Recensione:HOPELESS-Il Duca e l’istitutrice di Fanny Carter

Siamo un Duca e un’istitutrice, una combinazione letale che non potrà mai avere seguito.

Sono il duca di Norfolk e mia figlia è tutto il mio mondo.
Cercare un’istitutrice degna di lei è un lavoro estenuante, ma non avrei mai immaginato che il ruolo sarebbe stato assegnato alla sorella del mio peggior nemico.
La ragione mi dice di mandarla via, l’istinto di trattenerla.
È sfrontata, cocciuta e bellissima.
Dovrei tenermi lontano dalla tentazione, eppure non posso.
Ormai mi sono rassegnato: Miss Stuart sarà la mia rovina.

Hopeless – Il Duca e l’Istitutrice è un romanzo che intreccia intrighi, un amore proibito e una profonda tensione emotiva, il tutto ambientato nella rigida società aristocratica inglese. La storia segue il duca di Norfolk, un uomo devoto alla figlia e profondamente segnato dalle faide del passato. Quando la nuova istitutrice della sua bambina si rivela essere Miss Stuart, la sorella del suo peggior nemico, l’uomo è subito combattuto tra il desiderio di allontanarla e l’irresistibile attrazione che prova per lei.

La tensione narrativa è alimentata dall’impossibilità del loro amore. Miss Stuart è tutto ciò che il duca dovrebbe evitare: una donna forte, testarda e soprattutto legata a un passato che lui preferirebbe dimenticare. Tuttavia il loro legame cresce nonostante le barriere che li separano. I dialoghi tra i due sono intensi e carichi di emozione, trasmettendo in maniera palpabile la lotta interiore che entrambi affrontano.

Uno degli aspetti più interessanti del romanzo è il modo in cui il conflitto tra dovere e desiderio viene affrontato. Il duca rappresenta il rigore, la responsabilità e la tradizione, mentre Miss Stuart è l’incarnazione di una sfida alle convenzioni sociali, una donna che non teme di mostrare il suo carattere deciso. Questa dinamica rende il loro rapporto passionale e appassionante.

Lettura intensa e avvincente, perfetta per chi ama le storie d’amore ambientate in epoche passate, dove le emozioni travolgono anche le più rigide convenzioni sociali.