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Recensione: Alienato di Onley James

Serie: I Mali Necessari Vol. 7

Titolo: Alienato

Serie: I Mali Necessari Vol. 7

Autore: Onley James

Genere: Dark romance MM

Editore: self

Data pubblicazione: 19 novembre 2024

Età di lettura consigliata: +18

La serie I Mali Necessari è composta da:

Thomas Mulvaney era solo un bambino quando un errore di giudizio gli è costato tutto. È stato allora che ha giurato a se stesso che avrebbe fatto qualsiasi cosa per espiare il proprio errore. E l’ha fatto. Non si è mai allontanato dalla retta via. Finché non è arrivato Aiden.

Aiden Mulvaney non esiste. È una bugia creata dal padre che lo ha ripudiato e da Thomas Mulvaney, l’unico uomo che lui abbia mai implorato di amarlo. Solo che quella richiesta c’è stata parecchi anni addietro, quando ancora credeva nelle favole. Prima che Thomas lo rifiutasse.

Thomas ha trascorso gli ultimi anni a cercare di mantenere Aiden nella propria vita pur tenendolo a distanza, ma l’altro a quanto pare ha chiuso con le mezze misure. Ha chiuso con Thomas il martire. Ha chiuso con tutto. E si è tenuto lontano. Il problema è che ora qualcuno minaccia di rivelare un segreto che riguarda tutti.

No, non quello. Un segreto talmente vergognoso che Thomas non vuole nemmeno raccontarlo ad alta voce. Riusciranno i due a rivisitare il passato e mantenere intatto il nome della famiglia, o saranno entrambi sepolti sotto il peso dei ricordi mentre i loro vecchi sentimenti riaffiorano?

L’ultimo capitolo della serie “I Mali Necessari” ha come protagonista Thomas, il capofamiglia, e il più grande dei suoi figli adottivi Aiden. La differenza di età è di soli quattordici anni, eppure Thomas non si è mai concesso di assecondare la sua attrazione, allontanando e rifiutando ripetutamente il ragazzo che a sua volta era innamorato di lui.

Una storia che si trascina da vent’anni, un amore negato che fa soffrire entrambi. Aiden è così frustrato, arrabbiato e logorato da tenersi ormai a distanza, eppure non riesce a impedirsi di accorrere ogni volta che Thomas chiede il suo aiuto.

Non si guardò indietro. Lasciò Thomas seduto sul letto. Proprio come aveva fatto lui quella notte in biblioteca. Aveva semplicemente lasciato Aiden lì. Che cazzo gli era preso? Aveva sprecato la sua intera vita a negarsi, e lo aveva fatto con l’unica persona che lo voleva… pregi, difetti e tutto. Perché non lo meritava. Aiden meritava di meglio. Ma Thomas non lo aveva mai lasciato andare per consentirgli di trovarlo, quel meglio. Lo aveva solo intrappolato lì nella sua miseria. Perché la miseria amava la compagnia, e Aiden era danneggiato abbastanza, bisognoso abbastanza per prendere gli scarti di Thomas.

Quando la storia inizia Thomas si trova nel suo momento peggiore: la solidità della famiglia sta scricchiolando, il castello di carte fatto di bugie sulla doppia vita sua e dei suoi figli, che ha allevato come giustizieri, sta per crollare a partire dalle fondamenta. Qualcuno minaccia di mettere a nudo i suoi scheletri più orribili, e Thomas teme che quando tutto verrà a galla lui perderà il rispetto dei suoi figli psicopatici. Teme di essere rinnegato, o addirittura giustiziato. Ma soprattutto, teme che Aiden non lo considererà più degno del suo amore. 

Scopriamo quindi un lato estremamente vulnerabile di Thomas, un bisogno di affetto intriso di senso di colpa e insicurezza. Ma nonostante i suoi timori, risulta presto chiaro che solo unendo le forze i Mulvaney avranno la possibilità di vincere.

Thomas scosse la testa con enfasi. «Non è vero. Non è mai successo che non ti abbia voluto. Semplicemente, non ti volevo come tu volevi me. Eri un ragazzino con una cotta.» Aiden aprì la bocca per protestare, ma l’altro gliela coprì con il palmo. «E quando ti ho voluto come tu mi volevi, sapevo di non meritarti.» Aiden scacciò via quella mano. «Chi ha detto che era una tua scelta?» Thomas emise un’altra risata brusca, l’aria triste. «E di chi sarebbe stata? Tua? Non potevo dirti la verità. Non potevo dirlo a nessuno. Come potevo permettere che mi amassi, quando non avevi idea di chi fossi veramente? Come poteva essere giusto nei tuoi confronti?»

Tra le emozioni più forti durante la lettura, avvertiamo lo strazio per due decenni di amore rifiutato, per il tempo perso ma anche per essersi negati la possibilità del conforto di avere anche solo un po’ di affetto, calore, tenerezza. Approfondiremo la psiche di Thomas esplorando gli eventi del suo passato, le ragioni emotive che hanno dato inizio al desiderio di prendersi cura di bambini psicopatici per farne degli assassini con delle regole ferree.

Intrigante il parallelismo tra ciò che ha dato origine a tutto, il modo in cui Thomas non si è sentito amato da piccolo, il suo sentirsi invisibile agli occhi dalle persone che avrebbero dovuto volergli bene, e le emozioni che lui stesso ha provocato in Aiden per due decenni, negando il sentimento tra loro e facendolo a sua volta sentire non voluto.

Altro tema importante riguarda il rapporto tossico con un partner manipolatore: entreremo nell’animo di una persona che subisce questa violenza psicologica, arrivando a leggere la realtà in modo distorto a causa delle manipolazioni altrui, a sentirsi in colpa e inspiegabilmente devota al suo abusante.

«Mi hai, Aiden. Anche quando non sono proprio accanto a te… tu mi hai. Ci sei sempre stato solo tu.» «Non mi importa se ti struggi per me da lontano. Ho bisogno di averti accanto,» asserì Aiden. «Non ti darò più altre possibilità.» […] Scosse la testa. «Non stavo mentendo. Non ti manderò via. Non lo farò. Dovrei. Non ti merito. Non merito niente di tutto questo. Ma questa volta sarò egoista. Sarò egoista con te. Ti terrò. Qui. Con me. Per sempre.»

La lettura è deliziata da una buona dose di momenti passionali: in fin dei conti ci sono vent’anni di frustrazione da sfogare.

L’introspezione è, come sempre, ottima: sviscera il passato di Thomas, le sue paure più profonde, il legame con i figli adottivi, esplora e consolida i rapporti con la famiglia allargata. 

Presente una bella parte suspense investigativa legata alla minaccia di rivelazioni spaventose e a un senso di pericolo imminente per tutti i protagonisti. Tuttavia, trovo che l’azione sia ridotta all’osso, arrivando al finale con troppe poche briciole di pane e l’incastro di un puzzle troppo facile. 

Nel complesso, quindi, un romanzo molto intenso dal punto di vista emotivo, romantico, passionale, ma con una trama thriller un po’ sottotono.

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