Recensione: Cuori magnetici di Stefania S.

In seguito all’ennesimo trasferimento della madre, un’artista incapace di fermarsi troppo a lungo nello stesso posto, June White si ritrova a Laguna Beach, in California, ed è costretta ad affrontare l’ennesimo nuovo inizio. Per lei, che alle feste preferisce rintanarsi in camera a guardare documentari true crime su Netflix, farsi degli amici non è facile, soprattutto all’ultimo anno di liceo. Eppure, inaspettatamente, i compagni sembrano prenderla subito in simpatia e cercano di farla sentire benvoluta. Tutti, tranne James Hunter. Bello e dannato, James è il cattivo ragazzo per definizione, dal passato oscuro e tormentato che non fa che alimentare la sua leggenda. È spericolato, maleducato, vive al limite. E incarna ciò da cui June dovrebbe tenersi lontana. Tuttavia, qualcosa in lui le suscita sentimenti contrastanti e la attrae irrimediabilmente. June proverà a conquistare il cuore di James o scoprirà che le differenze tra loro sono insormontabili?

Ciao Fenici! Benvenuti a Laguna Beach, in California, oggi vi parlerò di Cuori magnetici di Stefania S.
Come sempre, iniziamo parlando dei nostri protagonisti: June, una ragazza con una mamma alquanto “vagabonda” che non riesce mai a fermarsi in un posto (ha cambiato così tante volte casa che non è mai riuscita ad avere dei veri amici): poi c’è James, il classico ragazzo da evitare a tutti i costi, arrogante, cattivo e soprattutto un delinquente (in realtà è buono come il pane).
June arriva al San Mary, la sua nuova scuola, e già nel cortile capisce che non fa per lei; è abituata agli istituti pubblici, in cui la vita è molto più semplice, perché quello che conta non sono di certo i soldi e sicuramente non sono tutti uniformati tra loro e in divisa.
James invece è appena uscito dal riformatorio e si circonda di gente che pensa sempre di essere migliore degli altri. Tra le varie cavolate che fanno, lui sembra essere il “capetto”. All’inizio pare che lui non sappia decidere se preferisce le ragazze o i ragazzi, ma per June e Will farebbe qualsiasi cosa.
Per esempio? Non vi dirò altro, leggete il libro e lo capirete.
Poi c’è Will, un ragazzo strano che non sono riuscita a capire fino in fondo, magari nel prossimo romanzo l’autrice ce lo farà comprendere meglio, so solo che è dolcissimo all’inizio, per rivelarsi poi altro, arrivando a tradire la fiducia e anche il cuore di June.
Questo libro mi è sembrato in alcuni punti molto simile ad After e altri di questo genere ma, forse, più o meno, si assomigliano tutti. Stefania S. ha una scrittura molto scorrevole e soprattutto ti prende molto, ti sembra di essere lì con i personaggi. L’unica cosa che non ho amato, ma io non lo sopporto mai, è quando ci sono troppi punti di vista, come in questo caso (ce ne sono 8!).
Per il resto, l’ho divorato e spero sarà così anche per voi.
Ora vi saluto, al prossimo capitolo di questa serie, Fenici!