Recensione: Il favorito del re di Sarah Honey
Serie: Tales of Lilleforth vol.1
Serie: Tales of Lilleforth vol.1
Autrice: Sarah Honey
Genere: romance storico MM
Editore: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 26 febbraio 2024
La serie Tales of Lilleforth è composta da:
- Il favorito del re
Re Leopold di Lilleforth guida bene il suo regno. È bello, intelligente e affascinante. Non meraviglia che i reami vicini siano ansiosi di fornirgli una principessa da sposare. Ma c’è un solo problema: a Leo le principesse non interessano. I suoi gusti sono piuttosto rivolti verso gli aitanti giovani maschi a cui piace essere sculacciati.
Felix Hobson ha lasciato il reame di Lillefoth da adolescente per imparare a fare lo stalliere. Lontano da casa aveva imparato molto, ma non tutto aveva a che vedere con i cavalli, anche se i frustini c’entravano quasi sempre. Ormai adulto, Felix è tornato a casa per assumere il suo ruolo ufficiale di stalliere reale, con la speranza di numerose opportunità per rotolarsi nel fieno.
Quando Felix scambia Leopold per un ladro di cavalli e prova a sedurlo, Leopold è deliziato dall’irriverente e attraente giovane, e volano scintille. La loro relazione è solo uno scherzo fino a che entrambi non si ritrovano all’improvviso innamorati alla follia. Ma ciò che c’è tra loro non può durare, vero?
Dovranno superare una principessa in visita, un tentativo di assassinio e un rapimento se vogliono avere la possibilità di scoprirlo.
Care Fenici, benvenute nel regno di Lilleforth, un luogo dove il tempo si è perso e in cui regna lo splendido Re Leopold, un uomo che preferisce i culetti sodi maschili piuttosto che un bel paio di tette. Il re ama il suo popolo, ma regnare non è il suo forte, ahimè, e predilige di gran lunga cavalcare, anche i cavalli…
Radioso è il giorno in cui torna a casa Felix, l’unico figlio del capitano delle guardie, appena promosso a stalliere reale. Anche a lui piacciono i cavalli e nonostante adori montarli, gradisce di più essere montato.
Se avete un minimo di ironia non avrete problemi a capire dove sto andando a parare… giusto? Ebbene sì, il re ci mette poco ad adocchiare Felix che, dal canto suo, ci mette ancora meno a far spogliare il sovrano e a darci dentro.
È decisamente un romanzo molto diverso dal mio genere solito, completamente privo di angst e con uno stile narrativo fluido, ma decisamente informale, quasi simile al parlato. È stato strano non capire quale periodo storico stessi immaginando, tra il medievale e il contemporaneo. Anche se spiazzante, non è stato spiacevole, anzi, ti obbliga, in un certo senso, a smettere di pensare per scompartimenti e a rilassarti.
La trama, diciamo, non ha grandi colpi di scena: resta sul semplice, come una brezza estiva o un buon bicchiere di vino dopo una giornata intensa; è piacevole, senza particolari scremature o emozioni troppo forti. Vi devo comunque avvisare che c’è qualche pratica di soft bondage, niente di fastidioso, ma ecco… il frustino non viene usato sui cavalli!
La vicenda narrativa è abbastanza intuitiva e ruota attorno all’attrazione dapprima sessuale tra i due protagonisti, per poi sfociare in quell’amore più intimo, solido e vorticante. Per arrivarci ci mettono qualche tempo, e di certo dà loro una spintarella un nemico molto agguerrito ma un po’ tonto. La cosa veramente triste è che ho capito appieno il suo ragionamento e il che, mi sa, rende polla anche me!
Ne sono rimasta decisamente soddisfatta e ne consiglio la lettura per chi come me ama le giornate assolate e il piacere di momenti di relax.