Recensione: Il Settore Night di Lexi C. Foss

Non ho mai voluto una compagna.
E di certo non lei, la famigerata assassina di alfa.
Ma il destino ha voluto che diventasse mia.

Per fortuna, abbiamo un accordo. Io la vedo raramente e lei fa finta che io non esista.

Stava andando tutto bene.
Finché non è stata rapita da un sadico alfa, deciso a renderla la sua sacca di sangue personale.

Ora sono l’unico che può udire le sue urla.
E sono furibondo.

Per quanto non la voglia come compagna, lei è mia.

E devo proteggerla.
Vendicarla.
Darle la caccia.

Non preoccuparti, piccola killer.
Sto venendo a prenderti.
E quando ti avrò trovata,
ti darò il tuo pugnale d’argento
e ti guarderò uccidere.

Nota dell’autrice: Questo è un romanzo autoconclusivo sui mutaforma con elementi dell’Omegaverse, tra cui le dinamiche tra alfa, beta e omega, nodi, nidi e morsi. Per maggiori dettagli, vi rimando alla nota sui contenuti nell’introduzione.

Bentornate Fenici!

Ritorniamo nel mondo creato dalla Foss con il secondo capitolo dei Lupi V-Clan. La storia riprende da dove l’avevamo lasciata, con Kyra proprio per nulla felice del legame creato per convenienza con Lorcan, anche lui assolutamente non contento di questa unione che si è resa necessaria solo per salvare i loro amici, ovvero Quinn e Kieran, il cugino di Lorcan.

Kyra è conosciuta come “killer di alfa” per aver ucciso Fare, un vampiro di tale genere che la teneva prigioniera e ne faceva quello che voleva. Un giocattolo da usare e riusare e da far utilizzare pure ai suoi simili distruggendola, in tal modo, sia fisicamente che psicologicamente. Proprio per questo motivo è diventata forte, perché non vuole essere un’omega sottomessa di cui servirsi a piacimento e, se dipendesse da lei, ucciderebbe tutti gli alfa esistenti. 

Anche Lorcan non vuole nessuna compagna, ma questa unione inaspettata gli farà cambiare idea, la sua “piccola killer” alletta sia lui che il suo lupo.

“Il mio Alfa, sembrò dire la mia lupa. Il mio protettore.”

La domanda è: Fare è davvero morto? E, in più, le omega nascoste nel Santuario sono davvero al sicuro?

La Foss ha la capacità di portarti con estrema facilità nel suo mondo paranormal fantasy dalle tinte distopiche, sa creare personaggi formidabili, sia maschili che femminili, e farti capire bene le dinamiche alfa/omega e tutto quello che ne consegue. Un libro che ti prende fin dalla prima pagina e sei lì, curiosa di sapere come andrà a finire.

Kyra è la classica donnina determinata e risoluta, quella che si costruisce attorno una corazza per non essere ferita nuovamente, però dentro è a pezzi per colpa di un vampiro bastardo. Tuttavia, non ha fatto i conti con Lorcan, con questo alfa che dopo il legame è entrato nella sua testa ma che, comunque, non è mai invadente e riconosce il suo essere un’omega coraggiosa e audace, completamente diversa dalle altre.

“Questo è ciò che sono, pensai. Un’omega potente. Metà lupa, metà vampira. Forte. Indipendente. Un’assassina di alfa.”

Lorcan, bello, misterioso, un potente alfa, ma cosa si vuole più dalla vita? Queste creature quando si innamorano si legano per tutta la vita alle loro omega e faranno di tutto per esse, le rispettano e le proteggono senza mai privarle della propria identità.

Libro consigliato. 

“Ma ora… ora ero semplicemente Kyra. Un’omega ibrida con un unico compagno. Lorcan. Il compagno giusto.”

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal