Recensione: Patto col diavolo di Roxie Rivera

Dalla stessa autrice della serie “her russian protector”
Virile, rude e irriverente. Con la sua stazza imponente e i tatuaggi dal significato oscuro che gli segnano la pelle, Ben Beciraj di giorno porta avanti la sua officina auto, di notte lavora per la famiglia: ricettazione di auto, strozzinaggio, furti.
Picchiatore, meccanico, ladro di auto di lusso, Ben di certo non è un uomo dalle mille virtù, ma del resto la vita questo gli ha messo sul cammino. Ha ricevuto un’infanzia decisamente particolare visto il mestiere che svolgeva la mamma, e non ha conosciuto altro che la vita di strada.
Poi una notte in officina si presenta Aston McNeil, ricca ereditiera di Houston che pretende la restituzione della propria auto di lusso.
Ben rimane folgorato dalla ragazza, ma è consapevole di non avere alcuna possibilità con una donna di quel rango: bella, ricca, in carriera, pronta a prendere in mano le redini dell’azienda di famiglia.
Una donna allettante, ma sotto certi aspetti più pericolosa dei criminali con cui uno come lui ha a che fare abitualmente.
Eppure, il destino lo tenta come la mela proibita nel giardino dell’Eden. Aston è disposta a tutto pur di riavere quell’auto, che non è solo un veicolo con quattro ruote e un volante, ma un filo diretto con la memoria del padre molto amato e che le è venuto a mancare da poco.

A quel punto Ben cede come Adamo davanti al frutto proibito. L’uomo si impegnerà a restituirle l’auto a una condizione: che lei si renda disponibile ai suoi desideri per una settimana.

Spregiudicato, appassionato, senza freni, Ben schiuderà ad Aston un mondo fatto di seduzione e pericolo, per poi vestire i panni del cavaliere per proteggerla dai cattivi che minacceranno la vita della ragazza.

Ma quale futuro può esserci tra un bella donna dell’alta società e un uomo che vive a cavallo tra l’illecito e la legalità?

L’incontro tra Ben e Aston non sarebbe mai accaduto se lei non fosse stata trascinata nei guai dal fratellastro: i loro mondi sono completamente all’opposto.

Ben Beciraj, affiliato alla mafia albanese, lavora a cavallo tra l’illecito e la legalità. È un uomo pericoloso, duro, un cattivo ragazzo tatuato che inaspettatamente svela abilità da seduttore per una donna del tutto irraggiungibile.

Aston è una ragazza dell’alta società, piuttosto pudica e virginale, anche se l’aver vissuto con un fratellastro maligno e vendicativo l’ha resa audace e determinata, capace di fronteggiare senza timore uomini dall’aria minacciosa. Ma è anche una giornalista e influencer, e i riflettori che si porta dietro sono l’ultima cosa di cui Ben ha bisogno.

È proprio il fratellastro di Aston a dare avvio alla situazione che fa incontrare i protagonisti. Quando per risolverla si imbarcano insieme nella stessa avventura, rimangono catturati l’uno dal fascino dell’altra. Questa sensualità straripante di lussuria rende bollente la lettura sin dalle prime pagine. Delizioso il contrasto tra una donna pudica dalle poche esperienze insoddisfacenti e un uomo cresciuto in un bordello, disinibito e sensuale, esperto di mille sfumature di kink.

Allo stesso tempo, le azioni del fratellastro si rivelano più contorte del previsto, e coinvolgono la sorella in una situazione sempre più pericolosa, che finirà perfino per mettere a rischio l’equilibrio tra le mafie di Houston e il cartello messicano della droga, rischiando di far deflagrare una situazione già da tempo pronta a esplodere (nonostante gli sforzi del capomafia russo Nikolai di cui abbiamo letto nella serie “Her Russian Protector”).

Il mistero continua ad accumulare elementi da decifrare e assemblare lungo tutto il romanzo, andando a costruire effettivamente un intrigo impensabile, ben più complesso di quanto potessimo immaginare. 

È molto piacevole notare che i due amanti sono onesti e trasparenti l’uno con l’altra, senza bugie e omissioni, assicurando le migliori opportunità per tentare di ricostruire ciò che sta succedendo.

Ero sicura che neppure in futuro avrei provato di nuovo un’emozione del genere, e che Ben avrebbe sempre rappresentato la mia fantasia più selvaggia. Nessuno avrebbe potuto eguagliare quel rude e sexy braccio destro della mafia albanese che mi aveva salvato la vita rubandomi la macchina.

L’ottima sintonia, la fiducia e l’apertura tra i protagonisti rappresentano, però, anche una inconveniente quando si tratta di rendere avvincente la trama romantica, che finisce per risultare semplice e piuttosto lineare. Non mancano i possibili ostacoli fra Ben e Aston, eppure sono gestiti con leggerezza. Per esempio, si passa dal conoscersi all’instaurare una relazione seria e duratura nel giro di un fruscìo di pagine. 

Tra le difficoltà da superare, innanzitutto quella di Aston di accettare l’appartenenza di Ben al mondo illegale. Un legame, quello con la mafia albanese, che non può ma soprattutto non vuole recidere, perché rappresenta l’unica famiglia che gli è rimasta.

Lui, d’altro canto, dovrà fare i conti con il senso di inferiorità alimentato dalla differenza di status sociale. Lei è ricca, proprietaria d’azienda, con amici facoltosi e altolocati. Affiancarla significa muoversi in un ambiente che lo mette a disagio, in cui deve faticare per essere accettato e considerato all’altezza. 

Ben rimase a fissarla per un lungo momento. Incurante dei presenti che lo avrebbero preso in giro all’infinito, le afferrò il viso e la baciò. Nel bene e nel male, Aston aveva scelto lui. Aveva deciso di legarsi indissolubilmente a Ben, e lui avrebbe fatto tutto il possibile affinché non se ne pentisse. — Ti amo, Aston. — Ti conviene, — mormorò con le labbra premute sulle sue.

Non assegno 5 stelle a causa dell’eccessiva rapidità dell’innamoramento, che ci ha privati della suspense del conquistare l’happy ending dopo un climax adeguato, sviluppando appieno i vari ostacoli opportunamente inseriti.

Molto efficace invece la trama avventurosa, che va a mescolare i problemi personali di Aston con uno scontro tra bande mafiose, attivando un livello di pericolo per i protagonisti molto accattivante.

La lettura ci regala un mix tra virilità, passione e tenero romanticismo. 

Ho adorato sia la personalità di lei, un’eroina che riesce a dimostrare di non aver bisogno di essere salvata, nonostante la presenza forte e virile di Ben, sia l’atteggiamento protettivo, premuroso e dolce e rispettoso di lui.