Recensione: A light in the flame. Una luce nella fiamma di Jennifer L. Armentrout

«TU SEI L’EREDE DELLE TERRE E DEI MARI, DEI CIELI E DEI REGNI. UNA REGINA AL POSTO DI UN RE. TU SEI LA PRIMORDIALE DELLA VITA.»

Ora che la verità sul suo piano è venuta a galla, mandando in frantumi la fragile fiducia che si era instaurata tra lei e Nyktos, a Seraphena non resta che aggrapparsi al proprio senso del dovere. Per questo farà tutto il possibile per fermare Kolis, il falso Re degli Dei, e porre fine alla sua tirannia su Iliseum e alla minaccia che rappresenta per i mortali. Anche se questo significa seguire il piano di Nyktos.

L’ultima cosa di cui entrambi hanno bisogno mentre lavorano insieme è l’innegabile, bruciante passione che continua ad accendersi tra loro. In più, Sera non può permettersi di innamorarsi del tormentato Primordiale, men che meno adesso che la sua vita non è più legata a un destino che non ha mai voluto. Ma come resistere ai ricordi del piacere che hanno condiviso e che ancora li consuma? E al desiderio irrazionale di diventare per Nyktos una Consorte di fatto e non solo di nome?

Poi, mentre il pericolo che li circonda cresce e gli attacchi alle Terre d’Ombra si intensificano, a un tratto si presenta un rischio del tutto nuovo: il potere primordiale della Vita sta crescendo dentro di lei e preme per manifestarsi. E Seraphena sa che senza l’amore di Nyktos – un’emozione che lui non è in grado di provare – non sopravvivrà all’Ascensione. Sempre che riesca ad arrivarci, naturalmente, perché il tempo sta per scadere… per lei e per i regni.

Fenici, in matematica non sono mai stata una cima, ma non esiste concetto più basico e semplice dell’uguaglianza e, per me, “Armentrout” è uguale a qualità.
Essendo passati diversi mesi dal primo libro, temevo di aver “dimenticato” qualcosa, di far fatica ad allacciare le due parti della storia, invece, dopo le prime pagine,  la narrazione è ripartita   con naturalezza, come se avessi terminato la lettura precedente solo pochi giorni fa.
Facciamo il punto insieme: Nyktos ha scoperto le originali intenzioni di Seraphena, il piano per cui è stata cresciuta e addestrata e, di conseguenza, il fragile legame che avevano costruito minaccia di rompersi a causa della mancanza di fiducia e dei segreti. 

Fermare Kolis, il re-usurpatore degli Dei, è diventato l’obiettivo principale, ma non è, ovviamente, così semplice e a peggiorare le cose il potere primordiale contenuto nel corpo di Seraphena continua a crescere e preme per manifestarsi. Tutti questi pezzi compongono una bomba a orologeria pronta a esplodere con effetti devastanti, sia per il regno degli Dei che per quello degli umani.
Non starò a ripetervi quanto la storia mi sia piaciuta perché sarebbe banale, per me tutto ciò che nasce dalla penna di questa scrittrice è magia in righe.
Preferisco soffermarmi sulle molte emozioni che questa seconda parte ha saputo regalarmi, dato che concretizza e cementa il rapporto tra i due protagonisti, approfondendolo  e  permettendoci di scoprire altro sul primordiale della morte e la sua Consorte.
La componente romantica viene portata a un livello superiore, trova un nuovo equilibrio, più spessore e rilievo,  sempre bilanciata e intervallata  perfettamente con la parte erotica e quella avventurosa.
Se le interazioni tra Sera e Nyktos sono brucianti, piene di passione, è lo sviluppo più profondo quello che fa abbrustolire le pagine, quell’emozione che torna a legarli, che cresce lentamente e non viene espressa a parole, ma con gesti costanti e tenerissimi.

La parte “tenera” è sempre vivacizzata da combattimenti, intrighi e complotti, portando a una bella dose di azione e  a un epilogo che mi fa pensare “ok, è guerra aperta”!
È davvero interessante, inoltre , vedere quanti aspetti legano questa serie con quella di Blood and Ash, come sempre più fili, sottili ma  annodati indissolubilmente, collegano le due narrazioni, calate in tempi narrativi differenti ma, a quanto pare, propedeutiche. Sono sempre più sicura che ad un certo punto  si incroceranno e questo sì che sarà esplosivo.
Comunque, si può dare qualcosa in più delle 5 stelline? Per me  questo romanzo  lo meriterebbe, per l’accuratezza e l’intensità narrativa, per la storia sempre avvincente e per il modo in cui l’autrice riesce a conquistare e convincere. Ovvio, resta un fantasy, non un capolavoro della letteratura classica, ma proprio in quanto tale è perfetto per la sua capacità di portare il lettore in un mondo magico allontanandolo  dalla realtà. 

Nel mio caso, mentre leggevo, null’altro aveva importanza se non divorare una pagina dopo l’altra,  mi ha strappata dalla routine quotidiana facendomi   perdere nel libro.

C’è qualcosa di più bello, di più elettrizzante e vibrante che una storia potrebbe regalarci?
Quindi, se decidete di leggerlo, fatelo a vostro rischio e pericolo con la consapevolezza che le avventure di Nyktos e Sera creano dipendenza e l’attesa per il terzo volume potrebbe causarvi gravi crisi di astinenza,