Recensione: COSE CHE ABBIAMO DIMENTICATO di Lucy Score

Lucian Rollins è un uomo d’affari spietato. Deciso a cancellare la cattiva reputazione della famiglia, trascorre ogni minuto della vita a costruire il suo impero: denaro e potere sono la sua sicurezza ed è disposto a tutto per ottenerli. A mettergli i bastoni tra le ruote, però, arriva Sloane Walton, un’esuberante bibliotecaria determinata a ottenere giustizia per un torto subito anni prima da suo padre per mano dei Rollins. Legati da un antico segreto, Lucian e Sloane si detestano apertamente e diffidano l’uno dell’altra. Tuttavia, per caso, col passare del tempo i battibecchi accendono le fiamme della passione e spegnerle diventa impossibile. Talvolta, però, neanche l’amore riesce a colmare le differenze tra due persone agli antipodi, che desiderano per il futuro cose diverse. Lucian e Sloane riusciranno a trovare un punto di incontro o il sentimento che li unisce non sarà abbastanza?

Quando inizio un romanzo che mi fa piangere già dalle prime pagine e si conclude facendomi versare lacrime dall’emozione, vuol dire che è il libro dell’anima, come piace definirli a me.
C’è qualcosa di assurdamente magico quando ci si rende conto che alle volte preferiamo leggere qualcosa di triste che qualcosa di bello.
Forse è una sorta di vicinanza egoistica che pretendiamo e rubiamo ai protagonisti della storia.
È come se un filo invisibile uscisse dalle parole e si agganciasse alla nostra anima per farci sentire meno soli, più capiti e ascoltati.
L’inizio di Cose che abbiamo dimenticato di Lucy Score ci proietta in un momento delicato, doloroso, che ci spinge a voler porgere una carezza a colei che sta soffrendo, per sussurrarle che andrà tutto bene prima o poi, perché il dolore passa ma l’amore e l’affetto no.
Fin dalle prime pagine l’autrice sviluppa in modo delicato, per quanto doloroso, il tema del lutto familiare: una pietra pesante che può franare nelle vite di tutti da un momento all’altro.
Proprio per questo motivo Sloane, la nostra forte e carismatica bibliotecaria, decide che vuole avere una famiglia sua dopo anni di impegno totalmente incentrato sulla sua carriera lavorativa. Ma c’è un problema, manca la materia prima, cioè un fidanzato che voglia darle quello che lei desidera e che lo voglia a sua volta. L’età sta avanzando e sente il suo orologio biologico battere i secondi, i minuti scandendo il tempo che passa.
Lucian, soprannominato dalla nostra protagonista Lucifer, è un’anima tormentata dal passato, piena di voglia di vendetta e di potere, intento a distruggere la vita di chi ha rovinato la sua, quando era adolescente, e di quelli che gli stavano attorno.
Sloane e Lucian sono anime intrecciate sin da giovani, l’uno la spalla dell’altro nei momenti in cui il nostro protagonista pensava di non potercela fare a proteggere se stesso e sua mamma dalle cattiverie di un padre violento e ubriacone.
Ma una promessa infranta da parte di uno dei due porterà il loro rapporto a deteriorarsi e a svanire nel tempo.
Nonostante ciò, non è possibile per loro evitarsi quando l’intera cerchia di amicizie li porta a doversi vedere soprattutto ora che Lina lavora per lui ed è fidanzata con Nash, poliziotto amico d’infanzia di Lucian e fratello di Knox, sposato con Naomi, tutti protagonisti del primo libro.
Fra i due scorrono battute pungenti, sentimenti contrastanti, occhiate velenose che nascondono, però, un legame che non li ha mai davvero separati (soprattutto grazie ai genitori di Sloane che hanno accolto Lucian come un figlio).
L’attrazione è palpabile, le scintille si alimentano ogni volta che sono in una stanza insieme e, complice una camera d’hotel, la gelosia e la frustrazione sessuale inizia così la loro lotta al potere fra le lenzuola che li porterà a riavvicinarsi dopo anni di astio.
Ma a cosa è dovuto quest’antico astio reciproco?
Attraverso dei flashback, delle confessioni tirate fuori con le pinze e una minaccia che incombe sulle vite di entrambi, riusciremo a scoprire il perché e scommetto che, come me, alzerete gli occhi al cielo e capirete perché nella vita la comunicazione è importante.
Ho adorato i dialoghi fra i due, ho riso quando ho letto la scena della scazzottata tra Knox, Nash e Lucian, ho sospirato durante le scene bollenti e ho pianto durante i momenti più duri e tristi.
Questo romanzo è un mix di amore, perdono, riscatto, vendetta, risate, lacrime, insomma, tutto ciò che io cerco in un buon libro.
Lucy Score ha voluto guidarci in un viaggio lungo e tortuoso dove l’animo umano ferito ha bisogno di tempo per potersi curare, per andare avanti, per poter accettare che qualcuno lo aiuti a capire che tutti sono degni d’ amore, affetto e progetti per il futuro. Che nella vita non bastano i soldi, le belle macchine e una grande casa se non hai qualcuno che completa quello che sei e che diventerai.
Bisogna accettare che chiedere e ricevere aiuto non è sintomo di debolezza ma di umanità e non è isolandosi e allontanando tutti che riesci a proteggere chi ami, anzi.
Lucian, dei due protagonisti, è quello che ha avuto l’evoluzione più completa,ha riscoperto la gioia di sorridere e di lasciare a casa quel broncio perenne. Ciò è stato possibile grazie all’amore di Sloane, al suo modo di vivere la vita e al suo bisogno di donare amore.
La scrittura dell’autrice è incalzante e dettagliata, non ci sono momenti di stallo ma un continuo evolversi di situazioni che mi hanno portata a non annoiarmi mai.
Ci sono momenti di tensione quando i cattivi sono dietro l’angolo pronti a colpire, momenti di paura che possa succedere loro qualcosa e voglia di vederli aprire gli occhi davanti al loro amore così che, finalmente, venga avverato il desiderio di Sloane di avere una grande famiglia.
Vorrei che questo romanzo venisse letto da più persone possibili perché merita tutta l’attenzione del mondo, merita che i messaggi nascosti fra queste pagine entrino nel cuore della gente come monito e incoraggiamento.
Un libro capolavoro.
Passo e chiudo.