Recensione: Un bouquet a tutti i costi di Carolyn Brown  

Una straordinaria storia sulla famiglia, la vita, l’amore e la scoperta di chi sei e da dove vieni

Succeda quel che succeda, Emmy Jo Massey avrà le sue nozze! Dopo tre generazioni di donne Massey con figli fuori dal matrimonio, vuole infatti che l’intera città di Hickory, in Texas, sia testimone della legittimità della sua unione con Logan Grady. Ma si sa, i matrimoni da sogno non sono economici. E quindi accetta un’offerta altamente redditizia come assistente sanitaria domiciliare per l’agente immobiliare in pensione, nonché recluso della città, Seth Thomas. Una decisione che però vede fermamente contraria la sua bisnonna Tandy.
Neanche Seth ne è particolarmente felice. L’ottantaduenne non vuole una “babysitter”, tanto meno una Massey, cosa che rende estremamente chiara non appena Emmy varca la soglia della sua casa, una villa vuota costruita per la donna che gli ha spezzato il cuore.
Ma col passare del tempo i due finiscono per aprirsi l’uno all’altra ed Emmy finisce per apprendere la ragione che ci cela dietro una faida lunga sessant’anni tra Seth, Tandy e il nonno di Logan, Jesse Grady. Ma scoprirà anche un segreto potenzialmente in grado di cambiare per sempre il modo in cui vede sia il suo passato che soprattutto il suo futuro…

Buongiorno Fenici, oggi vi parlo di Un bouquet a tutti i costi, una storia che mescola romanticismo, dramma familiare e il fascino delle piccole città. Questo è un libro che ci parla dell’essenza dell’amore, di amicizia e di seconde possibilità.

La penna di Carolyn Brown cattura abilmente l’attenzione del lettore con il suo stile toccante e delizioso. Purtroppo certi passaggi, a mio avviso, sono stati eccessivamente lenti, avrei preferito una narrazione più incalzante, in linea con i miei gusti… ça va sans dire.

La protagonista del romanzo è Emmy Jo Massey, una giovane assistente sanitaria, decisa a celebrare le sue nozze con Logan nonostante la sfortunata tradizione familiare di tre generazioni di donne Massey con figli fuori dal matrimonio. 

La ragazza accetta un lavoro ben pagato nella fatiscente dimora dell’ottantaduenne Seth Thomas, un ex agente immobiliare, schivo, riservato e un po’ scorbutico. Saranno due mesi lunghi e impegnativi, ma le permetteranno di acquistare l’abito da sposa dei suoi sogni.

Non si è mai tirata indietro di fronte alle sfide e di sicuro non è disposta a farlo nemmeno ora, nonostante l’opposizione della sua bisnonna Tandy. 

Trovo che questo suo lato del carattere sia ammirevole, ha chiaro nella mente il suo obiettivo e non si fa intimorire dalle chiacchiere della cittadina che dipinge la vecchia casa come infestata e il proprietario un vecchietto burbero e bisbetico.

È una persona determinata, ha grinta da vendere e di certo non si arrende di fronte alle avversità, anzi le prende come missione per superarle.

Seth inizialmente non vuole Emmy Jo come assistente, ma con il tempo, i due si avvicinano, acquisiscono fiducia l’un l’altro, diventano amici e confidenti.  

Il loro rapporto e l’evoluzione che ne nasce è ciò che più mi ha colpita positivamente di questo libro. I loro battibecchi hanno la capacità di creare un clima semplice e spensierato, con la gusta dose di emozione. 

Seth si fida di Emmy, le racconta del suo passato, della famiglia, dell’adorata madre, svelando segreti che potrebbero cambiare il futuro di entrambi, restando tuttavia vago su certe dinamiche. Dopo quasi sessant’anni per lui non è semplice aprirsi, ma la ragazza intuisce presto che queste informazioni sono solo la punta dell’iceberg, un mistero si nasconde, un segreto che ha per protagonisti Seth in persona, Jesse, il nonno del suo fidanzato Logan, e la sua bisnonna Tandy.

Mie care Fenici, ho scelto di non svelarvi nient’altro di questo romanzo, ma vi consiglio di leggerlo se amate le storie a lieto fine che trattano misteri famigliari, perdono e scoperta personale. È un romanzo che si focalizza sulle seconde possibilità e sulla risoluzione di vecchie faide.