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Recensione: Quella volta che mi sono ubriacata e ho salvato un demone di Kimberly Lemming

Serie: Mead Mishaps #1

Titolo: Quella volta che mi sono ubriacata e ho salvato un demone

Serie: Mead Mishaps #1

Autrice: Kimberly Lemming 

Genere: (romantasy) paranormal, rom-com

Editore: De Agostini

Data di pubblicazione: 17 settembre 2024 

Età di lettura consigliata: +18

La serie Mead Mishaps è composta da:

  • Quella volta che mi sono ubriacata e ho salvato un demone vol.1
  • That Time I Got Drunk And Yeeted A Love Potion At A Werewolf: Mead Mishaps 2 (inedito in Italia)
  • That Time I Got Drunk And Saved A Human: Mead Mishaps 3(inedito in Italia)

 

 

Niente avventure. È questo il mantra di Cinnamon Hotpepper, una semplice mercante di spezie del villaggio di Boohail.
La sua unica aspirazione è vivere una vita tranquilla, lontano da qualsivoglia seccatura. Lei non è come gli altri al villaggio, giovani incoscienti pronti a imbarcarsi in viaggi assurdi per diventare eroi in nome della dea Myva. Tipo Glen, il suo ex.
Tutto quel che Cin desidera è un morbido gatto da accarezzare, un bell’uomo nel suo letto e il miglior formaggio prodotto dall’amica Brie da mettere sotto i denti.
E le cose per un po’ filano anche secondo i piani. Almeno fino alla notte in cui, la vista offuscata da una birra di troppo, Cinnamon si imbatte in uno strano viandante.
Un demone, in realtà.
Un demone brutale, ma incredibilmente affascinante che, attratto e stordito dal potere della cannella nelle tasche di Cin, la segue e la costringe a partire insieme a lui per annientare Myva, la divinità che a quanto pare ha ingannato tutti, umani e demoni.
Cinnamon, che aveva sognato sempre e solo una vita ordinaria, si prepara a seguire Fallon, il demone più sexy della storia dei demoni, in un’impresa pericolosa e probabilmente senza ritorno.
Ma forse la cosa più difficile per la mercante di spezie di Boohail non sarà resistere a draghi e a banditi, bensì al prorompente fascino di un demone impetuoso che si ostina a viaggiare al suo fianco senza maglietta…
Una rom-com fantasy eccentrica con due improbabili protagonisti che si attraggono e respingono tra avventure frizzanti ed estremamente… speziate.

 

 

Non c’era libro di avventura, fra quelli che avevo letto,

che non potesse contare su una scena in cui l’eroe,

per salvare l’onore della bella fanciulla,

sconfiggeva in modo plateale un gruppo di banditi.

Solo che io non stavo viaggiando con un eroe.

No, io ero talmente sfigata

che mi era toccato l’antagonista.

 

 Fenici eccomi con una nuova recensione, un romanzo dal titolo improbabile e dalla trama molto intrigante: Quella volta che mi sono ubriacata e ho salvato un demone

Il libro autoconclusivo, come si può suppore è di genere romantasy e allo stesso tempo un rom-com, scritto tutto dal punto di vista della protagonista Cinnamon.

Cin è una giovane contadina, nonché mercante di spezie, che vive in un piccolo villaggio di nome Boohai. Il suo unico obbiettivo nella vita è vivere giornate tranquille intramezzate, se possibile, da qualche bicchiere di buon vino e del formaggio, le sue passioni. Tutto cambia quando tornando da una festa ubriaca, per puro caso si ritrova a soccorrere un viandante, peccato però che costui non sia un essere umano, ma bensì un sexy demone ombroso con un compito. Ed è proprio su Cin che Fallon decide di fare affidamento per farsi aiutare a portare a termine la missione.

Fallon è il mostro in cerca di vendetta, vuole a tutti i costi distruggere Myva una ingannatrice che per secoli ha messo nel sacco umani e demoni portando questi ultimi alla pazzia e gli umani ad adorarla come una Dea.

Se ne vedranno delle belle! 

Il romanzo è senza alcun dubbio molto scorrevole e i dialoghi sono alquanto esilaranti, una piacevole lettura che si legge velocemente, un bel passatempo per qualche ora. La scelta dei nomi dei personaggi è non solo studiata ma anche molto comica, basti pensare che la protagonista si chiama come una spezia, cannella, di cui ha una piantagione così come tutti i suoi fratelli, mentre la venditrice di formaggi si chiama Brie. 

Ho apprezzato molto Cin e il suo carattere esuberate, la lingua tagliente, la battuta pronta, la tempra e la voglia di non abbattersi; come il grande cuore che possiede tanto da schierarsi in favore dei mostri e affidando la sua vita a Fallon, anche se per anni è stata cresciuta per temerli.

Fallon è il classico maschio alpha, possessivo e dalle sfumature grigie che per la donna di cui si è innamorato e solo per lei, tira fuori un lato dolce e passionale. 

La storia in sé e i personaggi secondari che sono stati ideati sono stati caratterizzati molto bene e sono parecchio interessanti, peccato fosse così breve. A mio parere poteva essere sviluppato meglio. Giusto per un autoconclusivo, ma troppo stringato in alcune scene, le dinamiche delle battaglie e la velocità con cui Fallon e Cin riescono ad annientare un antagonista che a detta dell’autrice ha un potere che dura da secoli mi ha fatto storcere il naso.

Un’altra nota a sfavore è il tempo storico, ho concluso il libro senza capire realmente in che tempo ci trovassimo, si parla di contadini, torce e feste di villaggio come fossimo in un’epoca antica, poi spostandosi in un’altra città troviamo bancarelle che vendono triangolini di mais con nachos e cheddar…

Nel complesso molto carino, ma di innovativo a mio avviso ha solo il titolo. 

 

Hot 🔥 | poche e dettagliate
Sentimento❤️| slow burn, tenero
Violenza ⚔️ | nessuna eccessivamente cruenta

 

valutazione

voto

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