Recensione in Anteprima: A Veil of Gods and Kings di Nicole Bailey

Apollo è… quasi una divinità. Per metà mortale, rifiuta di assumere il suo ruolo di dio del sole e trascorre le sue notti ad annegare i ricordi che lo ossessionano e i suoi giorni a evitare le responsabilità.

Finché suo padre non gli dà un ultimatum: deve ascendere immediatamente.

O passare un anno ad avere come mentore l’odioso principe Hyacinth.

Costretti a stare insieme, Apollo e Hyacinth devono fare i conti con il disprezzo reciproco.

Ma ciò che inizia con una vampata di irritazione pian piano diventa qualcosa di nuovo. Una scintilla che, se si trasformerà in fiamma, potrebbe incenerire tutto ciò che hanno sempre protetto.

Una rivisitazione del mito greco di Apollo e del principe Hyacinth, questa serie fantasy New Adult, da nemici ad amanti, è un viaggio vorticoso pieno di romanticismo, intrighi e personaggi coinvolgenti.

Come conquistarmi con poche parole? Retelling e mitologia greca. 

Si tratta di una combo a cui non posso resistere, soprattutto quando va a prendere quei miti un po’ meno conosciuti e meno trattati.

Voglio partire con i complimenti all’autrice: ho adorato tantissimo il suo stile di scrittura, così semplice eppure d’impatto che mi ha trascinato nella storia. Ha fatto poi una scelta saggia con un disclaimer a inizio libro, dove annunciava di essersi presa delle licenze sull’accuratezza storica: una scelta che non mi ha fatto storcere il naso, quando ho visto alcuni dettagli che non potevano esserci al tempo dei miti e delle leggende.

Apollo è il figlio di Zeus e della mortale Leto, passa la sua vita fra gli umani e, sinceramente, ascendere e diventare un dio non rientra fra le sue opzioni di vita: quello che vorrebbe fare è vivere tranquillo e beato con la sorella mortale Temi.

Facile, vero? Non quando hai un padre come Zeus e infatti il signore indiscusso dell’Olimpo lo spedisce a trascorrere un anno come mentore del principe Hyacinth, che incarna gli ideali che ogni genitore vorrebbe: ubbidienza e responsabilità.

Una convivenza forzata fra due che si disprezzano fin da subito, ma… beh, si sa cosa succede in questi casi, no? E infatti quel disprezzo iniziale si trasforma piano piano in un sentimento completamente opposto e altrettanto potente.

Apollo è un personaggio fantastico: è carismatico, ma sa essere anche gentile e delicato. Vuole essere un aiuto per gli altri ma ha paura di causare dolore, anche attraverso Zeus che non si fa problemi a minacciare chi Apollo ha di più caro.

Quest’ultimo non vuole diventare un dio e, allo stesso, tempo sa che non è destinato a vivere come un uomo comune.

Un personaggio veramente interessante che si può comprendere anche attraverso i legami con gli altri personaggi, come la sorella Temi a cui è molto vicino e attaccato. Temi vede il lato migliore del fratello ed è sempre pronta a sostenerlo in ogni sua scelta mitigando un po’ il suo lato meno buono, soprattutto nella parte iniziale del rapporto con Hyacinth.

Se Apollo si può considerare in parte uno spirito libero, dall’altro lato abbiamo proprio Hyacinth, il principe che si trova a guidare un regno nell’assenza del padre: è un personaggio serio e ligio al dovere, che si attiene alle regole.

Facile capire come questi due non si possono sopportare all’inizio e come il fuoco fra loro brucia lento ma costante, superando i pregiudizi iniziali e vedendo altro nell’altro.

Un retelling che ho adorato tantissimo e che mi è piaciuto perché è stato trattato in modo semplice ma ottimo, senza andare a invischiarsi nel caos del pantheon greco. Oltretutto è il primo di una serie, quindi sono curiosa di vedere come verrà sviluppato il mito originario o se l’autrice se ne discosterà completamente.

Conoscendo il materiale originale, devo dirlo, ho un po’ di timore a sapere come andrà avanti ma…

Beh, la curiosità è maggiore!