Recensione: Niente più bugie di Lisa Cullen

Quando il mio ex mi aveva tradito, avevo giurato di vendicarmi nell’unico modo che conoscevo: seducendo i suoi tre migliori amici, i bulli della scuola.

Xander è il bel ragazzo ricco destinato alla Ivy League. Nessuna ragazza può resistere al suo atteggiamento distaccato e glaciale che mi attira sempre di più.

Bryce, il buffone della classe, può essere divertente, ma è anche una star del football che tutte le ragazze della scuola desiderano per il suo aspetto magnifico e la sua stazza fisica impressionante.

E poi c’è Dane, il ragazzaccio della scuola, la cui lingua affilata come un rasoio è quasi pari ai suoi zigomi cesellati.

C’è solo un piccolo inconveniente, che sta crescendo nella mia pancia e che potrebbe ostacolare il mio piano di vendetta accuratamente costruito…

Una bella sorpresa, causata da uno di quei ragazzi che cambierà la mia vita… per sempre.

Bentornate Fenici!

Cosa posso dirvi di questo libro che… non so nemmeno io come definirlo. Vorrei essere carina e coccolosa ma non so se ci riuscirò. È la storia di Jade, che entra in una nuova scuola dopo che il fidanzato, un grandissimo stronzo, la tradisce con qualsiasi cosa respiri, umiliandola in tutti i modi possibili. Per vendetta, la nostra protagonista, che si chiamaHannah, usa il suo secondo nome, cambia colore di capelli e cosa pensa di fare? Sedurre i tre amici dell’ex con l’intento di fare qualche foto da mettere sui social e godere di questo.

Bryce è il giocatore di football americano, Xander il riccone e Dane il bello e dannato. Mi direte, Mal ma cosa c’è che non va in questo libro? Che lei animata dalla vendetta inizia a scoparsi uno per uno i bulli della scuola, amici di Jade e la cosa le piace. Da persona con un po’ di sale nella zucca a ninfomane affamata di cazzi.

Ho capito che è un ReverseHarem ma boh, tutto l’insieme mi ha lasciata un pelino perplessa e io non mi sconvolgo facilmente. Sarà la traduzione, forse, con certi vocaboli che solo in America si usano e che in italiano risultano ridicoli, quasi comici. E poi cosa accade? Che diventano tutti una grande famiglia, ma sì chi se ne frega di quello che gli altri pensano.