Recensione:Celeste come l’amore di Camocardi,Cani,Duchamp,Grieco,Redeghieri,Riboni

Miss Celeste Farringhton è diventata donna fra le braccia di Sua Grazia Charles Lennox, duca di Richmond.
La loro è stata una storia di passione clandestina ma, quando la ragazza scopre che il suo più grande desiderio sta per diventare realtà, la situazione precipita.
Charles ha una famiglia, Celeste una reputazione da salvare.
Un’ultima lettera, prima di scoprire il vero colore dell’amore.

Bellissimo romance storico con una copertina deliziosa che si aggiunge a una storia che di per sé è già una vera chicca grazie all’arte delle narratrici doc che lo hanno realizzato.

Un racconto molto bello perché permette al lettore di lanciare uno sguardo su tutti i protagonisti, capirne il punto di vista e i sentimenti nello snodarsi della vicenda.

Siamo nel Regno Unito alla fine dell’800.

Celeste ha fatto l’errore più grande per una giovane signorina in età da marito: quello di intessere una relazione con un nobile di alto lignaggio e illudersi che potesse diventare una situazione stabile assimilata a un matrimonio. Quando si rende conto, nel peggiore dei modi, di essere solo l’amante, quella da tenere nascosta tra le cortine dell’alcova, afferra l’opportunità che le viene offerta e intraprende un lungo viaggio verso il nuovo continente, la terra promessa degli States.

Qui, circondata da persone che le vogliono bene vivrà la sua seconda occasione tra le braccia di un uomo che è completamente l’opposto di quello che l’ha usata oltreoceano.

Classica storia da romanzi di appendice che nei vari avvicendamenti struttura i capitoli secondo i punti di vista dei protagonisti: il Duca, la moglie, l’amante e l’eroe.

Grandissima parte del suo fascino è regalato perciò dalle penne che hanno firmato ciascun episodio che, pur conservando il proprio stile narrativo, realizzano l’intento di creare un unicum dotato di vita propria.

Davvero imperdibile.