Recensione: A.A.A. Memoria cercasi di Emanuela Marra

«A volte servono un po’ d’amore, un cane simpatico 🐾 e una baita sperduta tra i boschi per rimettere insieme i pezzi!»

Giovane scrittrice in fuga da una delusione amorosa, Francesca si rifugia in una baita tra le montagne, sperando di ritrovare se stessa.

Qui inciampa – letteralmente! – in un uomo misterioso che ha perso la memoria e non ricorda nulla del proprio passato.

Attratta da questo enigma, la ragazza decide di aiutarlo, ma più i giorni passano, più si rende conto che l’attrazione verso quello sconosciuto prepotente e ironico sta diventando difficile da gestire. Riuscirà a innamorarsi di qualcuno che potrebbe non ricordare mai chi è davvero, o, opzione ancora peggiore, cosa succederà quando i ricordi torneranno?

Fenici siamo di fronte a un libro semplice e delicato, come non ne leggevo da diverso tempo.

Francesca, scrittrice, insieme al proprio quadrupede peloso, si trasferisce in una baita per ritrovare se stessa dopo un anno passato a piangersi addosso per un uomo, che più che uomo sarebbe giusto considerarlo merda, che  l’ha tradita nella casa in cui convivevano.

Oltre a ritrovare la pace interiore troverà anche altre due cose: l’ispirazione per scrivere e Olaf. Chi è quest’ultimo? É un uomo sexy che la nostra protagonista raccatta dalla neve prima che muoia assiderato, con un bel trauma cranico che gli ha fatto perdere la memoria. 

Gli offrirà alloggio e vestiti fin quando non si sarà totalmente ripreso e non ricomincerà a ricordare qualcosa. I giorni passano, i due provano a fare qualche ricerca e indagine per i fatti loro ma la memoria non torna. Pian piano si avvicinano sempre di più con battute, sorrisi e stuzzicanti massaggi e si innamorano ma Cupido ogni tanto si distrae e fa un po’ di casini. Infatti a Olaf, il giorno dopo aver ritrovato i propri documenti, torna la memoria.

Tutto si sgretola tra le loro mani: Olaf, che da ora chiameremo Alex, non desiderava riacquistare la memoria perché sentiva in cuor suo che non voleva perdere e far soffrire Francesca e quest’ultima  intuiva già dall’inizio che non l’avrebbe potuto trattenere ed è per questo che al principio non si era lasciata andare. Infatti come l’uomo riacquista la memoria scoprono che lui è fidanzato, è il cuoco di un famoso locale a Milano e deve andare via per sistemare tutto, ma in questo tutto non è contemplata Francesca o forse sì? Fatto sta che se ne va senza nemmeno salutare e si dividono.

In soccorso di Francesca arriva Ginni, l’amica che tutti abbiamo. Quella che cerca di risollevarci il morale, farci vedere le cose dalla giusta prospettiva e che ci spinge ad agire. Ma stavolta l’azione non porta che a un grosso buco nell’acqua.

I due sono destinati a non ritrovarsi nonostante il loro amore puro e perfetto. Ci sono, però, desideri che nel profondo del nostro animo regaliamo al cielo sperando che vengano esauditi e, si sa, nel periodo natalizio tutto ciò che desideriamo viene esaudito se crediamo abbastanza nella magia del Natale!

Il mio parere personale su questo romanzo? Dolce e romantico. Un libro che, seppur contemporaneo, per la sua delicatezza ricorda i romanzi d’altri tempi. Non ci sono grossi colpi di scena, scene volgari o parolacce, infatti anche Ginni prende in giro Francesca per questo stesso motivo.  La lettura è scorrevole e leggera, il punto di vista è solo quello della protagonista. Il romanzo si termina in qualche ora e quando arriverete all’ultima pagina vi lascerà con una sanzione di delicata serenità.