Recensione: La notte sopra Teheran di Pegah Moshir Pour
Piano piano, nel mio cuore hai costruito una casa. Le note di questa canzone si mischiano al profumo di tè chai che si diffonde nella casa di una famiglia che non riesce a smettere di sorridere. Perché è nata Pegah. «È una femmina.» L’infermiera lo ripete perché forse non hanno capito bene: come si fa a essere felici di avere una figlia femmina a Teheran? Ma il papà stringe al petto la sua bambina e le promette che farà di ogni luogo del mondo una casa accogliente per lei. Pegah dovrà essere una bambina felice. Ma è impossibile in un paese che non rispetta la libertà di donne e ragazze. Per questo, la famiglia decide di trasferirsi in Italia. Ma Pegah non vuole. Non vuole separarsi da sua cugina Setareh. Eppure, è proprio in Italia che Pegah inizia a conoscere meglio l’Iran. Ascoltando le storie di famiglia e quelle di sua cugina, con cui non ha mai smesso di parlare. La vita in Iran per le donne diventa sempre più pericolosa. E quando Pegah perde le tracce di Setareh, capisce che c’è qualcosa che non va. Forse deve mettersi in viaggio e andare a cercarla. Deve riportarla a casa.
Pegah Moshir Pour sta facendo parlare di sé tutto il mondo. Con la sua voce, tanto dolce quanto potente, tiene vivo in Italia il dibattito sui diritti delle donne iraniane. Questo romanzo nasce dalla sua storia personale. La notte sopra Teheran ci trascina così vicino al cuore della sua autrice che chiunque lo leggerà potrà giurare di aver sentito l’odore caldo del tè chai.
Pegah, la nostra autrice, è un importante attivista iraniana che vive in Italia dall’infanzia e nel libro racconta la sua esperienza da rifugiata nel nostro paese nel periodo dell’attentato alle torri gemelle.
Gettando uno sguardo alla sua prima infanzia e alla sua famiglia offre al lettore uno spaccato della società iraniana all’alba del grande gelo imposto dalla dittatura degli Ayatollah che hanno fatto precipitare un paese di millenaria civiltà e cultura nel buio della Preistoria.
L’autrice dà un grande risalto al rapporto che la lega alla cugina Setareh, una ragazza fuori dalle righe che rappresenterà il lato rivoluzionario di Pegah e costituirà una sorte di coscienza e di volontà di ribellione del popolo iraniano.
Fortemente attuale è una lettura obbligatoria per chi vuol capire la reale situazione in Iran, senza ostacoli e pregiudizi.