Recensione: Blue Paris di Simona Vilas

Come reagire se la vita cerca di metterti in ginocchio?

Eva ha perso tutte le certezze. Sente la terra mancare sotto i piedi. Eppure c’è sempre un motivo per tornare a sorridere.

Vecchi e nuovi amici la spingono a uscire dal bozzolo, a sentirsi giovane e viva. Quasi una ragazzina.

La stessa che, anni prima, ha vissuto una storia dolcissima e indimenticabile con William Stuart, oggi famoso attore.

Già, William. Perché nessuno sembra disposto a dimenticare la commedia romantica che loro due, sconosciuti teenagers, hanno girato insieme tanti anni prima?

Il destino si diverte a spingerli ancora l’uno verso l’altra, ma assecondare questa follia è davvero la cosa giusta?

Si può riavvolgere il nastro del tempo fino al primo, grande amore?

Care Fenici, dopo avervi parlato di Red London è giusto raccontarvi Blue Paris, il seguito di un libro che aveva necessità di una fine diversa da quella narrata. Come sempre il testo è scorrevole, mai volgare, con i pov alternati e passaggi temporali anche lunghi. Ho amato il primo volume della serie e con il secondo mi sono emozionata di più, ma lo avrei anche lanciato giù dalla finestra per quanto mi ha fatto imbestialire. Ma procediamo per ordine. 

Eva vive sempre in Italia con i due figli, ormai quasi adolescenti; il marito, Paolo, invece lavora in Germania per ripagare un debito oneroso. Allo stesso tempo anche William si è sposato, con la classica donna che brama il successo, ma senza averla mai amata: lo sappiamo tutte a chi appartiene il suo cuore. Mentre Eva è soddisfatta della sua esistenza, anche se frenare i ricordi non è mai semplice, Willy è distratto, cupo, stufo della sua vita e dei fallimenti amorosi. Due opposti insomma. A distruggere il fragile equilibrio ci pensa un aereo in arrivo da Berlino, che getta Eva nella più totale disperazione, nell’annichilimento dovuto alla perdita del suo tutto. Passa un anno e la situazione non è migliorata, ma ad alleggerire l’atmosfera entrano in gioco altri personaggi, alcuni già visti in Red London e altri nuovi, come Colette, la sorella di Corinne, e Alberto, un collega di Eva. Nuovi amori in vista? Chissà. 

Rivediamo anche Luca, un personaggio appena menzionato nel precedente romanzo, ma che qui è l’artefice di più miracoli. Ebbene William è libero, Eva è libera, la cosa più naturale sarebbe rimettersi insieme, ma sarebbe troppo facile. La donna non ha mai dimenticato le sue antiche paure, che la perseguitano proponendole la fuga in situazioni oltremodo scomode, il che pone un problema a Willy che oramai non ha più niente da perdere e ha bisogno di Eva, come l’aria. Cupido saprà scoccare la freccia giusta?

Lo scoprirete. 

Dicevo sopra che le emozioni sono decisamente più potenti, travolgenti e complice una canzone nota di Ed Sheeran anche lacrimose! 

È decisamente un romanzo che merita il pieno sostegno di RFS. Il linguaggio usato, seppur semplice, riporta temi importanti e dolorosi, spiegati con il massimo impegno ed eloquenza. Forse non ho apprezzato pienamente lo svolgersi degli eventi, ecco perché ne vorrei assolutamente un terzo! Fammi sognare Simona, mi piacerebbe leggere di Marianne, la figlia di Eva, magari nel futuro! Non sarebbe bello? Anche l’inserimento di Luca, come personaggio misterioso e… non posso spoilerare troppo. Ma porta una ventata di aria fresca e non mi spiacerebbe sapere il più possibile anche di lui un giorno. Insomma, ho decisamente amato questo piccolo regalo, ma breve, troppo breve, spero che ne scriverai ancora!

Questo libro chiude finalmente il cerchio, mette la parola fine a una vicenda che Beautiful scansati proprio. I personaggi hanno compiuto la loro evoluzione e finalmente c’è chi capisce che la fuga non è la risposta e che in certe situazioni l’unica cosa che puoi fare è affrontare i tuoi demoni e buttarti. Bello, decisamente bello!

So che lo amerete quanto me, buona lettura!