Recensione: Stripped Down di Mae Harden

Olive

Fare dolci mi piace. Le feste di addio al nubilato non proprio. Gli spogliarellisti a sorpresa ancora meno. Sono alquanto sicura però che questo tizio non sia davvero uno spogliarellista o, se lo è, non è molto bravo.

D’altra parte, è davvero molto, molto bravo a baciare. Forse non avrei dovuto provocarlo, ma di sicuro non lo rivedrò più. Almeno avrò qualcosa su cui fantasticare quando, domani mattina, preparerò i muffin.

Brooks

Appaltatore. Solitario. Spogliarellista? Di solito no, ma farei qualunque cosa per far calmare la festa di addio al nubilato alla porta accanto. Tutto ciò che volevo era farmi una bella dormita. Quando lei ha aperto la porta della camera d’hotel, con i suoi grandi occhi verdi e il suo profumo dolce di vaniglia, non avrei potuto immaginare che il mio intero mondo sarebbe cambiato all’improvviso. Ora che ne ho avuto un assaggio, non me la lascerò scappare. Devo soltanto trovare un modo per abbattere i muri di cui si è circondata.

Ciao a tutti, amici lettori; oggi vi parlo del primo volume di una nuova serie lanciata dalla Triskell edizioni. Aspettavo da tanto di leggere questo romanzo e avevo grandi aspettative; devo dire che non mi ha deluso. Anche se il figaccio assurdo in copertina già parla da sé, lasciate che vi dica almeno qualche parola. Molti romanzi che mettono i mezzi busti di strafighi in copertina lasciano parecchio a desiderare e il bello del romanzo è racchiuso in quell’unica immagine. In questo caso, invece, non è così. Il libro è curato nella scrittura e i personaggi sono ben delineati. L’intera storia è ambientata nella città di Napa, nella pasticceria della nostra protagonista Olive, la Olive Branch Bakery. Imprenditrice e donna tenace, Olive si fa in quattro per sostenere la sua pasticceria e vuole incrementare il lavoro costruendo una stanza per delle lezioni di cucina. Ma c’è il tempo per il lavoro e quello per lo svago ed è proprio durante uno di questi momenti che incontra il nostro protagonista Brooks Davidson. Lui, spogliarellista di fortuna, durante l’addio al nubilato a cui partecipa Olive, rimane stregato dalla sua bocca impertinente e le ruba un bacio. Fuochi d’artificio, signori e signore, che, ahimé, iniziano e finiscono in quell’unico eccitante bacio. Si sa, però, che le anime che sono però destinate a incontrarsi, se devono trovarsi, lo faranno, anche se sono due pesci nell’oceano. E come può non essere destino se il mattino dopo, all’incontro con il responsabile delle ristrutturazioni del suo locale, Olive scopre che l’appaltatore altri non è che il suo bacio rubato?

Il tema dell’abbandono che è nascosto nel cuore della protagonista, per via di dinamiche familiari passate, è toccato in modo leggero, ma con sensibilità. Lo ritroviamo fin da quel primo bacio, da cui Olive rimane molto scottata, perché vede negli occhi di Brooks un rifiuto che in realtà non c’è. E la determinazione di Brooks nell’abbattere tutti i muri di Olive per corteggiarla mi ha semplicemente conquistato. E Olive come gliela fa sudare… c’è un episodio che mi ha fatto sbellicare: quando i due si sono incontrati; ve lo inserisco qui sotto perché merita di essere letto anche da chi deciderà di non intraprendere questa lettura.

… Cerco di mandarla via senza di me, ma non se ne va finché Olive non la congeda. Fanno quella cosa misteriosa e terrificante dove le donne comunicano solo con gli occhi. Riesco a vederlo succedere, ma non sono sicuro di cosa si stiano dicendo.

… «Possiamo parlare un attimo fuori?»…

…Solleva le dita e conta: «Uno, tieni le tue dannate mani al loro posto. Due, concludi la ristrutturazione in tempo. E tre, sii professionale. Tre cose Non dovrebbe essere troppo dura, vero?»

Un romanzo divertente, scorrevole e pieno di passione, sicuramente consigliato!