Recensione: Rapsodia. Rhapsodic di Laura Thalassa

Callypso Lillis è una sirena con un enorme problema le cui radici affondano profonde in un passato cupo. Il Mercante di Segreti è colui che può avverare ogni desiderio e che elargisce favori, ma il prezzo da pagare è esorbitante. E tutti sanno che prima o poi verrà a riscuotere. Da sette anni, Callie indossa un braccialetto di perle nere, ciascuna delle quali rappresenta un magico riconoscimento di debito per i favori richiesti. Da sette anni non vede il Mercante di Segreti, che l’ha abbandonata e non è più tornato e riscuotere tutti i favori che le ha concesso. Ma quando Callie lo trova steso sul letto della sua stanza ad aspettarla, capisce che tutto sta per cambiare. C’è un mistero da risolvere nell’Altromondo. Per poter salvare la sua gente, il Mercante avrà bisogno dell’aiuto della sirena che ha respinto tanti anni prima. Sempre che lei sia disposta a perdonarlo.

Care Fenici, 

in questo primo libro della serie The Bargainer, ritroviamo tutti i tratti distintivi di questa apprezzata autrice; Rapsodia è un dark fantasy con una narrazione a tratti cruda, d’impatto e diretta.

Callie è ancora minorenne quando, in preda alla disperazione, invoca il Mercante dei segreti per uscire da una complicata situazione.

Desmond è una figura oscura, potremmo definirlo uno strozzino soprannaturale, è un fae che esige un pagamento per ogni “favore” concesso, eppure, in un primo momento, aiuta la giovane senza pretendere nulla in cambio.

Per sfuggire alla solitudine della sua vita e da un passato ingombrante e violento, Callie ha continuato a invocare il Mercante, accumulando più di 300 debiti. 

Durante il tempo trascorso insieme il rapporto tra i due si tinge di tante sfumature, tra loro nasce un’amicizia che in realtà cela sentimenti più forti. Proprio quando le cose cominciano a farsi serie, Des sparisce dalla vita della ragazza, per poi ripresentarsi, dopo ben sette anni, ed esigere il completo pagamento. Il fae coinvolgerà Callie in un’indagine nel mondo soprannaturale e la vicinanza forzata li costringerà ad affrontare anche tutte le situazioni lasciate in sospeso.

Da principio ho avuto un po’ di difficoltà a “legarmi” alla protagonista femminile che mi sembrava enfatizzata un po’ troppo positivamente, ma, con lo scorrere delle pagine, l’autrice disegna un personaggio ben costruito, una vittima che ha saputo fare delle proprie fragilità una forza, una donna che con notevole difficoltà è riuscita a rimettersi in piedi affrontando numerosi traumi. Des, che ve lo dico a fare? Come tutti i protagonisti della Thalassa è un cattivone affascinante, un protagonista oscuro che però farebbe di tutto per la donna che ama.

Preparatevi a un dark fantasy pungente, brusco, in alcuni tratti e violento, del resto l’autrice già con la serie I cavalieri dell’apocalisse ci aveva abituati a una scrittura senza fronzoli, priva di ornamenti che punta a arrivare senza orpelli o abbellimenti. 

Ho trovato bello e ben sviluppato il rapporto di coppia. Attraverso capitoli che alternano narrazione del presente e del passato, si riesce a definire meglio la personalità di Callie e Des e a comprendere come il legame tra i due sia nato e cresciuto.

La parte fantasy è presente, ma non protagonista. Sono sicura, però, che nei successivi romanzi anche questo aspetto troverà maggiore spazio, visto che ci sono ancora delle questioni narrative lasciate in sospeso.

Infine, l’unica cosa che mi impedisce di dare cinque stelline è solo il fatto che ho trovato, nella lettura, la presenza di molti elementi “poco originali”, ci sono situazioni e argomenti del racconto che sono davvero simili a fantasy troppo recenti e di successo per passare inosservati. Per eccessivo zelo, devo dire che queste similitudini non tolgono assolutamente gusto alla lettura, ma suonano come una nota stonata in una bella melodia.