Recensione in anteprima: House of love di Naike Ror

Per Essie Wilson, l’equitazione è tutto. Non potrebbe vivere senza il suo cavallo, e non importa quanti sacrifici richieda la sua passione, già solo indossare la divisa e montare in sella è sufficiente a farla sentire forte, libera, felice. Con un futuro già pianificato nel dettaglio, Essie deve solo continuare a impegnarsi, riuscire a capire la matematica e non lasciarsi distrarre da nessuno. Neanche dal nuovo arrivato al maneggio, che sembra odiarla e vuole rubarle ogni cosa, a partire dal primo posto nel circuito. Ma ignorarlo è impossibile, per questo alla fine se ne innamora.

Anche per Cruz Sanders, l’equitazione potrebbe essere tutto. Non potrebbe vivere senza rincorrere la vittoria in ogni competizione, e non importa quanti sacrifici il suo obiettivo richieda, lui sa che, in un modo o nell’altro, riuscirà a ottenere ciò che vuole. Deve solo continuare a eccellere, non lasciare che il dolore per la perdita della madre lo logori e non lasciarsi distrarre dalla sua acerrima nemica, quella Essie Wilson che sembra odiarlo, che non sembra disposta a cedere di un passo. Ma lei si è insinuata nei suoi pensieri al punto da spingerlo a vacillare.

Nel giro di qualche anno, il brillante cammino di Essie e Cruz li porta a studiare nei college più esclusivi del Paese, Yale e Harvard. Tra quelle antiche mura, le confraternite studentesche vivono di storiche e cocenti rivalità. E proprio queste rivalità rimetteranno Essie e Cruz l’uno contro l’altra, stavolta in lizza per contendersi un posto nella House of Bones, un club elitario che accoglie solo gli illustri, l’obiettivo ultimo per assicurarsi il successo nella vita. Un tempo l’amore tra loro, nato dalla competizione, si era infranto contro un muro di bugie. Ora, nuovamente in bilico tra un sentimento mai dimenticato e il bisogno di arrivare primi a ogni costo, saranno di nuovo i loro cuori a finire in frantumi?

Devo riprendermi.

Sono state le prime due parole che sono riuscita a pensare dopo aver concluso House of Love, primo libro della serie American’s Creed, perché più che uno sport romance questo libro è stato una vera e propria altalena di emozioni.

Nella parte iniziale abbiamo due linee temporali: conosciamo Essie nella sua adolescenza, in un periodo della sua vita dove tutto gira attorno all’equitazione e al suo cavallo, Thunder. Una vita perfetta ai suoi occhi, fino a quando non arriva Cruz: un ragazzo bello, spocchioso e incredibilmente affascinante.

La loro rivalità è palpabile fin da subito, esattamente come l’attrazione che scoppia in un primo amore nato sul paddock e all’ombra dei box. Un sentimento che, quando leggiamo i capitoli di Cruz, capiamo non è andato a buon fine.

Le due linee temporali si alternano finché Essie e Cruz non si ritrovano nell’ambiente universitario, nuovamente rivali per giocarsi il posto nella House of Bones. Si odiano, ognuno è ferito da ciò che è successo in passato ed è deciso a fermare l’altro, unarivalità che viene alimentata anche dalle loro università.

Essie è una studentessa di legge di Harvard, è capitano di lacrosse, presidente di una consorellanza e vuole vendicarsi per ciò che le ha fatto Cruz durante gli anni dell’adolescenza.

Cruz studia giurisprudenza a Yale, milita nella squadra di canottaggio, è presidente di una confraternita storica e importante e odia Essie che ha amato con tutto sé stesso e mai dimenticato.

Con questi due protagonisti non si può stare tranquilli: ho riso, pianto, mi sono incavolata e sofferto assieme a loro. Hanno veramente messo a dura il mio cuore e la mia pazienza, tanto che molto spesso avrei voluto averli davanti a me per prenderli a schiaffi in faccia e farli ragionare.

Oltre a loro c’è anche un bel contorno di personaggi secondari, ognuno indimenticabile: Hanna, dolce ragazza che ha già visto fin troppo schifo dalla vita; Emery, il migliore amico di Cruz, giocatore di football che ha una grave dipendenza dalla torta al cioccolato; Cloè, la sorellina di Essie, che vediamo prima bambina e poi diciassettenne scatenata. Infine il mio preferito, Tyson, ex-studente, novello ed eccentrico professore inglese. Ogni suo “amore di papà” rivolto a Cruz mi faceva sciogliere… Ma non divaghiamo.

Due cose ho apprezzato tanto: prima di tutto il mondo dell’equitazione, uno sport così affascinante ma che si trova veramente pochissimo nei romanzi; la seconda è stato l’ambiente universitario, con il focus sulle confraternite e su quel mondo nascosto che è presente nei campus americani, soprattutto quelli appartenenti alla Ivy League, il ‘campionato’ dove giocano le otto università d’élite americane.

Tutto questo, scritto con uno stile incredibile: non ci sono stati momenti che mi hanno annoiata, ho divorato ogni pagina perché dovevo sapere, vedere, farmi dannare da quei due testardi ottusi e arrivare alla fine.

Ho divorato questo libro in un giorno, dico solo questo, arrivando alle ultime pagine e volendo altro, perché ne avevo assolutamente bisogno. Soprattutto di Tyson…Tanto Tyson! Sì, sono di parte e non me ne pento.

Per concludere: se vi piacciono i new adult, se amate gli hate/love e l’ambiente accademico americano questo libro è quello che fa per voi. Non avete scuse, dovete leggerlo.