Recensione: Punto di non ritorno di Scarlett Cooper

La crudele e spietata Grigorjevna è fuori dai giochi.

Una nuova Trinité governa Parigi, mentre il fuoco del cambiamento annienta ogni legame e affare siglato in precedenza con la famiglia Nowak.

Pascal Kripke ha finalmente l’eredità che desiderava da tempo.

Mikhail Torov gestisce il suo nuovo ruolo e si gode la libertà.

Ormai rimasto solo, Théo Martin organizza le proprie mosse per vendicarsi di Viktor Kripke.

Ma c’è un’ombra che si aggira dietro le quinte, aspettando solo il momento giusto per scombinare ancora una volta le carte in tavola.

Bugiardi, manipolatori, assassini.

Ogni pedina è al posto giusto della scacchiera.

Ognuno di loro sta per giungere al proprio punto di non ritorno.

E alla fine del viaggio, per i pochi che riusciranno a scampare alle oscure geometrie, la vita non sarà più la stessa.

«Ti fa male?» gli chiesi, tracciando con i polpastrelli

i punti sulla spalla sinistra.

Quella in cui avevo affondato il coltello,

come punizione per il suo tradimento.

«No.» Prese la mia mano e ne baciò le nocche. 

«Non come ho sofferto quando ho dovuto vivere senza di te.»

Ciao Fenici, siamo giunti alla meta, con questo volume si esaurisce la serie Dark Geometries. 

Nel precedente romanzo il cliffhanger ci lascia spiazzati: Zara uccide Romain per poi venire uccisa da Pascal e non sappiamo se il Mastino e Corinne usciranno incolumi dall’imboscata.  

Ed è proprio qui che incomincia il nuovo libro, il potere della malavita di Parigi cade nelle mani di una nuova Trinité formata da Mikahil, Viktor e Pascal, traditori e doppiogiochisti che hanno complottato alle spalle di Zara per deporla. Ma è veramente così che è andata oppure quello che abbiamo pensato di capire in realtà è tutta una messa in scena?  Se volete sapere come finisce questa avventura non vi resta che leggere Punto di non ritorno.

Ogni nuovo volume porta con sé nuovi punti di vista e in questo, si aggiunge appunto quello di Mikhail. Purtroppo se pur ben scritti e nonostante qualche refuso, a mio avviso aggiungendo tutti questi personaggi non si ha la possibilità di conoscere a fondo nessuno di loro e questo è un peccato, perché ognuno ha una personalità strepitosa. Avrei preferito scoprire ogni singola coppia, invece di vederle tutte in contemporanea, magari in romanzi singoli e a sé stanti.

Questa volta abbiamo un epilogo signori e signori, quindi scoprirete che strada sceglierà di prendere ogni personaggio per il proprio futuro.

Rimango sempre fortemente convinta che i fratelli Martin siano unici e instabilmente perfetti nella loro violenza e perversione, unica dei dark romance. Devo dire però che se proprio dovessi scegliere tra le due coppie, quella della regina dei ghiacci e l’assassino sono i miei preferiti. 

Zara con il suo carattere forte e potente, resiliente e tenace, algida e stoica, credo sarebbe una protagonista femminile fantastica, con caratteristiche che vedrei bene in molti altri romanzi.