Serie: Artic LOVE SERIE #3 Autrice: Francesca Cani Genere: sport romance Editore: self Data di pubblicazione: 16 novembre 2024
La serie Artic LOVE SERIE è composta da:
- BJÖRN #1—>Recensione
- AIDAN #2—>Recensione
- HANS #3
Fra dodici anni ci troveremo in un caffè.
Quando tu avrai la mia età di ora e capirai che l’amore è fatto di nostalgia, di rimpianto, di ricordi che non passeranno mai. L’amore è un cuore di roccia come il mio.
Calgary, Stato dell’Alberta, Canada.
Hans Thor Hagen è il mental coach di atleti di successo e celebrità. Solitario, lunatico, misterioso, il suo fascino è un afrodisiaco potentissimo per le donne. Fisico possente forgiato dalle arrampicate, capelli neri e occhi di caramello, il gigante norvegese si vanta di non essere mai stato innamorato. Non ha mai provato nulla, finché a una festa si ritrova a baciare la ragazza perfetta.
Non c’è pericolo, giusto? Tanto non la rivedrà.
Marie Nielsen intende partecipare al Grand Prix di pattinaggio artistico. Un’ultima gara per dimostrare chi è davvero. Non sa che la sorte ha in serbo per lei un nuovo irritante e irresistibile mental coach.
Il destino, una passione proibita, le vette delle Montagne Rocciose e le baite fra gli aceri riusciranno a incatenare il coach alla sua giovane allieva?
Marie Nielsen, la mia ragazza che balla da sola.
Marie, una luce che colpisce come un faro nella notte nascosta dalle tenebre e da quelle sembianze artificiali che tutto vuole essere tranne ciò che è davvero, è la ragazza strana, una mutazione genetica, un capro espiatorio, un’atleta che non ci crede… ma è anche l’amore di suo padre e il sostegno del suo caro Opa.
Ho vissuto due vite. In una sono il mental coach di star dello sport mondiale, nell’altra sono un rocciatore lunatico con il pallino per il free climbing, uno che non sa dire di no alle sfide della natura e alle condizioni precarie. […] un perfetto figlio della mia terra, la fredda, artica Norvegia.
Hans è un trentenne con la passione per il suo lavoro, aiutare gli sportivi a ritrovare il proprio equilibrio emotivo e a dare il massimo nelle competizioni e nella vita. Entra nei loro traumi, li sviscera, li rielabora e vince con determinazione e competenza. Accogliente e tenace, preparato e protettivo nel suo ruolo; gelido e con milioni di tagli sottopelle che lo hanno reso l’uomo che è. Perché solo chi conosce le ferite dell’anima può vederle negli altri.
Calgary, Stato dell’Alberta, Canada.
Hans è un personaggio che abbiamo già conosciuto e amato negli altri due volumi della serie. Avevo intravisto solo il suo essere professionale e incredibilmente forte, ma si sa, ognuno di noi ha una debolezza.
Siamo tra le baite canadesi, caminetti scoppiettanti, un freddo pungente (avevo i brividi fin nelle viscere e tenete conto che vivo a Bolzano che non esattamente un’isola caraibica) e il nostro mental coach, figo come non mai, è stato ingaggiato per seguire un’atleta di pattinaggio artistico (Marie, penserete voi? Beh, non esattamente, diciamo che lei è un optional, è la sorellastra perfida la vera star).
Marie vive con il padre (buono come il pane, peccato per il problema dell’invisibilità… praticamente non c’è mai), la matrigna delle fiabe (sexy quanto promiscua, il “darla via” forse era uno sport non ancora riconosciuto da nessuna Lega e lei voleva che venisse approvato), nonché la sorellastra futura campionessa delle campionesse. Una famiglia normalissima dove i soldi escono anche dalle orecchie (se vogliono regalarmi qualche milioncino però io non rifiuto di certo), ma è risaputo che purtroppo non tutto è acquistabile nella vita.
Tornando a noi, Hans e Marie si incontrano per la prima volta su una pista da ballo, due sconosciuti con l’attrazione alle stelle, perché resistere? In fondo sono due ragazzi a una festa (ragazzi si fa per dire, li separa qualche annetto. Amo l’age gap!).
Il destino ci metterà lo zampino e si ritroveranno a incontrarsi e scontrarsi, dividersi e afferrarsi. Entreranno ognuno nelle profondità dell’altro (in tutti i sensi).
Marie è rotta e chiusa in se stessa e Hans vuole a tutti i costi scoprire cosa si cela dietro a quella pelle bianca incisa a sangue, sarà disposto anche a mettersi a nudo per aiutarla e permetterle di gareggiare al meglio.
Scuoto la testa per scacciare le immagini, il mio rinnovamento è iniziato con Opa, mesi fa. Quando il nonno mi ha detto che per scacciare gli incubi avrei dovuto costruire un acchiappasogni e creare visioni positive. Fisso il legno del soffitto e capisco un milione di verità che domani forse dimenticherò, ma ora sono chiare.
Un degno epilogo della trilogia Artic Love, dove la giovinezza non equivale alla spensieratezza e la maturità dell’età non è sinonimo di conoscenza dell’amore. È una storia di anime belle in un’ambientazione sportiva che si sente e si riconosce ma che affonda nei sentimenti profondi e nelle emozioni umane. Tanti i temi trattati in un doppio pov alternato che ci fa conoscere i protagonisti in tutti i loro pensieri e sfumature, con calma, piano piano emergono i traumi del passato che ci raccontano la costruzione di due ragazzi segnati dalla vita.
Mi sono portata via da questo libro il coraggio di affrontare le situazioni, di non credere a ciò che si vede, di buttarsi a capofitto soprattutto in amore, di togliersi dalla testa tutti quei preconcetti che ci impediscono di agire. Perché se Marie appare colei che è più arenata, in realtà è Hans che rimane appeso a quelle corde che lo tengono stretto e non lo fanno saltare nel vuoto, con la paura di cadere, con il credere di non saper amare.
Libro consigliatissimo con tanto spicy senza volgarità, ironia, leggerezza nei modi e profondità nelle tematiche. Bellissimo, da leggere sotto una calda coperta e con una tazza di cioccolata fumante.