Recensione: Rosen – La serva di Gravewood di Priska Nicoly
Autrice: Priska Nicoly
Genere: romance storico
Editore: Land editore
Data di pubblicazione: 8 ottobre 2024
La desiderava così tanto da dimenticare la morale
Cornovaglia, 1785. Il lavoro come dama di compagnia dell’anziana signora della tenuta di Gravewood è l’ultima speranza per la giovane Rosen Lamorna; l’unico modo che le rimane per salvare la madre e le sorelline dalla miseria, anche se ciò significa allontanarsi dalla casa in cui è cresciuta e mettersi al servizio della potente famiglia Carveth. Nel maniero, Rosen si costringe a sopportare le attenzioni di Arthyen, il figlio bastardo dei Carveth. Ma quando l’erede legittimo dei Carveth, Cadan, torna dalla guerra, Rosen si trova al centro di un gioco perverso tra i due fratellastri; un gioco in cui lei è il premio più ambito, e dove quell’innocenza che ha tentato sempre di proteggere può diventare la sua salvezza, o la sua rovina.
In un mondo di potere e segreti, l’innocenza di Rosen sarà la sua salvezza o la sua rovina? Un travagliato dark romance
Bentornate Fenici!
Un libro tosto, non adatto a chi si impressiona facilmente. Mi spiego meglio: Rosen è una giovane ragazza nata povera che per salvare la madre malata e le sorelline va a lavorare presso una nobile famiglia della Cornovaglia. È una lontana parente della contessa madre, Lady Carveth, la quale la accoglie come dama di compagnia e, a parer mio, anche sotto la sua ala protettrice; insomma, in un modo o nell’altro le vuole bene come fosse la nonna.
La ragazza lavora sodo, anche troppo a mio avviso, ma siamo in un periodo storico in cui le belle ragazze avevano vita breve se non erano nate fortunate. Per l’esattezza è l’anno del Signore 1785. La nostra protagonista fa anche lavori ulteriori pur di racimolare quanti più soldi possibile da mandare alla sua famiglia. Quello che non ha messo in conto sono i figli della contessa: Arthyen, il figlio bastardo avuto dal conte e Caden, l’erede legittimo del titolo nobiliare e di tutto quello che ne consegue, che è tornato dalle Americhe dopo la guerra.
La giovane, a causa di un equivoco, verrà scambiata da Caden per una nobildonna ma, quando quest’ultimo scoprirà che è una serva, inizierà l’Inferno per lei. Rosen non capisce chi tra i due sia il vero mostro, se Arthyen il Bastardo, come viene chiamato da tutti, o Caden, quello che sembrava “buono” ma che invece si rivelerà uno stronzo di prima categoria.
Come ho detto all’inizio, questa è una storia bella tosta, dove tutto ciò che sopporta la protagonista vi farà arrabbiare e spesso vi chiederete, ma come? Non reagisce? A quel tempo i servi valevano meno di niente, figuriamoci le giovani donne belle che potevano essere usate dai padroni in tutti i modi possibili. Era frequente che molti le usassero per “quello”, ma la nostra protagonista, dopo innumerevoli soprusi, riuscirà a reagire. E non immaginerete mai il plot twist della storia, il colpo di scena che vi farà dire: davvero?
La domanda da porsi: chi è il vero mostro? Perché vedrete parecchi mostri, in sembianze anche di pecorelle, ma la loro stronzaggine non avrà pari. L’autrice è brava, lo devo ammettere, ti fa immedesimare nella storia con una facilità impressionante. Libro consigliato, con un antiacido a portata di mano per le eventuali incazzature.
Alla prossima
Un saluto dalla vostra Mal