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Recensione: “Lothaire” di Kresley Cole

Trama

Guidato dalla sua insaziabile sete di vendetta, Lothaire, il vampiro più spietato del Lore, trama per conquistare la corona dell’Orda in cambio dell’anima della sua nuova ed incantevole prigioniera, Elizabeth Peirce. Ma ben presto la giovane umana comincia a tentarlo, facendogli perdere la ragione… La vita di Elizabeth è stata un vero inferno, anche prima che una creatura malvagia come lui la rapisse sottraendola al braccio della morte. Anche se Lothaire ha in mente di sacrificarla, il vampiro sembra desiderare il suo tocco, la circonda di lusso e di piacere sensuale. Per cercare di salvare la sua anima, Elizabeth decide di arrendersi con il proprio corpo e, nel frattempo, giura a se stessa di non cedere anche con il proprio cuore. Ma è più difficile di quanto pensi, perché tutto dipende dalla scelta di Lothaire: nel giro di poco tempo dovrà decidere se portare a compimento la sua vendetta millenaria e soccombere alle miserie del suo passato, oppure rischiare tutto pur di avere un futuro d’amore con Elizabeth. L’ultimo, emozionante capitolo di una serie che ha conquistato migliaia di lettrici in tutto il mondo.

Recensione

  LothaireArrivare al dodicesimo libro di una serie che piace e dire qualcosa di diverso dai precedenti commenti è veramente molto difficile, ma ci proverò.
Ho atteso il libro di Lothaire con una discreta ansia, dato che mi aspettavo cose strepitose. Anche questa volta Kresley Cole non mi ha delusa.
Lothaire – regale, feroce e strafottente – ed Ellie, determinata e passionale: due caratteri che insieme fanno scintille. E che scintille!
Ho letto in giro che molti lettori si aspettavano da Lothaire un comportamento diverso, io no! Sappiamo, ormai, che gli “uomini” della Cole sono tutti potenti, forti e letali, ma che con le loro “donne” (nel senso lato del termine, vista la varietà delle loro razze), quando trovano la loro compagna, si addolciscono. Tra tutti i personaggi maschili del Lore, quelli che preferisco sono proprio i vampiri (come Lothaire) perché, prima di trovare la loro “sposa“ (colei che farà risvegliare in loro gli istinti sessuali e li riporterà alla vita facendo nuovamente battere il loro cuore) sono determinati, freddi e spietati, per poi diventare più affettuosi e caldi dei likae (ma solo con la loro “Lei”).
ElisabethTirando le somme, posso assolutamente dire che questa serie più si dilunga e più diventa interessante. A differenza di altre, infatti, non mi ha stancato: non diventa noiosa con il passare degli anni. Unico peccato è che ormai siamo quasi in pari con la versione Americana, perciò dopo ci toccherà attendere molto tempo prima che venga tradotto il libro successivo.
Spero che la Leggereditore non faccia come ha già fatto con altre serie, che sono state interrotte sul più bello (si pensi, ad esempio, a quelle di Darinda Jones, Patricia Brigs e la Moning con i suoi Highlander).
Nota di merito per la casa editrice che finalmente, dopo copertine insulse ed insipide, ha mantenuto l’originale.

Fiamme Sensualità hot

Recensione a cura di:

LadyKira

Editing a cura di:

Babila

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