Recensione: Piume Cadute di Eliza Raine

Una cosa che non mi aspettavo dopo essere andata a letto col diavolo, era svegliarmi il giorno dopo con delle ali sulla schiena.

Ma d’altronde non mi aspettavo nemmeno di imbattermi in un secondo omicidio, stavolta di qualcuno che conosco davvero, di essere attaccata da creature infernali o di scoprire che i miei genitori mi stavano nascondendo un colossale segreto.

E tutto ciò potrebbe anche essere tollerabile, se solo potessi cadere tra le braccia di Nox e far sì che mi porti in quel posto che solo lui conosce. Ma, finché non spezzeremo questa maledizione, non mi è permesso neanche baciarlo.
E caspita, voglio molto più di un bacio. Lui mi sta cambiando, mi sta rendendo più forte, migliore. Ma se ci abbandoniamo a queste sensazioni, potrei sortirgli gli effetti opposti.
Potrei ucciderlo.

Bentornate Fenici!

Eccoci arrivati al secondo libro della trilogia su Lucifero. Eravamo rimasti che, dopo la loro prima notte di passione, Beth si risveglia con delle ali. Sì, mi avete capito bene, ali dorate ma non fisiche, luminescenti e questo è dovuto a ciò che hanno fatto.

Man mano che la storia procede, veniamo a conoscenza che, avendo fatto sesso, il potere del diavolo, una minima parte, si è trasferito in Beth indebolendo Nox. La storia si snoda con una trama principale e una secondaria e si intreccia fino ad arrivare al naturale epilogo. Questa volta sarà Nox a essere accusato di omicidio, viene introdotto il Reparto, una sorta di polizia soprannaturale e conosciamo nuovi personaggi, i fratelli di Lucifero ovvero Michael e Gabriel – dovete immaginare la mia espressione nel momento in cui li ho letti…

Come sempre non posso raccontarvi tutto ma posso dirvi che la storia è avvincente, mai noiosa, l’autrice tratta questo tipo di Lore in maniera diversa rispetto ad altre di cui ho letto e ora voglio sapere che cosa succederà, soprattutto chi è Beth davvero e come sarà Lucifero a pieni poteri.

La Raine sa coinvolgerti, i suoi sono romanzi che non annoiano e… l’ho detto che voglio Nox? No, perché qui ogni volta i protagonisti maschili sono dei fregni atomici e quelli femminili che vengono descritti a tratti, sono indefiniti. Penso che la scrittrice non metta deliberatamente la descrizione femminile per far si che chi legge si immedesimi nella protagonista.

Piccola postilla: ci sono ancora errori di battitura o cambi di lettera che se non corretti nella versione cartacea potrebbero disturbare.

Approvato.

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal