Recensione: Match Point di Katherine Reilly
Autrice: Katherine Reilly
Genere: Sport Romance
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione:15 ottobre 2024
Nel quartiere londinese di Wimbledon, tutto è pronto per l’inizio del torneo di tennis più importante del mondo. L’aspirante artista Flora Hendrix ha però altro per la testa: dopo aver dato in affitto il suo appartamento nel Wimbledon Village, ha tutte le intenzioni di passare un mese in campagna per lavorare alla sua prima graphic novel. Uno sfortunato imprevisto, però, la costringe a restare a Londra e a condividere l’appartamento con il suo nuovo inquilino: il tenebroso e arrogante Kieran O’Sullivan, controversa star del tennis irlandese, giunto a Wimbledon per partecipare al torneo. Flora mai si sarebbe aspettata di dover dormire sul divano per cedere la sua camera da letto a uno sconosciuto. Tuttavia si renderà conto di avere con O’Sullivan molte più cose in comune di quelle che pensava, dovendosi così ricredere sullo scontroso atleta, per il quale scoprirà presto di provare più di una semplice attrazione.
Care fenici, vi sono mancata?
Oggi per voi, c’è una recensione fresca fresca ad aspettarvi… Sto parlando di Match Point di Katherine Reilly, autrice nuova nel panorama dello sport Romance (almeno per la sottoscritta), che mi ha convinta fin da subito con la sua voce capace di creare intrecci efficaci e mai scontati pur ricalcando il classico trope: enemies to lovers.
La speranza di Flora risiedeva in un lungo mese di riposo lontano da una vita alquanto sfortunata in un bel cottage con un’atmosfera tranquilla, ma il collasso di un tetto cambia la situazione e l’arrivo di un’arrogante quanto sexy tennista rovescerà completamente le sorti della vita.
Dunque, cosa ci fanno insieme in un delizioso appartamento di Wimbledon un’irascibile tennista irlandese, allergico alle interviste e all’acqua del rubinetto, e una giornalista spiantata con la passione per i grafic novel, senza un’occupazione fissa e con un mucchio di corna da fare invidia a un cervo? Niente di buono, se non fosse per la carica elettrica che si irradia nella stanza, la scintilla che si presenta a ogni battutaccia e la chimica che tesse le sue trame.
La narrazione è gradevole, scorre rapida e senza intoppi, il tutto condito con un tocco di freschezza e brio in stile sport romance.
I personaggi sono ben descritti, incasinati, sarcastici ma soprattutto arrivano al cuore del lettore. In un attimo ci si trova a ridere, a piangere con loro e a chiedersi se tra un botta e risposta, un verso di disapprovazione e un sorriso appena accennato non sia possibile che scatti la scintilla.
Oltretutto l’autrice è stata capace di padroneggiare, anche se in pochi capoversi, temi di forte impatto quali le relazioni tossiche, il fenomeno del gaslighting (sperimentato dalla nostra protagonista) e l’impatto che questi hanno sulla vita delle persone coinvolte. Fa riflettere sull’importanza del rispetto e dell’amore reciproco come i fondamenti necessari a costruire una sana relazione e sul fatto che seguire le proprie passioni è indice di forza e non di debolezza.
«Ho sentito quello che stavi dicendo mentre entravo, però, e non stringo la mano a un tizio che ama sminuire gli altri per sentirsi più forte.»
Consigliato perché le vicende sono ben narrate, i personaggi arrivano al cuore del lettore con la loro testardaggine e i loro battibecchi. A tutti serve fare… Game, Set, Match nella vita. D’altra parte, non ho apprezzato alcuni dialoghi che mi sono suonati un pochino forzati. Nonostante questo, il romanzo non perde un punto, riuscendo a svilupparsi perfettamente, suscitando interesse nel lettore e a spingerlo a vedere come andrà a finire la storia.