Recensione: Game of titans. Ascesa al paradiso di Hazel Riley
Serie: Game of gods Vol. 2
Serie: Game of gods Autore: Hazel Riley Genere: Young Adult Editore: Sperling & Kupfer Data di pubblicazione: 16 Aprile 2024
La serie Game of titans è composta da :
I CINQUE FRATELLI PIÙ POPOLARI DI YALE UNA FAMIGLIA CHE NASCONDE SEGRETI INCONFESSABILI
LA SFIDA PER CONQUISTARE L’OLIMPO SEMBRA IMPOSSIBILE DA VINCERE
Siete pronti a entrare nel Labirinto?
Da quando Haven ha incontrato la pazza famiglia Lively, la sua vita è cambiata. Dopo avervi rinunciato all’incontro con Hades e ai soldi, la ragazza ha un’ultima opportunità per saldare i debiti del padre: cedere ai giochi dei Titani Crono e Rea, sull’Olimpo. Entrare nel Labirinto del Minotauro potrebbe essere infatti l’occasione per chiudere ogni conto in sospeso.
Nessuno può rivelarle cosa si nasconde dentro quel luogo misterioso, ma Haven è determinata a vincere. Come Teseo sconfisse il Minotauro alleandosi con Arianna, però, anche lei deve capire di chi fidarsi.
L’altra parte della famiglia, che conosce gli orrori di cui Crono è capace, vuole aiutarla. Ma mentre trapelano nuovi segreti e antiche figure del passato tornano a perseguitarla, il filo rosso che rappresenta la sua unica via d’uscita si rivela essere più fragile di quanto sperasse.
I suoi ricordi sono stati manipolati, e la verità è nascosta dalle bugie che il Titano ha abilmente costruito fin da quando lei era piccola. Haven e Hades dovranno lottare per la loro ascesa al Paradiso, ma con i giochi dei Lively, spesso per vincere la partita bisogna essere disposti a perdere qualcosa.
Game of Titans: Ascesa al Paradiso di Hazel Riley non è un libro fantasy. Non troverete dèi o magia, ma un’ossessione per la mitologia greca che si manifesta nei nomi dei personaggi e delle loro famiglie.
Questo è il secondo volume della dilogia Giochi degli Dei. Personalmente mi sono approcciata a questa serie con la convinzione che potesse essere un fantasy ma non sono rimasta delusa dalla trama e da come si evolve la storia tra i protagonisti.
Come il primo della serie, anche questo volume è ben scritto e mantiene un buon livello di tensione narrativa. La protagonista si trova intrappolata nelle intricate vicende della famiglia Lively. Il capofamiglia, desideroso che lei entri a far parte del clan, commette errori fatali che portano a conseguenze drammatiche. Se nel primo volume abbiamo conosciuto da vicino solo una parte del gruppo, nel secondo faremo la conoscenza di tutta la famiglia mitologica Lively.
Ogni personaggio è riuscito a conquistarmi e a farmi sentire parte di questastravagante comunità. Haven, con la sua dipendenza dal gioco d’azzardo, si immerge fin dall’inizio nel mondo della folle famiglia Mela, trovando in loro un vero punto di riferimento. Attraverso i due libri affronta una vasta gamma di emozioni e, nonostante tutte le difficoltà che la vita le presenta, mantiene sempre la testa alta e non si lascia mai sopraffare, anche se la sua curiosità diventa in alcuni punti snervante. Hades mi ha conquistato sin dal momento in cui ha lasciato la sua mela morsicata nelle mani della ragazza, il primo giorno che si sono incontrati. Continuando a leggere, non potevo che innamorarmi sempre di più di questo personaggio, vero simbolo di forza e sicurezza. Tuttavia, dietro questa facciata, nasconde un mondo di insicurezze e traumi passati che lo condizionano in alcuni aspetti della sua vita presente.
La storia d’amore tra Hades e Haven ci accompagna dal primo capitolo di Game of Gods fino all’ultima pagina di Game of Titans; si percepisce chiaramente l’evoluzione del loro sentimento, il modo in cui si sostengono e si proteggono reciprocamente e, soprattutto, come si amano nonostante i numerosi difetti e gli errori commessi. Oltrea Haven ed Hades, anche tutti i fratelli e i cugini della famiglia Mela sono riusciti a conquistarmi. Pur non essendo i protagonisti e non avendo scene dal loro punto di vista, sono caratterizzati così bene che è impossibile non entrare in sintonia con loro. A mio avviso, però, alcuni eventi sembrano forzati e superflui. Alcuni capitoli risultano un po’ eccessivi e ripetitivi tanto da rallentare la storia e far calare l’attenzione.
Nonostante ciò, non ci resta che attendere il terzo capitolo dove vedremo un Ares protagonista indiscusso della storia.