Recensione: Gabriel e la regina delle tenebre di Susanna Tagliaferro
Autore: Susanna Tagliaferro Genere: Paranormal fantasy Editore: Independently published Data di pubblicazione: 7 Maggio 2024
“L’amore è la forza che muove l’universo, non è mai un sentimento sbagliato. Sono gli errori che si fanno in nome dell’amore ad esserlo.”
Lui è un arcangelo devoto, inviato sulla Terra per compiere un’importante missione.
Lei è la Regina delle Tenebre, nascosta tra gli esseri umani per conto di Lucifer.
Bene e male. Luce e oscurità.
Non potrebbero essere più diversi.
Quando le loro strade si incrociano, vengono travolti da un sentimento nuovo e potente.
Gabriel e Lilith dovranno scegliere se seguire un destino già scritto o il proprio cuore.
“Si era illuso di poterla amare, di poter stare insieme per sempre. Ma lei stava ordendo un terribile piano contro l’umanità e lui doveva fermarla.”
“Forse è l’amore a non avere senso. Ti colpisce all’improvviso, legandoti alla persona più improbabile, quasi volesse metterti alla prova. Come se il destino si divertisse a vedere quanto soffrono due persone che non possono stare insieme, o fosse solo curioso di scoprire se riescono a superare tutti gli ostacoli.”
“I loro cuori erano desiderosi d’amore, ma la ragione li aveva riportati alla realtà: non c’era alcun futuro per loro. Entrambi stavano vivendo una menzogna e presto sarebbero dovuti tornare alle loro rispettive dimore, lui in Paradiso e lei all’Inferno. Prolungando quella farsa si stavano facendo solo del male e più si avvicinavano, più il dolore per la separazione li avrebbe lacerati.”
Bentornate Fenici!
Sono molto combattuta su questo libro, conosco molto bene l’argomento “angeli e demoni” la sinossi e la cover hanno attirato la mia curiosità. Ero incuriosita perché si parlava dell’Arcangelo Gabriele, il messaggero di Dio, e di Lilith, la prima demone, ma soprattutto la prima moglie di Adamo, colei che si è ribellata al volere di Dio, diventando una sposa sottomessa all’uomo. Diversamente da Eva che è stata creata da una costola di Adamo, Lilith emerge dalla polvere e dall’acqua con gli stessi diritti di Adamo.
Qui c’è un bel po’ di casino. Mi spiego meglio, è un’opera di fantasia ma almeno un pelino di conoscenza angelica e demonica ci deve essere, giusto per non incappare in errori grossolani.
Gabriel e gli altri Arcangeli vivono felici in Paradiso, ognuno con il suo compito, abbiamo il Padre ovvero Dio che non c’è mai ma abbiamo il figlio, Jesus, che è a capo degli Arcangeli. Prima nota stonata. Il capo degli Arcangeli è sempre stato Michele, il suo nome vuol dire “Chi è come Dio?”, addirittura nella religione ebraica, Michele è un Serafino.
“Or dunque queste tre cose rimangono: fede, speranza e amore. Ma la più grande di esse è l’amore.”
Prima lettera ai Corinzi 13:13
Gabriel viene mandato sulla Terra per contrastare i piani di Lilith, la sposa di Lucifero o il diavolo. Altra cosa sbagliata. Lucifero (portatore di luce) era un Serafino, il più bello, il più splendente e il prediletto da Dio, era colui che stava al cospetto del trono di Dio. Quando si ribellò, alzandosi a Dio, peccando di blasfemia e superbia fu gettato all’Inferno (nella caduta si aprì quello che poi divenne Inferno). Satana è una parola ebraica che vuol dire “oppositore”. Lucifero non è il diavolo.
Ma veniamo a noi, la storia continua con un Gabriel meravigliato dal mondo moderno, diverso da come lui lo ricordava, molto ingenuo e a tratti davvero stupido (perdonami), ho capito che l’autrice ha voluto dargli questa parte da fessacchiotto ma, cavolo, è un Arcangelo, non un pinco pallo qualunque.
Forse Lilith è quella caratterizzata meglio, una demone che non vuole più essere cattiva.
I dialoghi li ho trovati scevri, come se fosse una fan fiction, la storia debole, con un finale scontato a mio avviso. Doveva essere un libro spicy, ma c’è una sola scena ed è tiepida, l’autrice voleva mettersi in gioco scrivendo una cosa diversa dal suo solito e… no, non ci siamo.
Altra piccola pecca che per me è grande quanto l’Everest! Seriamente, Lucifero un Arcangelo? Lucifero è un Serafino. Ripetete con me, SERAFINO. Non stravolgetemi troppo le cose che impazzisco.
Alla prossima
Un saluto dalla vostra Mal