Recensione: The Ex Hex di Erin Sterling

Mai mescolare vodka e magia. Nove anni fa, Vivienne Jones ha curato le ferite del suo cuore come qualsiasi giovane strega: vodka, musica strappalacrime, fiumi di bagnoschiuma… e una maledizione lanciata all’orribile ex fidanzato. Quando Rhys Penhallow torna a Graves Glen, Georgia, Vivi si accorge subito che i guai in cui il giovane incappa sono frutto del suo sortilegio non proprio innocuo. E in una ridda di giocattoli indemoniati, fantasmi furibondi e gatti parlanti, Vivi e Rhys devono trovare il modo di spezzare l’incantesimo… prima che sia troppo tardi.

Mai mescolare vodka e magia

Ciao Fenici, Halloween è passato da poco, ma chi ama il mistero e la magia potrà, leggendo questa rom-com, rivivere questa notte piena di ambientazioni autunnali e spooky.

In una piccola città, nel Nord della Georgia, il legame  con la magia è molto forte, tanto da attrarre molti maghi e streghe negli anni. Qui, Vivienne, giovane strega dalle scarse doti magiche, vive con la  cugina e alla zia, anche loro streghe.  Ed è sempre qui che, dopo aver passato insieme la stagione estiva, tre mesi di pura felicità, il mago Rhys le spezza il cuore. Quindi come ogni donna, e soprattutto strega, che si rispetti, tra un bagno caldo e sorsi di vodka, lo maledice. È tutto uno scherzo adolescenziale, Vivienne a malapena riesce a far partire un bollitore con la sua magia, eppure, nove anni dopo, quando Rhys torna nella cittadina, adulto e più bello di prima, quello che sembrava solo una burla le si rivolta contro. La maledizione è andata storta e ora, non solo Rhys rischia di morire, ma Vivi si ritrova a dover affrontare case stregate, teschi posseduti e un gatto parlante, il tutto cercando di proteggere il suo cuore dalla ricomparsa del suo sexy ex, che tenta in tutti i modi di riconquistarla. 

Mi spiace essere sempre la solita guastafeste, ma devo dire la mia: molte storie sono brillanti nell’idea, ma poi hanno difficoltà a essere messe su carta, una trama davvero avvincente, ma sviluppata, a mio parere, poco e troppo velocemente, poteva dare di più.

Molti dubbi rimangono al lettore, ad esempio il motivo per cui hanno rotto i due è una fantomatica promessa sposa di cui poi non si sa più nulla. Rhys  viene abbandonato a se stesso ,  anche dai suoi parenti , fondatori della città temuti e osannati,    con una maledizione che non hanno idea di come spezzare, e viene lasciato tutto nelle mani di una strega alle prime armi,  che non vuole avere a che fare con la magia  tanto da fare l’insegnante di storia per gli umani. 

La super maledizione, che all’inizio sembra presa sotto gamba, nei  capitoli finali pare  essere questione di vita o di morte e il tutto si conclude in un modo tanto banale da voler lanciare il libro.

Infine, ma non per importanza, seppur è vero che non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace… Dio santissimo come fanno a essere considerate sexy le calze a righe viola e nere o il vestito a pois arancione O.o ?! Urge un corso di moda accelerato o per la protagonista o per l’autrice. 

L’intera storia è concentrata più sulla parte romance lasciando poco spazio alla parte fantasy, l’unica cosa che realmente ha suscitato il mio interesse e messo una grande curiosità è l’ambientazione dai colori autunnali, la città di Graves Glen, e il Galles da cui proviene Rhys  che devo per forza andare a visitare  soprattutto dopo aver scoperto che il loro simbolo è il drago.

Devo, inoltre, spezzare una lancia in favore della cugina e del gatto parlante che urla crocchette, davvero simpatici. 

In conclusione, il romanzo è un buon passatempo, ma resta in mente il tempo della lettura.

Sull’argomento si può trovare di meglio.

Parola di strega ;)!