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Recensione: Un assassino per Natale di K.A. Merikan

Titolo: Un assassino per Natale

Autore: K.A. Merikan

Genere: dark romance MM natalizio

Editore: Acerbi & Villani Ltd.

Data di pubblicazione: 19 novembre 2024

Età di lettura consigliata: +18

 

“Ucciderò gli uomini che hanno fatto fuori la tua famiglia… a un prezzo. Sarai mio.”

Saint

Essere un sicario è il lavoro più solitario del mondo. Non abbiamo molti amici. Alcuni non hanno nemmeno una famiglia. Amanti? Prova a spiegare al tuo ragazzo perché hai del sangue sulla camicia.

Il Natale è il momento peggiore per stare da soli, ma quest’anno per me è arrivato l’amore. Tutto grazie a una lettera trovata per strada.

Si legge: Caro Babbo Natale, tutto quello che voglio per Natale è la vendetta…

All’inizio sono rimasto incuriosito dalle parole, dai dettagli macabri e dalla rabbia che usciva dalla pagina. L’autore non lo sa ancora, ma siamo in perfetta sintonia. La sua sete di sangue è pari alla mia, la sua creatività nell’escogitare modi per uccidere è ammirevole e, quando lo rintraccio, mi innamoro immediatamente dell’ira nei suoi occhi scuri.

Il suo desiderio è il mio comando, se è pronto a pagarne il prezzo: essere mio.

Rowan

La mia terapeuta mi dice sempre che dovrei lasciar andare il mio dolore e la mia rabbia. Ma io non voglio lasciar andare un bel niente. Voglio che gli uomini che hanno aggredito la mia famiglia muoiano.

Non avrei mai pensato di poter esaudire il mio desiderio. Ma c’è una fregatura. Il bel mostro che mi rapisce nella sua tana mi vuole come pagamento del lavoro.

Io, lo strano solitario pieno di amarezza e sarcasmo. Io, che non ho mai avuto un ragazzo. Io, con il mio bastone per camminare e le mie paure irrazionali.

Ma venderei la mia anima al diavolo per vendicarmi, quindi tanto vale offrire il mio corpo a un seducente assassino. Dopotutto, cucina bene, uccide le persone, mi compra il mio bagnoschiuma preferito… Cos’altro potrei volere da un fidanzato?

“Un assassino per Natale” è un dark romance M/M standalone in cui un killer ossessivo, alla disperata ricerca dell’amore, si concentra su un giovane uomo disposto a barattare la sua vita per avere vendetta.

Temi e trope: Size gap, assassini, sfiducia, neve, una piccola cittadina, vendetta, solitudine, accordo illecito, eroe possessivo, traumi del passato, umorismo dark, rapimento, primo amore, anime gemelle, age gap, eroe disabile, moralmente grigio

Avvertenze: Rapimento, violenza, gore, stalking, linguaggio forte e scene con contenuti espliciti

 

Ho adorato questo romanzo! Si tratta di una incredibile storia di Natale dark che vede l’avverarsi di un desiderio per un vendicatore psicopatico. 

Saint ha sempre dovuto nascondere ai suoi amanti di essere un killer su commissione, e questo lo fa sentire solo e senza uno scopo. Desidera segretamente un’anima affine che lo accetti per quello che è, non solo per le sue abilità in cucina o la devozione al partner, ma anche per come è disposto a sporcarsi le mani per rimettere in equilibrio il pendolo della giustizia.

Non posso chiedere a Rowan se sta fingendo di provare qualcosa per me. Se è così, continuerà a mentire. Quello che devo fare è assicurarmi che finisca la sua missione di vendetta, in modo da poterlo rinchiudere. Il che non suona bene, ma se davvero apprezza la mia compagnia, non gli dispiacerà, e se non la apprezza… la apprezzerà con il tempo.

Rowan è un ragazzo che porta i segni (fisici, psicologici, economici e sociali) di un’aggressione talmente violenta da rovinargli la vita. Il terapeuta non lo sta aiutando, non può più contare su nessun familiare o amico. La sua disabilità limita le opportunità di lavoro e la sua vita è priva di significato. Incapace di perdonare o passare oltre, intimamente sogna, nei confronti di chi ha causato tutto questo ed è tutt’ora in libertà, una giusta e sadica vendetta, che descrive dettagliatamente in una lettera colma di rabbia. 

Quando Saint la trova ne rimane affascinato; assapora il profumo di un lato oscuro tutto da far sbocciare, la naturale zona d’ombra di uno sconosciuto che potrebbe rappresentare esattamente il tipo di persona che sta cercando.

«Qual è la fregatura?» Sussulto, il respiro si fa corto quando Saint allunga una mano e mi accarezza il collo con un dito. Cazzo, è bellissimo. Allettante. Anche affascinante. E anche se mi ha appena mostrato il suo lato squilibrato, non posso negare che il mio corpo reagisce alla sua presenza con molto più che la sola paura. Forse l’attacco di anni fa mi ha incasinato in più di un modo? «Voglio un apprendista. E un compagno. E poiché so che siamo una buona coppia, ti offro la tua vendetta se accetti di essere mio.»

Rowan cerca un vendicatore, Saint è disposto a realizzare il suo desiderio in cambio di un’opportunità (o per meglio dire, dato che stiamo parlando di psicopatici, dell’accettazione di “appartenere” a lui, sia come partner che come apprendista vendicatore). Ma per quanto vi sia un’unione di intenti che li porta nella stessa direzione, Rowan è spaventato dal trovarsi accanto a un assassino. Saint non ha il tatto, il tempo e il modo per far innamorare l’altro di sé prima che le carte si svelino, e l’attrazione tra i due, la sintonia, l’ascolto interessato e il corteggiamento gentile non sono sufficienti a convincere il ragazzo che mettersi con un killer sia una buona idea. Le sue remore morali si scontrano con la freddezza professionale dell’altro. 

Sulla carta i personaggi sono anime gemelle: i due uomini si rispecchiano nelle luci e ombre, sono attratti uno dall’altro, la compatibilità li fa sentire a proprio agio, e il bisogno di sicurezza e accudimento si incastra perfettamente con quello di proteggere e prendersi cura. Ma ciò che rende la storia decisamente intrigante è il modo in cui le loro strade si intersecano e poi si intrecciano, come Rowan e Saint si svelano uno all’altro, come superano il timore di essere traditi e approfondiscono la conoscenza reciproca, per arrivare ad accettare ciò che il destino ha messo loro di fronte.

«Solo perché posso, non significa che lo farò. Non voglio farlo. Possiamo ucciderlo quando vogliamo, oppure mai. Sarò comunque tuo.» Le parole mi stringono la gola, perché le penso con ogni cellula del mio corpo. Non è che la vendetta non abbia più importanza, voglio ancora prendere Otto, ma l’affetto di Saint, il suo bisogno di me, ha creato un cuscinetto intorno al mio cuore. Assorbe il sangue dei molti tagli che la mia anima ha subìto e ammorbidisce i bordi frastagliati che hanno allontanato le persone.

Il sesso è scoppiettante, bollente. Deliziosa la specularità tra un vergine tendente alla sottomissione e un dominante attento, amante del dirty talking e di pratiche spinte e animalesche. Fantastico anche il modo in cui Rowan arriva a sentirsi al sicuro con Saint, il suo mostro personale, il protettore, l’uomo dolce che sa cucinare, lo sostiene, accetta le sue ansie e sa prendersene cura.

Le caratterizzazioni dei due uomini si incastrano in modo perfetto, ma ciò che affascina durante la lettura è il percorso che due estranei affrontano per rivelarsi all’altro affinché se ne rendano conto: il modo in cui devono scoprirsi a vicenda ammettendo le reciproche fragilità, come devono aprire il loro cuore col rischio di soffrire. 

A tutti i possibili timori legati al mestiere di Saint, si aggiungeranno anche le comuni insicurezze dell’amore e quelle personali: la paura della perdita o dell’abbandono perché già subito in passato; il timore di non essere degno d’amore perché troppo danneggiato, poco interessante o poco attraente, il dubbio di essere preso in giro, la remora ad aprire il proprio cuore prima che lo faccia l’altro.

Un ulteriore aspetto è la nota suspense legata alla caccia ai cattivi, che fa sfrigolare l’adrenalina in modo sempre più incalzante man mano che ci si avvicina al finale. In perfetto stile delle autrici, questo filone sguazza nel sangue e nei dettagli sadici senza timore di mostrarsi troppo crudo.

Hot 🔥 | dettagliata, molto bollente
Sentimento❤️| molto dolce in modo psicopatico
Violenza ⚔️ | piccole torture solo sui cattivi

valutazione

voto

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