Doppia Recensione : “Le catene del destino di Anna Grieco e Irene Grazzini – Serie La confraternita dei leoni #7-
TITOLO: Le catene del destino
Parte della Collection: La Confraternita dei Leoni.
AUTRICE: Anna Grieco e Irene Grazini
USCITA:
Target: +18
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Le Catene del Destino
Il Lord delle Brughiere
Per mio padre sono un bastardo: lo odio con tutto me stesso. I Leoni della Confraternita, sono loro la mia famiglia. È per questo che, non appena ho potuto, ho abbandonato quella casa che non ho mai sentito mia e mi sono arruolato nella Royal Navy, la Marina di Sua Maestà.
Ora sono ammiraglio. Ai miei ordini ho un’intera flotta di supporto alla Compagnia delle Indie Orientali e nessun pirata può sfuggirmi, nemmeno il feroce Anhandar Occhi di tigre, il terrore dei Sette Mari. Credevo che fosse questa la mia vita, ma il destino ha rimescolato le carte. Difenderò con spada e moschetto non solo il titolo che non era mio, ma anche la donna che amo, la sorella del mio fraterno amico, Jasper Scott.
Non importa se lei, invece, mi detesta.
Io sono Lord Edward Marcus Blackthorne, conte di Arryn, futuro marchese di Huxley.
E questa è la mia storia…
Salve fenici,
è stato chiesto di recensire questo libro e io ho accettato con piacere. Conosco molto bene la scrittura di Anna e Irene perché finora ho letto tutti i loro romanzi e sapevo per certo che anche questo non mi avrebbe deluso, infatti, l’ho adorato.
I protagonisti sono Edward e Prudence, che mi hanno fatta innamorare letteralmente. Certo, troviamo anche i personaggi dei libri precedenti, quindi, chi li ha amati sarà felice della loro apparizione.
Ma veniamo a Edward, posso solo descriverlo così: forte, risoluto, temprato dalle battaglie e fragile al tempo stesso, me ne sono resa conto fin dalle prime pagine e non parlo solo per via dei suoi ricordi dolorosi legati alla guerra. La sua esistenza non è stata semplice già dall’infanzia. Ha trovato amici sinceri nella confraternita, che darebbero la vita l’un per l’altro, il suo cuore però è comunque profondamente ferito dall’indifferenza del padre che lo considera un bastardo e dalla sua famiglia che l’ha sempre tormentato. Capirete solo leggendo di lui, ragazze, io mi sono davvero commossa credetemi.
A un certo punto la svolta, ebbene sì, Edward diventa conte di Arryn e futuro marchese, quindi, rientra a Londra e tutto cambia quando viene folgorato dalla bella esuberanza di Prudence, sorella del suo amico e compagno della confraternita Jasper.
Lei è una ragazza dolce, testarda ed esuberante, praticamente, quest’ultimo suo aspetto la caccia sempre nei guai. Per Jasper è una spina nel fianco. Diciamo solo che, per una serie di eventi, i due finiscono insieme e all’inizio saranno scintille.
Grazie a lei molte cose vengono a galla, e saranno proprio queste ad aiutare il nostro protagonista; sono sicura che la loro storia vi farà battere il cuore come a me.
Oltre a loro, ho amato anche Bakula, che è davvero un personaggio notevole. Capirete chi è solo leggendo di lei, posso solo dire che se anche il rapporto con Prudence all’inizio non è dei migliori, poi con il passare delle pagine scopriremo come queste due donne si avvicineranno. E non vi racconterò il colpo di scena che mi ha fatto rimanere scioccata per un bel po’, incredibile! E brave le nostre autrici, chi si aspettava una cosa del genere. Complimenti! Certamente non vi svelerò cos’è ma, cavoli, sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Anna e Irene, come al solito ci avete regalato una chicca! La lettura è scorsa con una fluidità eccellente, non ho mai avuto interruzioni per chiedermi cosa stesse succedendo, in pratica tutta la storia scorreva in modo fantastico, certo, è un mio modesto parere, ed è ciò che penso. Il modo in cui descrivete la forza dei personaggi e le loro fragilità mi sconvolge ogni volta, questo perché sembra così reale che mi commuovo ogni volta. Mi dovrete regalare una scatola di Kleenex per tutte le volte che mi avete fatto commuovere fino alle lacrime. Vorrei continuare a parlare e parlare di questo libro, dico sul serio, già così ho cercato di non fare spoiler se continuo non sono sicura di riuscirci. Non mi crederete ma in questo momento sto ridendo perché so che potrei proprio trattenermi; la mia amica deve sempre tapparsi le orecchie per evitare i miei spoiler.
In conclusione, fenici, posso solo consigliarvi di leggere questo libro, per me ne vale assolutamente la pena, e non dimenticate anche gli altri, preferibilmente nell’ordine giusto. Spero che possiate amare come me i due protagonisti aspettando la conclusione della collection con il prossimo romanzo.
A presto.
Bentornate Fenici!
Ho tante di quelle cose da raccontarvi che non so da dove iniziare ma una cosa la voglio dire: che storia!
Quando il romanzo inizia subito a coinvolgerti fin dal prologo, escludendo l’antefatto che avevo già letto, beh, sono già in viaggio, perfetto!
Questa è la storia del nuovo leone, in questo caso Edward, conte di Arryn e marchese di Huxley, e della sua leonessa, perché sì, ognuno di loro ha una sua controparte femminile con tanto di palle e cazzutaggine. In questo caso è Prudence Rebecca Scott, sorella di Evangeline e Jasper, conte di Watford, amico fraterno di Edward e membro anche lui della confraternita.
Edward, come tutti i nostri protagonisti maschili di ritorno da Waterloo, soffre di PTSD, a cui aggiungiamo anche incubi e soprusi perpetrati da piccolo a opera del fratello maggiore e del cugino Jacob (tenete a mente questo nome, uno stronzo di prima categoria che vorrete, come me, prendere a sberle, e del resto con due protagonisti così il cattivo deve essere altrettanto potente). Ha un caratteraccio e deve tornare a casa perché il padre sta morendo.
Prudence, invece, una testarda che deve sempre avere l’ultima parola, vuole sposarsi e chi è il pretendente se non Jacob Blackthorne, cugino di Edward? Jasper preoccupato chiede all’amico di tenere d’occhio la sorella solo che… beh, la ragazza gli rimescola il sangue nelle vene per bene e galeotto fu un bacio e un vestito strappato.
Ma non vi dirò altro, perché altrimenti è come se vi raccontassero in anticipo chi è l’assassino in un libro giallo, si toglie il gusto di leggere il libro.
La scrittura è scorrevole, non ho trovato difetti e penso che chi abbia curato l’editing abbia fatto il suo lavoro in modo egregio. Come ho detto, vieni catturato fin dalle prime parole, ti ritrovi catapultato sull’Indomabile, l’ammiraglia della flotta inglese (ricordiamo che Edward è ammiraglio della Royal Navy), e puoi sentire il mare sul viso e annusarne l’odore, tanto che quando accade “quel fatto” lo senti come se fosse successo a te. La capacità che hanno le due autrici di portarti nei vari luoghi senza troppe spiegazioni è dote assai rara. Non c’è bisogno di fare lunghe e prolisse descrizioni alla “Eco”, in poco sei a Londra o nella sua campagna o in India, nella giungla, o alla foce del Gange.
Ogni personaggio è così ben caratterizzato che ho amato tutto, dai servi di Edward Bakula e Kabir, dove la prima è inizialmente la schiava da letto del protagonista ma in seguito scoprirete altro su di lei e diventerà amica di Prudence, al padre di Edward, fino al povero Miao. Ecco, questa forse è l’unica pecca ma capisco che l’espediente è servito per sbloccare la trama. Però, care Grieco e Grazzini, io sono una strega perché avevo intuito tutto, anche di Bakula e di quello che Prudence le chiede, peccato che non possa prevedere i numeri del lotto!
Ora arriva la Mal birichina, quella che ha dovuto rinfrescarsi ogni due per tre. Non potete farmi un fregno cosmico, l’ennesimo, e sperare che io non me lo porti nel mio harem assieme a Aidan e Tristan. Sì, loro sono i miei preferiti e ci aggiungo pure Edward! Seriamente, occhi di ossidiana e capelli neri corvini lunghi che se ne fotte della moda e io sbavo senza ritegno. Una Prudence, capelli di fiamma e occhi verdi? Ok, avete tutta la mia attenzione, mannaggia a voi.
Ma voglio riportarvi solo un pezzettino, per farvi capire il mio disagio mentale.
“… Nudo e magnifico, tanto che sembrava scolpito nel marmo da uno scultore particolarmente ispirato: le spalle ampie e possenti, le braccia robuste, i fianchi stretti, le gambe lunghe e muscolose, e un fondoschiena da perderci il senno. E quel capolavoro della natura era tutto suo.”
Penso che questa scena mi perseguiterà per un bel po’, ero li con lei che sbavava e pensava a come poteva nuovamente saltargli addosso.
Cosa posso dire di più di un libro bellissimo che ho divorato letteralmente? Mal approva.