Recensione: Roommate. AAA cerco te di Sarina Bowen

Roderick è tornato in Vermont dopo otto anni di assenza, con un’auto che ha visto giorni migliori, il conto in rosso e il cuore calpestato senza ritegno dal suo ex. Ora spera di trovare un lavoro come panettiere nella sua cittadina natale ma, quando i suoi genitori gli sbarrano la porta di casa, Roderick deve aggiungere alla sua lista di cose da fare anche trovare un appartamento. Stanco di spaccarsi la schiena con tre lavori solo per vedere la disapprovazione sul volto del padre, Kieran Shipley ha finalmente preso la decisione di lasciare la fattoria di famiglia. In questo modo potrà concentrarsi sul sogno di frequentare l’università e metterà un certo spazio tra di sé e i segreti che attanagliano la sua famiglia. Però, la ricerca di un coinquilino gli mette sulla strada Roderick Waites, proprio l’unica persona a conoscere il più ingombrante di questi segreti. Così, da colleghi nella deliziosa caffetteria della cittadina, Roddy e Kieran si ritrovano a essere due impacciati coinquilini. Pian piano, l’esuberanza di Roderick e il suo essere senza filtri riescono a far breccia nel carattere schivo e silenzioso di Kieran e i due diventano anche amici… ma forse, ciò che entrambi desiderano davvero è approfondire il gioco di sguardi che di continuo si scambiano e il segreto che tanti anni prima li aveva uniti. Avranno il coraggio di oltrepassare quel confine pericoloso?

Roderick è un ragazzo solare, talmente aperto sulla sua omosessualità da non temere le discriminazioni. È stato disconosciuto dalla famiglia e ora, uscito da una relazione tossica, non ha un tetto sopra la testa. Torna nella città natale in cerca di un punto da cui ripartire, e lo trova in una caffetteria in cui viene assunto come panettiere. La parlantina loquace e il perenne sorriso lo fanno sembrare sicuro di sé e senza problemi, ma è solo perché il suo orgoglio lo protegge dal mostrarsi bisognoso e dall’accettare la carità, nascondendo la sua vulnerabilità e il suo profondo desiderio di essere amato da qualcuno che vuole “tenerlo con sé”. Non si ritiene un buon partito, e su tutte queste insicurezze è evidente l’effetto manipolatorio dell’ex fidanzato, che ha fatto in modo di mantenerlo disponibile, sottomesso, privo di pretese.

Kieran è un ragazzo responsabile che non sa dire di no; un cowboy che aiuta nella gestione del ranch in carico al fratello, mentre svolge due lavori perché, nonostante tutto, ancora sogna in grande. I genitori non credono in lui, né sono disposti a dargli corda per prospettive poco concrete, eppure continuano a pretendere il suo aiuto, il suo tempo (non retribuito) e il suo impegno. È un osservatore acuto e silenzioso, poco abile con le parole perché non è abituato a essere ascoltato, ma a barcamenarsi in un ambiente in cui, per quieto vivere, ognuno si tiene le sue verità, i suoi segreti, i suoi giudizi. Anche se passa spesso per scontroso, la realtà è che non ama i pettegolezzi, è riservato e concentrato sui passi da compiere per costruirsi la sua vita.

Non esiste che debba vedere la sua faccia ogni giorno senza pensare a come ho invaso la sua privacy, ripetutamente e senza contegno, quando ero un adolescente. O al perché lo abbia fatto. Audrey e Zara si scambiano un’occhiata. «Amico» interviene piano Audrey. «Perché non ti piace?» «È un coglione» rispondo subito. Dopodiché avverto immediatamente un’ondata di vergogna. Perché ciò che vorrei dire davvero è: Gli ho visto il cazzo. E mi è piaciuto. 

I ragazzi si conoscono di vista dai tempi del liceo, quando casualmente Kieran ha assistito a dei momenti di intimità di Roderick con un altro ragazzo. Questo ha lasciato in lui un senso di vergogna e allo stesso tempo ha rappresentato negli anni un sogno erotico denso di curiosità gay, che però non ha mai esplorato. Il momento in cui scopre che saranno colleghi nella caffetteria, quindi, è per lui scioccante. Se consideriamo anche il carattere chiuso, immaginiamo quanto sarà dura arrivare anche solo a una sorta di dialogo, figuriamoci, poi, prendere la decisione di offrire al povero ragazzo che dorme in auto un posto letto come coinquilino.

Il percorso attraverso cui giungono alla convivenza è sufficientemente lungo e sofferto per permetterci di conoscere i personaggi nella loro intimità: le loro frustrazioni, sofferenze, desideri, e la lotta quotidiana per diventare grandi e cercare di raggiungere il loro sogno con le unghie e con i denti.

Vivere insieme, inoltre, convoglia una serie di tensioni non solo sessuali, ma anche impregnate di quel bisogno affettivo di essere capiti, ascoltati, coccolati, di cui entrambi hanno necessità. Complice la passione culinaria di Rod e le lezioni di cucina, è inevitabile che tra i due scocchi qualcosa. 

«Vedi? È così che vanno le cose, con me. Cattive decisioni, seguite dal rimorso. Fidati, non ti perderai nulla se non staremo mai più insieme. Ho l’aspetto di una buona idea solo quando sei ubriaco fradicio ed eccitato. Alla fredda luce del giorno, per te sarà più facile dimenticare interamente che sia successo.» «Sul serio?» Kieran inclina il suo ampio, bel viso verso il cielo. «Perché io ho trascorso ogni singola ora di luce, oggi, a pensare a te.» 

Kieran non ha ancora determinato la propria identità sessuale, o meglio ha scelto di non esplorarla ignorando per anni la questione, per evitare il giudizio paterno. Ora che è uscito di casa si permette di analizzare l’attrazione sempre più forte verso il coinquilino, ed è costretto a far fronte a questo bisogno che, prima di incontrare una persona con un forte legame affettivo come con Rod, non aveva mai avvertito.

Roderick è ben felice di aiutarlo a sperimentare anche in questo ambito. Ma il sostegno alla sua curiosità esplorativa diventa presto un cappio che inizia a stringersi, ricordandogli il modo in cui il suo ex si vergognava di lui e lo teneva nascosto al mondo. Soffre per sentirsi uno sporco segreto, ma allo stesso tempo sa che è sbagliato fare pressione per un coming out. 

Ed è impossibile che io diventi tutto d’un tratto più simile a Rod – qualcuno che sfida il mondo ad amarlo così com’è. Nel frattempo, vorrei che lui fosse qui. Mi manca da morire. Ma non ho intenzione di far sapere a tutti i presenti in questa stanza che siamo amanti. Non accadrà. E non so come fare perché Roddy capisca le mie motivazioni. Non è che mi vergogni di lui. Non ho paura di essere gay. Ma la mia privacy è praticamente il lavoro di tutta una vita. 

Insomma, per finire: mi aspettavo una commedia leggera e invece ho trovato una storia molto toccante, con personaggi che sono un concentrato di emozioni. Lo stile fresco e ironico completa una trama ben pensata e adeguatamente approfondita. Super consigliato.