fino a una fortezza scozzese in rovina, catturando il ragazzo ferino e mezzo affamato che vi si trova e mettendo a ferro e fuoco gli altri abitanti.
Ma nessuno sa perché il fiore all’occhiello della cavalleria inglese si sia intrufolato oltre il confine per catturare un adolescente selvaggio e sporco. Montagu affida il ragazzo a Harry come suo scudiero, con due sole regole: non farlo scappare e convertirlo alla causa inglese.
All’inizio non c’è speranza. Il ragazzo scozzese è scontroso e violento e mangia tutto ciò che non è inchiodato. Poi Harry comincia a notare alcune cose: che, oltre al gaelico, il ragazzo parla un francese impeccabile, con un accento molto diverso da quello normanno di Harry. Che sa anche leggere il latino. E quando Harry finalmente convince il ragazzo – Iain mac Maíl Coluim – a tagliare la sua sudicia cortina di capelli, il volto che ne emerge è la cosa più bella che Harry abbia mai visto.
Con Iain come scudiero, Harry vince un torneo dopo l’altro e diventa il favorito del re. Ma sotto lo sfarzo si celano due segreti: la crescente passione di Harry e Iain l’uno per l’altro e la misteriosa eredità di Iain. Mentre l’Inghilterra si lancia di nuovo verso la guerra, questi segreti distruggeranno tutto ciò che Harry ha di più caro.
Ero in trepidante attesa di leggere The scottish boy sin dall’annuncio, qualche tempo fa, della sua acquisizione da parte della Triskell. Mi incuriosiva, in modo particolare, scoprire una vicenda ambientata in un periodo storico non usuale per i romance mm e non vedevo l’ora di immergermi in mirabolanti avventure tra campi di battaglia, galoppate a perdifiato e intrighi di corte ma, soprattutto, di vivere una storia d’amore che si preannunciava oltremodo difficile e sofferta. Cosa può riservare la vita a due giovani uomini, un inglese e uno scozzese, nemici giurati, nell’anno del Signore 1333, quando essere scoperti in intimità con un altro uomo portava alla forca? Sofferenza, senza dubbio, escamotage per vivere i momenti di passione lontano da occhi e orecchie sempre celati negli angoli, pronti a usare la conoscenza dei segreti per il proprio tornaconto. Questi pericoli rendono la storia tra Harry e Ian ancora più romantica, appassionata e impetuosa, tanto da far palpitare il cuore tremendamente e sono sicura che, come me, non potrete non parteggiare per questi due coraggiosi e innamorati ragazzi che vedono l’universo intero nello sguardo dell’altro. Ma partiamo dall’inizio: conosciamo Harry, scudiero di un cavaliere della corte di Edward Windsor, smanioso di partecipare per la prima volta a una battaglia e di dimostrare il suo valore. È un giovane sognatore, cresciuto ascoltando le gesta di Re Artù e dei suoi cavalieri e crede che le guerre siano fatte di gesta onorevoli e valorose. Purtroppo raggiunge il suo Sir a battaglia conclusa, poiché è dovuto correre al capezzale della madre morente. In un soffio, ha perso l’unico genitore che gli era rimasto e la possibilità di tornare a casa carico di onore ma, soprattutto, di un ricco bottino oltremodo necessario per saldare le magre finanze dei suoi possedimenti. Harry ha solo diciannove anni e il cuore puro e nobile, quando si trova difronte alla ferocia e all’aggressività dell’esercito di sua maestà sugli sconfitti scozzesi, compresi donne e vecchi, ne rimane sconvolto. Lo è ancora di più per il modo in cui viene catturato e fatto prigioniero l’unico superstite della razzia, il giovanissimo Ian. Lo scozzese viene affidato proprio a lui, perché ne faccia il suo scudiero e gli impedisca di scappare. Qualcosa di segreto e misterioso aleggia sulla vera identità di Ian ma Harry vede solo un giovane uomo, indomito e coraggioso, che non si arrende alla prigionia. E quel ragazzo, una volta ripulito, si rivela bellissimo, arguto e intelligente e provoca al neo cavaliere uno scombussolamento mai sperimentato prima. Convivere, dividere spazi, conversazioni e anche i rocamboleschi tentativi di fuga dello scozzese, li avvicinano tanto da innescare un’attrazione a cui nessuno dei due riesce a resistere, nonostante siano nemici, o dovrebbero esserlo.
“Vuole toccare ogni parte di lui, perché toccarlo è come ascendere al paradiso e vuole goderne fino in fondo, perché come ogni uomo sa che il paradiso esiste solo per venirgli portato via.”
L’educazione sentimentale e sessuale di Harry è impacciata, bramosa, sensuale, dolcissima e irruenta allo stesso tempo. I due giovani non riescono a togliersi le mani di dosso, nonostante il pericolo di essere scoperti sia sempre in agguato e, insieme all’attrazione, sboccia un legame fortissimo e totalizzante, un sentimento puro e travolgente.
“Il suo corpo cerca di tornare a casa, contro quello di Ian. Le labbra bramano le sue, sempre. Il suo cuore, il suo cuore vuole fluttuargli fuori dal petto per andare al suo posto, tra le forti mani di Ian.”
Un romanzo storico trascinante e avvincente, scritto con una penna velata di ironia, brillante, che mi ha strappato più di un sorriso, cruda nei momenti più drammatici tra battaglie e agguati, molto erotica e romantica nelle interazioni tra i due protagonisti. Ho amato moltissimo Harry con il suo animo cavalleresco nel cuore, prima ancora di esserlo davvero, assetato di avventure e azione, impaurito da quel sentimento che va contro la religione e la legge ma che è l’unica luce della sua vita. Ian è impetuoso, vive di istinto, è possessivo e geloso ma sa anche darsi totalmente al suo amante, desideroso di proteggerlo e amarlo in libertà. La narrazione delle battaglie è realistica, cruenta e sanguinaria e i momenti di lussuria sono inebrianti e tremendamente hot. The scottish boy è un romanzo splendido, scritto in maniera magnifica, capace di tenere incollati alle pagine, tra intrighi di corte, nemici pronti a tutto e un sentimento bellissimo e travolgente che mi incantato. Ho adorato lo stile dell’autrice, scorrevole e trascinante, la costruzione dei personaggi e dei luoghi, lo scorrere delle emozioni e la tensione narrativa sempre molto viva, con tantissimi colpi di scena. Consigliatissimo.