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Recensione:Lo spirito dei fiordi di Valentina Fontan

«Un libro potente»

Kirsten pensava di aver trovato il suo paradiso quando è entrata nel lussuoso mondo di Logan. Ma dietro alle scintillanti facciate si nascondevano segreti e compromessi che hanno trasformato il suo sogno in un incubo.

Dopo più di dieci anni, Kirsten si ritrova con una valigia in mano e suo figlio stretto al petto, fuggendo da un matrimonio che è diventato una prigione dorata. Tornata nella sua amata Norvegia, dovrà riscoprire se stessa e la sua passione per le orche, l’unica costante che le è rimasta.

Ma il passato torna a bussare quando Logan decide di lottare per riavere la sua famiglia, sfidando l’oceano e tutto ciò che lo separa da Kirsten e dal piccolo ma testardo Ethan. Sarà una battaglia tra l’amore e la libertà, con le onde del destino pronte a infrangersi su di loro.

 

Una famiglia in pezzi e un viaggio a cavallo tra i fiordi norvegesi e le terre degli indiani Lakota per una storia piena di atmosfera, romanticismo e impegno civile in difesa della natura.

Kirsten, biologa marina norvegese di nascita, ha sposato Logan, un ricco avvocato americano e si è trasferita negli States dove ha avuto un figlio ma non è stata mai accettata dalla famiglia del marito che l’ha ricoperta di vessazioni e umiliazioni.

Il tradimento del consorte con un’altra donna l’ha spinta a tornare nella sua città affacciata sul Mare del Nord trascinando con sé il recalcitrante figlio Ethan, offeso e sofferente per l’apparente disinteresse del padre.

Qui Kirsten lentamente si reinserisce nel tessuto sociale riavvicinandosi ai vecchi amici, soprattutto a Einar, un vecchio marinaio che si narra parli con le orche e sia sulla loro stessa lunghezza d’onda.

Nel frattempo Logan si rende conto di cosa ha perso e cerca vincere il suo alcolismo e allontanarsi dal finto perbenismo dei suoi genitori aiutato da Sami, il compagno di suo fratello Benjamin, che lo porterà con sè nella riserva alla ricerca del suo Spirito Guida.

Sullo sfondo una famiglia di orche guidate dal maschio Askr, diventano il simbolo di un ambiente fragile minacciato dall’ingordigia assassina dell’uomo.

Tanti personaggi che viaggiano per riconquistare chiarezza e serenità nella propria vita tra le pagine di questo bel romanzo che intrattiene con intelligenza e lancia al lettore una serie di interrogativi e riflessioni importanti.

Lo stile è molto ritmato sebbene mostri talvolta qualche piccolo inceppamento forse dovuto a un editing non perfetto.

Comunque una bella lettura, interessante e originale… che non è poco, vista la marea di romanzi fatti con lo stampo.

 

 

 

 

 

 

❤️ Sentimento romantico senza essere sdolcinato, a tratti forse un pò freddo
🔥Sensualità solo citata
  ⚔️Episodi di violenza contro l’ambiente e le persone

 

 

 

 

 

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