Recensione: Il leone di Normandia di Connie Mason

Lady Ariana odia i normanni. Non solo le hanno sterminato l’intera famiglia a Hastings e l’hanno depredata delle sue terre, ma le hanno imposto di rompere un fidanzamento felice per darla in sposa al braccio destro di Guglielmo il Conquistatore. Forte, coraggioso, lord Lyon ha accettato solo per obbedienza quell’indesiderato matrimonio politico e Ariana, appena quattordicenne, è subito finita in monastero. Ora il re ha deciso che le nozze generino una discendenza. Ma quando Lyon si presenta al convento, la ragazzina di cinque anni prima non esiste più, è una donna bellissima, e l’odio brucia più della passione…

Bentornate Fenici!

Oggi vi parlerò di un’autrice che amo alla follia, Connie Mason, una delle regine del romanzo storico.

Siamo nel 1067 durante l’invasione di Guglielmo il Conquistatore e troviamo lord Lyon, il suo braccio destro, che su disposizione del suo signore si insedia nel castello di Clagmere e sposa l’unica erede in vita, la quattordicenne Ariana. Fin dal primo momento la ragazzina, che nutre un odio profondo verso i Normanni invasori, si dimostra testarda e linguacciuta,un vero peperino.

Affinché impari le buone maniere viene chiusa in convento dal marito che, dopo cinque anni, torna a prenderla per ordine del suo sovrano perché deve dare una discendenza ai Clagmere. E qui iniziano i guai.

“Sarete mia moglie in tutto e per tutto, signora. Dividerete il mio letto e porterete in grembo i miei figli. Mi obbedirete e mi giurerete fedeltà. E, moglie mia, mi sarete fedele.”

Ariana odia quell’uomo ma quando lui la salva dalla punizione di una badessa stronza (e lo erano molto all’epoca, forse anche adesso), comincia a guardarlo diversamente e inizia a provare per il Leone sentimenti contrastanti, odio e attrazione in egual misura, così come sente ancora qualcosa per il suo ex promesso sposo, Edric, che essendo diventato ora un vassallo di Lyon tenterà in tutti i modi di mettere zizzania e di rovesciare il cane Normanno.

Ariana ha il dono della Vista, dono che però non può controllare a suo piacimento, in sostanza ha delle visioni in luoghi e nei momenti meno opportuni e sono visioni che devono essere interpretate. Ovviamente Lyon non le crede, lui è un uomo temprato dalla guerra come può prestare fede a queste cose? Anche se in seguito dovrà ricredersi.

La storia prosegue tra intrighi di corte, personaggi poco raccomandabili che vogliono minare – e ci riescono – l’armonia precaria della coppia (vi ricordo che Sassoni e Normanni non erano proprio amici), un’unione nata per ragione di stato che divampa in passione perdiventare un vero amore, solido ed eterno.

Ariana è una testona di prima categoria, Lyon non è da meno, Edric lo avrei preso volentieri a mazzate così come lady Zabrina, forse uno dei personaggi più viscidi e perfidimai visti in un libro. Seriamente, prenderla a legnate sulle gengive è poco.

Ottima l’evoluzione dei personaggi, un libro che vi lascerà senza fiato. Consigliato.