Recensione: BJÖRN: Il cacciatore di onde di Francesca Cani
Serie: Artic Love Serie 1
Serie: Artic Love Serie 1 Autrice: Francesca Cani Genere: sport romance Editore: self Data di pubblicazione: 24 ottobre 2023
Ti distruggo se mi distruggi.
Ti ferisco se mi ferisci.
Ti bacio mille volte più forte se lo fai ancora.
Isole Lofoten, Norvegia.
Un surfista artico ha un unico amore: il mare di piombo dell’estremo Nord. Nella vita di Björn Larsen c’è spazio solo per il surf, l’allenamento e il lavoro duro alla segheria. Gelido, solitario e massiccio come un iceberg, si ritrova a fare da guida a una turista molto speciale.
Alba Della Costa è una vecchia conoscenza, anzi, Alba è la brunetta del liceo Baltic.
Occhi di cristallo, fisico minuto e un libro sempre fra le mani.
Dieci anni prima, appena adolescenti, sono stati legati da un sentimento potente e puro. Finché un evento tragico ha cambiato il destino di entrambi. Ora Alba è diventata una book influencer di successo e ha una vita agiata. Mentre Björn è caduto nell’abisso del carcere, trovando come unica via di salvezza la tavola e le onde giganti della baia di Unstad.
Ma la vicinanza forzata rimescola le carte in gioco. E se la chiave per cancellare il passato fosse sedurre Alba? Se spezzarle il cuore fosse il prezzo per diventare un campione? Odio o amore? Quando l’aurora boreale fa danzare il mare in cielo con le sue luci, tutto è possibile.
Un romanzo ambientato tra i gelidi fiordi norvegesi ha accompagnato la mia fantasia in questi giorni, paesaggi magnifici descritti con quell’abbraccio alla natura selvaggia in un clima freddissimo che però riscalda l’anima nemmeno fossimo nel cuore delle isole caraibiche.
La Norvegia con gli immancabili vichinghi non avrebbe proprio potuto sfuggirmi alla lettura, sebbene il libro narri le vicende di due giovani, ai tempi nostri, con un personaggio maschile tutt’altro che scontato. Il nostro biondissimo e freddo come il ghiaccio, Björn, è un giovane surfista che, sebbene si stia concentrando sul vincere una gara importante, fa mille lavori per sopravvivere tra cui quello di affascinante e scontrosa guida turistica. Alba, una ragazza venuta dalla romantica terra di Romeo e Giulietta, approda a Oslo per rincontrare un tassello del suo passato che mai è stato dimenticato.
Ebbene sì, i due si conoscevano già fin da adolescenti alle prime armi, quando una disgrazia è avvenuta e la vita li ha divisi portando con sé odio e rancore. Ritrovarsi uno negli occhi dell’altro e riabbracciarsi, seppur con ostilità, riporta alla luce un profumo di amore nell’aria.
Le difficoltà non mancheranno, figure del passato e del presente si riaffacciano all’orizzonte e mettono i bastoni tra le ruote a una storia romantica e piccante dalle sfumature thriller già cosparsa da mezze verità e rabbia.
Tanti i temi trattati da un’autrice che seguo da un po’, in primis quello dello spettro autistico, che mi tocca da vicino vista la mia professione, molti si riconosceranno in Alba, altri penseranno che è assolutamente tutto ciò che autistico non è. Che dirvi? Avete ragione tutti, la persona con autismo ha miliardi di sfaccettature e, credetemi, non ce n’è uno uguale a un altro, perché sono persone, e le persone sono tutte diverse! Ho amato la visione del mondo di una ventenne che sa ancora stupirsi di ciò che le accade, sì, talvolta con mente rigorosa, ma che si fa meno pippe mentali della maggior parte di noi fanciulle.
Björn, che dire di lui, un carattere impossibile che passa da zero a un milione nel giro di un secondo, impetuoso, e che nonostante tutto non si è arreso, perché di fronte alla vita che ti schiaccia si stringe i denti e si va avanti.
Uno sport romance di tutto rispetto dove viene mantenuto, oltre alle dinamiche amorose, anche lo spirito sportivo agonistico, gli allenamenti, il sudore, la voglia di vincere e la competizione con i membri del team (Hans è davvero un valore aggiunto, ammetto che l’innamoramento per lui a prima vista mi è scattato come un lampo durante un temporale, quel ragazzo abbaglia di luce propria. Posso avere anch’io il suo numero di cellulare? L’aurora boreale ci aspetta!).
Forse, però, ciò che più ho apprezzato sono i dialoghi tra i due, un’ironia mal compresa, un flirt che non va sempre a buon fine che mi ha davvero fatta sorridere, quei due insieme sembrano cane e gatto, fuoco e ghiaccio. Avete mai visto il ghiaccio prendere fuoco a causa dell’alcol? Vi basterà leggere questo romanzo, perché il nostro vichingo si accende di passione e fa salire la temperatura alle stelle.