Recensione: Mi familia : Parte I di KC Klein

5 stelle WOW! 

5 stelle Ipnotizzante!!!!

L’amore è complicato…e anche la mafia.

La mia vita potrebbe essere ogni episodio di Cops. Cacciata dalla roulotte da mia madre spogliarellista con uno spacciatore arrabbiato che mi dà la caccia. Sono senza benzina e senza soldi e bloccata in un bar di merda troppo vicino al confine messicano.

Già, niente potrebbe andare storto in questo quadro.

Ma devo fare un piano: spillare soldi agli sfigati ai tavoli da biliardo o sfilare qualche bel portafoglio gonfio, e poi rimettermi in strada prima che imploda qualcos’altro nella mia vita.

Troppo tardi.

Ti presento Jack. Jeans firmati. Portafoglio gonfio. Materiale perfetto per un borseggiatore. Finché non lo seguo nel bagno degli uomini e scopro che sta giocando un gioco tutto suo.

Oscuro, pericoloso e coinvolto con la mafia, Jack è tutto ciò che odio…e in questa famiglia, sono la debolezza che lui non può permettersi di avere.

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Mi Familia Parte I è una storia contemporary della pluripremiata autrice KC Klein sulla vendetta, la sopravvivenza e l’oscuro gioco dell’amore dalla parte sbagliata della legge. È il primo libro della coinvolgente serie ‘Sposata con la Mafia’.

Franki a diciannove anni ha abbandonato la scuola, vive in un camper in Texas con la madre, spogliarellista e drogata, e Lucas, l’ennesimo compagno della stessa ubriacone e violento.

Dopo una furiosa lite fra i due debosciati e dopo aver rischiato di essere stuprata, la ragazza nel tentativo di difendersi lo uccide. Lucas però è il fratello di Marcus, un pericoloso criminale che controlla la città e, non potendo per ovvie ragioni rimanere in zona, è costretta a scappare in California con una vecchia auto e pochi soldi in tasca. 

Franki ha solo due talenti, sa giocare bene a biliardo e sente l’odore dei soldi. Senza denaro, poca carica al cellulare e a secco di benzina, si ferma a una stazione di servizio e, camuffandosi da uomo, partecipa a una sfida a biliardo. Il rivale è un tipo tosto e trovatasi alle strette, da brava borseggiatrice qual è, cerca di procurarsi i soldi che le servono rubando a un malcapitato mezzo ubriaco. Il colpo gli va male, il ragazzo finge il suo stato di ubriachezza, la smaschera e pretende una spiegazione. Jack è il fratello del giocatore sfidato a biliardo e grazie a loro si trova invischiata in una faida tra bande criminali. Rimasta ferita e con il rischio di essere fatta fuori per aver assistito a qualcosa di troppo, viene soccorsa e portata via da Jack. Da qui in poi comincia la convivenza fra i due nella casa di lui e una lenta conoscenza. Dopo un inizio piuttosto tumultuoso, il racconto procede più a rilento. Franki è una ragazza che non ha mai avuto niente dalla vita, il concetto di casa è ciò di cui ha più bisogno e sogna a occhi aperti immaginando un’altra vita. Con Jack si sente al sicuro ma è anche curiosa di sapere di più della sua misteriosa vita. La famiglia del ragazzo fa parte della malavita ma, al contempo, lui sembra essere estraneo a ciò che lo circonda. Il passato di lui è pieno di sofferenza, ha perso la moglie incinta nel peggior modo possibile per cui non vuole legami ma solo vendetta. Il rapporto con la ragazza non è molto intrigante e questo mi ha infastidito perché rende l’atmosfera più cupa e cruda, anche se l’attrazione fra i due comunque è tangibile. Lei è più determinata a raccogliere anche le briciole ma lui è irremovibile. La storia continua e perciò sono curiosa di vedere se il cuore di Jack ricomincerà a battere