Valhalla Passion: Le Valchirie
Richard Wagner “La cavalcata delle valchirie”:
Leggete questo articolo sulle note della magnifica melodia dedicata alle guerriere della mitologia norrena.
CIT:
“Rivelaci l’Amore che possiamo offrire a noi stessi. Obbligaci ad inseguire l’Amore del prossimo- nonostante il timore dei rifiuti, degli sguardi severi, della durezza di cuore di alcuni. Spronaci a non rinunciare mai alla ricerca dell’Amore.” (P. Coelho, “Le Valchirie”)
Ci siamo spesso imbattuti in personaggi della mitologia norrena, con i loro dei, usi e credenze, ma quanto ne sappiamo realmente?
Con questo breve articolo vorrei parlarvi di una figura che a volte si trova come protagonista in libri, film, fumetti e serie TV. Viene descritta sempre in modi diversi ma, nella mitologia Norrena chi erano le valchirie?
Una Valchiria (Norreno: valkyrja, al plurale: valkyrjur) è una divinità femminile minore che serve Odino.
Nell’arte moderna le valchirie sono dipinte come graziose ragazze armate, su cavalli alati, con elmo e lancia; tuttavia nell’inglese antico “valkyrie horse” era un sinonimo di lupo. Piuttosto che i cavalli alati, le loro cavalcature erano i branchi di lupi che frequentavano i cadaveri dei guerrieri morti in battaglia.
Dal momento che il lupo era la cavalcatura della valchiria, lei stessa appariva simile ad un corvo e volava sopra i campi di battaglia per scegliere i corpi. Così i branchi di lupi e i corvi che spazzavano un campo dopo una battaglia potevano essere stati visti come mezzo per la scelta degli eroi.
Infatti, lo scopo delle valchirie era quello di scegliere i più eroici tra i caduti e portarli nel Valhalla, dove diventavano einherjar . Nella mitologia norrena, gli einherjar, o einheriar, erano gli spiriti dei guerrieri, morti combattendo molto valorosamente in battaglia.
Questo era necessario perché Odino aveva bisogno di guerrieri valorosi che combattessero dalla sua parte alla fine del mondo, durante i Ragnarök.
Una valchiria in un dipinto di Peter Nicolai Arbo.
Le valchirie sono citate nel Völuspá (La profezia della veggente), è il primo e più famoso poema dell’Edda poetica.
Racconta la storia della creazione del mondo e la sua futura fine, narrata da una völva, o veggente, che parla ad Odino. È una delle più importanti fonti primarie per lo studio della mitologia norrena.
La profezia inizia con un discorso ad Odino. La veggente inizia a narrare la storia della creazione del mondo in una forma ridotta. Spiega come abbia ottenuto la sua conoscenza, infatti conosce l’origine dell’onniscienza di Odino, ed altri segreti degli dèi di Ásgarðr. La veggente parla di avvenimenti passati e futuri, toccando la maggior parte dei miti norreni, come la morte di Baldr, avvenuta per mano di Höðr, architettata con l’inganno da Loki. Alla fine racconta la fine del mondo, il Ragnarök, e la sua seconda venuta.
Il poema è interamente conservato nel Codex Regius (1270 circa) e nei manoscritti dell’Hauksbók (1334 circa), mentre buone parti di esso vengono citate nell’Edda in prosa di Snorri Sturluson (del 1220 circa). Il codex Regius è composto da 63 strofe fornyrðislag.
Cit. Verso 30 Völuspá:
(NON)« Sá hon valkyriur vítt of komnar, görvar at ríða til Goðþióðar. Skuld helt skildi, en Skögul önnur, Gunnr, Hildr, Göndul ok Geirskögul; nú eru talðar nönnur Herians, görvar at ríða grund valkyriur. » | (IT)« Vide, lei, le Valchirie venire da lontano, pronte a cavalcare verso il popolo dei Goti. Skuld teneva lo scudo, seconda era Skögul, Gunnr, Hildr, Göndul e Geirskögul. Ora ho elencato le fanciulle di Heriann, pronte a cavalcare la terra, le Valchirie. » |
Edda poetica – Völuspá – Profezia della Veggente) Molte valchirie appaiono con caratteri principali in alcuni miti: · Brunilde · Hervör · Hildr · Sigrún · Sváva · Þrúð (presunta figlia di Thor) · Hnos (Hnoss) figlia di Freia, nel poema Gylfaginning, la si definisce la “più bella”, tale che il suo nome significa gioiello.
Altre Valchirie sono quelle del ciclo di Richard Wagner Der Ring des Nibelungen, citate nella prima giornata Die Walküre: · Brünnhilde · Siegrune · Rossweisse · Helmwige · Schwertleite · Grimgerde · Gerhilde · Ortlinde · Waltraute Sono in totale nove, figlie di Wotan (Odino) ed Erda (figura creata da Wagner sulla base della Gea greca). Tra queste, la più importante è Brünnhilde, che incarna la volontà stessa del padre e che, compiendo questa, viene punita per aver disubbidito ad un ordine impostole controvoglia da Wotan. Addormentata, verrà svegliata da Siegfried nell’omonima giornata, per poi diventare essenziale nello svolgimento dell’ultima giornata, Götterdämmerung. |
La Valchiria è anche un personaggio dei fumetti, pubblicati dalla Marvel Comics, basato sulla figura mitologica di Brunilde.
Brunilde è la più forte di tutte le Valchirie, sebbene non immortale, invecchia molto più lentamente degli esseri umani, può percepire l’avvicinarsi della morte di una persona e condurla da e verso il regno dei morti, è un’ottima combattente con la spada e a mani nude. Possiede una spada incantata, Dragonfang, e monta un cavallo alato di nome Aragorn, donatole dal Cavaliere Nero.
Nella famosa serie TV degli anni ’90, “ Xena Principessa Guerriera” ,nella sesta stagione si scopre che in un lontano passato lei è stata una Valchiria. Ha rubato a Odino i segreti delle antiche pietre runiche e ha rubato l’oro del Reno; l’anello da esso forgiato ha portato la valchiria capo, Grinilde, a diventare un mostro. Voi ve la ricordate? Io non mi sono persa una puntata e mi piacerebbe rivederla.
Nei romanzi di Kresley Cole, le valchirie e altri personaggi della mitologia norrena sono presenti come protagonisti di molti dei suoi libri, fra cui “dark Love” e “Dark Pleasure”. Questi romanzi fanno parte della serie Immortals after dark, “Gli Immortali”. Se vi piace il genere Paranormal Romance, non devono mancare nella vostra libreria.
Fonte: wikipedia
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