Recensione: Desideri proibiti di Ashley James

Luca Gray Hart

Ho tutto ciò che potrei desiderare: una famiglia meravigliosa, degli amici fantastici, una ragazza, e sto per andare al college dei miei sogni. Ma il passato è sempre lì, in agguato come un’ombra nella notte…

Branson Joseph Adler

Amo gli uomini. Amo tutto di loro. Le sensazioni che mi danno. Il loro odore. Il loro sapore. Non è un segreto per i miei amici e la mia famiglia che io sia gay. Ma un segreto ce l’ho…

Che succede quando cedi alla tentazione e il tuo mondo si capovolge?

È proibito.

Ma è nostro.

*Desideri proibiti è il primo libro della serie di standalone interconnessi “I desideri più profondi” di Ashley James. È un forbidden stepbrother MM romance.

Presto gli altri due volumi: “Desideri rinnegati” e “Desideri illeciti”!

Non so cosa fare. Il mio corpo e il mio cuore non bramano altro che abbandonarsi a lui, approfondire il bacio, ma la mia mente sa che è sbagliato. È ferito. È vulnerabile. È uno di famiglia. È etero, dannazione.

Di base è un romance MM piuttosto classico, molto dolce e positivo, romantico, decisamente spicy. L’unica particolarità è che Luca e Branson sono fratellastri.

Luca ha negato (per motivi che scopriremo) la sua omosessualità e si crede etero; ha addirittura una fidanzata.

Branson, invece, sa da sempre di essere gay, motivo per cui durante l’adolescenza si è un po’ allontanato per cercare di contenere l’attrazione che sentiva crescere per il fratellastro, risparmiandosi un cuore spezzato assicurato. 

Tutto ha inizio quando Luca, sorprendendo Branson in un rapporto intimo con un ragazzo, ha una sorta di rivelazione, o meglio crisi d’identità, dal momento in cui questo fa nascere in lui un desiderio proibito e anomalo per il fratello.

La trama romance è a cottura lenta. Il desiderio che entrambi provano viene negato a lungo per i motivi che possiamo immaginare: il tabù dovuto al legame familiare, il non voler intraprendere tentativi sperimentali con un etero forse solo curioso, e non ultima la presenza di una fidanzata.

Tutto questo li tiene distanti finché la somma di piccoli gesti, sfioramenti, momenti quotidiani li porta a un bacio e al conseguente sbocciare di tante emozioni passionali e affettive, che vanno a mescolarsi con l’amicizia, il cameratismo, la condivisione, l’intimità che già costituivano la base del loro rapporto. È delizioso il modo in cui la loro relazione si è semplicemente “rivelata”, facendo sì che la persona che avevano a fianco assumesse sempre più colore, più sfaccettature e potenzialità, più tensione ormonale, più fascino.

Qualcuno che era sempre stato lì accanto, con cui i ragazzi avevano già una relazione ottima colma di profondità e significato, impossibile da rompere.

Anche se ci rifiutiamo di dirlo a voce alta, le cose tra noi sono cambiate. Stiamo chiaramente cercando di combatterlo, ma se lo sento io, deve sentirlo anche lui. I nostri sguardi durano un po’ più a lungo di un tempo, troviamo ogni scusa per sfiorarci e abbiamo trascorso quasi ogni momento di veglia qui insieme. Diavolo, anche quando dormiamo.

Un tema intenso e delicato è quello degli abusi infantili e degli effetti a lungo termine sull’affettività, sulle relazioni e nella definizione della propria identità di persona adulta (fragilità, paure, bisogno di controllo…). 

Le sue labbra e il suo corpo sono fatti apposta per me. Questa è la prima volta che ci ritroviamo soli da allora, e ogni parte di me vorrebbe avvicinarsi e toccarlo, sentire la sua pelle sotto le dita. Vorrei seppellire il viso nel suo collo e inalare il suo profumo pulito e virile.

Per quasi tutta la durata del romanzo la narrazione è molto positiva e priva di conflitti. Vi sono diversi temi interessanti, tra cui alcuni traumi passati importanti, ma vengono affrontati dai protagonisti insieme, senza drammi, in modo maturo. Stessa cosa per la scoperta della propria sessualità, che viene accettata senza inibizioni e con molto entusiasmo, dopo un cenno di stupore e qualche remora (sarebbe stato interessante un maggiore spessore psicologico).

Nella seconda metà è come se ci fosse uno sprint, forse per tentare di far salire la temperatura complessiva bilanciando un inizio pacato. A dire il vero, però, ho trovato l’esplosione passionale davvero abbondante, tanto da costringermi in alcuni punti a saltare le pagine. 

Data l’età dei protagonisti, che hanno appena terminato il liceo, trovo la storia adatta a un pubblico giovane (ma non minorenne, causa l’elevato tasso di piccantezza).