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Recensione: Il Giglio conteso di Pitti Duchamp

Serie: Across Time Series #4

Titolo: Il Giglio conteso 

Serie: Across Time Series vol.4

Autrice: Pitti Duchamp

Genere: Romance storico rinascimentale

Editore: self

Data di pubblicazione: 26 agosto 2024

Età di lettura consigliata: +18

La serie Across Time Series è composta da:

  • Il Corvo e il Pettirosso di Francesca Redeghieri —–>Recensione
  • Di cuore e di spada di Anna Grieco e Irene Grazzini —–>Recensione
  • Il giardino d’Oro e Ruggine di Francesca Cani —–>Recensione
  • Il Giglio conteso 

 

 

L’AMORE TROVA SEMPRE IL MODO DI DISUBBIDIRE

Parigi, 1610, corte di Enrico IV e Maria de’ Medici
Simonetta è pura come un giglio, ubbidiente e abituata ad accettare le decisioni che la sua famiglia prende sulla sua vita.
Quella di sposare Juan Carlos De Mendoza, primogenito di un Grande di Spagna, è solo una delle scelte che lei deve accettare e lo fa con gioia e sincera devozione.
Ma alla corte di Francia Enrico IV e Maria de’ Medici nutrono rivalità, fazioni e intrighi, al centro dei quali c’è sempre un affascinante nobile inglese: il Conte di Asterton.
Un efferato omicidio tinge di mistero le sale del Louvre e Simonetta si trova contesa tra i due pretendenti, tra due diverse fazioni.
Saprà il giovane Giglio Fiorentino indirizzare il suo cuore disubbidiente?

 

 

Bentornate Fenici!

Siamo giunte alla fine di questo viaggio nelle diverse epoche storiche che ha avuto come filo conduttore l’anello con l’effige del leone. Abbiamo conosciuto personaggi incredibili che ci sono entrati nel cuore, abbiamo gioito e condiviso emozioni di ogni genere e adesso siamo arrivate alla conclusione.

Questa è la storia di una sfortunata ragazza toscana, Simonetta dei Donati, che, dopo il fallimento del suo fidanzamento, per volere del padre e allo scopo di evitare umiliazioni, si trasferisce alla corte di Maria de’ Medici, prossima a diventare regina di Francia. Qui viene promessa in sposa a Juan Carlos De Mendoza, grande di Spagna; in questo modo la futura sovrana vuole ottenere l’alleanza del re spagnolo anziché di quello inglese.

Ma la giovane non ha fatto i conti con i sentimenti perché, se da una parte vuole ubbidire al padre e alle regole della società dell’epoca, non si aspetta che il suo cuore la pensi diversamente. 

 

“Se foste mia, non vi darei alcuna possibilità di scelta se non la resa totale a me.”

 

Jonathan Stewart Lexinghton, conte di Asterton, più semplicemente James, è un nobile inglese alla corte parigina per fare la spia per conto del suo re. Simonetta si sente subito attratta e affascinata da questo aristocratico e nutre per lui qualcosa di particolare che non prova con Juan Carlos, il suo fidanzato. Tra i due nasce un forte sentimento. 

Questo “triangolo”, però, è destinato a modificarsi perché accadrà qualcosa che cambierà il destino di ognuno di loro.

 

“Mentre ricercava il sonno, l’ultimo pensiero vigile fu che da allora in avanti, la sua vita sarebbe stata guidata da quei tre principi: orgoglio, lealtà e fierezza. L’anello gli avrebbe indicato la via da seguire. L’anello era il suo destino.”

 

L’autrice ha la capacità di legare la vicenda del romanzo alla realtà storica, intrecciando le varie vicissitudini a quanto realmente accaduto nel passato.

La nostra protagonista è la giusta figlia dei suoi tempi e, francamente, se fossi vissuta in quel periodo avrei lanciato bestemmie a profusione. Del resto, nascere femmina voleva dire che la prospettiva migliore era quella di fare un buon matrimonio, con dote annessa se la famiglia era facoltosa, altrimenti il convento. Ma siamo seri? Ecco perché non amo il diciassettesimo secolo!

Dopo un primo momento in cui sarei voluta entrare nel libro e scuoterla per bene (sì, io sono quella dello: “scuotiamo i personaggi femminili per dar loro la sveglia!”), la vediamo esporsi con coraggio senza pensare in alcun modo alle possibili conseguenze. E qui ho apprezzato il cambiamento della nostra eroina che segue il suo cuore e non la ragione.

James, va beh, ma che ve lo dico a fare? Come lei è pura e innocente così lui è il suo contrario, però si innamora come mai gli era capitato e, per seguire l’amore, va pure contro il suo re che, per avere terre a lui necessarie, lo vorrebbe sposato a un’altra. 

Juan Carlos. Sì, lui è una vittima ma anche un grande stronzo. Certo, voleva bene a Simonetta, ma aveva il suo tornaconto.

L’autrice ci ha portato in una nuova epoca storica che ammetto di non conoscere (chiedo venia) e la ringrazio perché ogni volta imparo qualcosa di nuovo.

Piccolo appunto, ma quanto era perfida Maria de’ Medici? Ecco, lei avrei voluto proprio prenderla a sberle.

Ebbene, siamo arrivate alla fine di questa serie, quattro libri, quattro storie e tanti personaggi che ci hanno fatto sognare e il merito è delle autrici che li hanno creati. Ma ricordate che questi sono i romanzi che ci raccontano come l’anello con il leone è arrivato fino alla Confraternita.

Un grazie speciale, quindi, a Francesca Redeghieri, Anna Grieco e Irene Grazzini, Francesca Cani e Pitti Duchamp.

Libro straconsigliato.

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal

Hot 🔥 | medio
Sentimento❤️| abbastanza
Violenza ⚔️ | assente

Valutazione

voto

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