Doppia Recensione: “Cuori in fiamme” di Johanna Lindsey
Wessex 873
La bella e ribelle Kristen Haardrad è prigioniera di Royce, barone di Wyndhurst, che vede rispecchiati in lei l’orgoglio, la forza, la ferocia e la passionalità che lo animano.
Kristen, inconsapevolmente, riporta alla memoria il tormento che divora l’anima di Royce: i fantasmi di un lontano passato dovranno essere sconfitti perché i due possano stringersi in un’eterna promessa d’amore.
Secondo capitolo della saga della famiglia Hardraad vent’anni dopo, devo dire che questo libro mi è piaciuto più del primo.
Ritroviamo Garrick e Brenna un po’ più attempati, lui sempre uno spettacolo della natura, lei sempre pazza e, insieme a loro, la nuova generazione fiorita in splendidi uomini e donne, vedi Selig *si sventola*.
La nuova eroina è Kristen, la figlia di Garrick e Brenna, che non è tanto bipolare come la madre, ma abbastanza fuori di testa. E’ un insieme del carattere paterno e di quello materno, quindi immaginatevi che cocktail esplosivo.
Cresciuta sotto i dettami della cultura vichinga, orgogliosa e temeraria, le è stato anche insegnato dalla madre come difendersi, usando tutte le strategie e armi possibili.
Parte insieme al fratello e i suoi amici fidati, senza il consenso dei genitori, nascondendosi sulla nave. I ragazzi, tanto per tenersi allenati sulle pratiche vichinghe decidono, prima di partire per un giro di commerci, di fare un’incursione nel Wessex, ma andrà male e verranno quasi tutti catturati, compresa Kristen che si farà passare per uomo, essendo alta un metro e novantacinque, normale per gli standard della sua razza.
In catene presso il Lord di Windhurst, Royce, un sassone bello come il sole, comincia questo tira e molla tra i due, che si innamorano entrambi a prima vista (figurati, c’erano dubbi?), soprattutto Royce, quando scopre che lei è una donna. Kristen, dal canto suo, da buona vichinga decide che quell’uomo deve essere suo e con il suo orgoglio, la sua tenacia e molto rotolamento sudato e atletico tra le lenzuola, con una punta di 50 sfumature in stile medievale, riesce a farlo capitolare.
Libro che definirei frizzante, le battute tra Royce e Kristen rasentano uno stile da Casa Vianello, sagaci e divertenti. In effetti non ti stanchi mai. La storia, che mi fa chiedere se l’autrice abbia un debole per le donne ridotte in schiavitù che conquistano il loro padrone, è scorrevole, piacevole, e stavolta tradotta e editata molto bene rispetto al primo che ha peccato in questo. Insomma, un libro veramente adatto a fare sognare noi romanticone, amanti di questi guerrieri lontani nel tempo e di queste donne coraggiose.
Un ultimo avvertimento, non svenite alla descrizione di Selig, che anche Royce definisce: uno degli uomini più belli che abbia mai visto.
Il prossimo libro è proprio su di lui e non vedo l’ora di fare la recensione, magari sbavando un po’, quindi non fate caso all’entusiasmo.
Recensione a cura di:
Eccomi di nuovo qui con voi… Ho appena finito di leggere il secondo libro della serie della Lindsey.
Detto questo, posso assicurarvi che ho scoperto una cosa quasi sconcertante… la pazzia è una malattia geneticamente trasmissibile!!!
Vi ricordate cosa vi avevo detto della protagonista del primo libro? Bene, la figlia è sciroccata tanto quanto la mamma.
Perfetto, adesso posso iniziare a parlarvi del libro.
In questo capitolo conosciamo Kristen, figlia di Brenna e Garrick, e Royce, un sassone con i favori del re dalla sua parte.
Kristen, si trova nelle mani del pericoloso Royce, dopo pochi capitoli dall’inizio e la storia inizia subito a prendere forma. In molte cose i due libri letti fin’ora si assomigliano moltissimo, anche se le sfumature li rendono completamente opposti. Prima differenza in assoluto è l’ambientazione, il primo si svolge in Norvegia, questo invece sulle coste inglesi. Invece, li accomuna il temperamento delle due donne, come dicevo prima madre e figlia, orgogliose, guerriere, pazze fino allo sfinimento, ma capaci di amare, un amore che va oltre ogni limite, amano il proprio carceriere, amano chi cerca di ferirle in ogni modo possibile e immaginabile. Kristen,bionda e occhi dello stesso colore del cielo, un metro e novantacinque di pura vichinga. Royce, sassone, bello all’inverosimile, lunghe ciocche castane gli arrivano alle spalle, pelle dorata baciata dal sole, occhi verde/azzurro e fisico scolpito nella pietra, pietra di cui sembra fatto anche il suo cuore, dopo che ha perduto l’amore della sua vita e che solo Kristen riesce a far sciogliere. Un dubbio… ma è mai possibile che questi guerrieri siano sempre arrapati? Perché se così fosse, voglio un vichingo anche io… non solo per quello, ma anche perché sotto la dura corazza sono dolcissimi. La storia è avvincente e bellissima, a differenza dal primo libro, ci sono molti meno errori e la traduzione sembra più accurata. Adesso sono curiosissima di iniziare il terzo, poiché proprio sul terzo c’è uno dei miei personaggi preferiti.
Ci leggiamo presto… e… dimenticavo… non mi sono mai piaciuti gli storici ed ho iniziato a leggerli dopo che un’amica, nonché admin del sito mi ha fatto una testa enorme per provare a leggere questi tipi di romanzo, e se ve lo dico io, che fino a poco tempo fa non osavo nemmeno pensare di aprire questi libri, fidatevi… correte a leggere la Lindsey!!!
Recensione a cura di:
Editing per entrambe le recensioni:
Sensualità per entrambe le recensioni: