Doppia Recensione: “Sexcation” di Heidi McLaughlin
Lui è inglese.
Lei è americana.
Si incontrano in vacanza e concordano sull’usare nomi fittizi l’uno con l’altra.
Uno dei due sta mentendo su ogni cosa. L’altro dice la verità.
Stanno per avventurarsi in una sexcation, una bellissima vacanza all’insegna del sesso.
Ma cosa succederà una volta che tutto sarà finito?
Fonte della Trama: Triskell Edizioni
Jackson incarna tutto ciò che cerco in un uomo, se fossi alla ricerca, e se lui fosse realmente così. È facile essere l’uomo dei sogni, se stai recitando una parte.
È un romanzo che accontenta le aspettative delle lettrici romantiche in cerca di una storia a lieto fine; quel tipo di storie che lasciano un buon sapore, pagina dopo pagina, senza troppi sconvolgimenti.
La trama è intrigante, con tanti spunti e conflitti che potevano essere sviluppati in modo più approfondito. Una prima parte del romanzo vede i due vacanzieri che decidono di conoscersi senza svelare nulla di se stessi e del loro lavoro; è la fase in cui si innamorano e si conoscono soprattutto carnalmente, ma in cui scoprono anche di trovarsi bene insieme, in cui riconoscono nell’altro, segretamente, “la persona giusta”. La sintonia con cui giocano nei loro finti ruoli, con cui osano e sperimentano cose nuove, è qualcosa che accade a prescindere dalla loro vera identità, ed è qualcosa che può esistere solo perché l’anonimato consente loro totale libertà.
Jay è una “bella copia” del principe azzurro: oltre all’aspetto fisico e alle dotazioni, lo è nei modi educati di parlare, di atteggiarsi, nel modo in cui riesce a far sentire Story importante e corteggiata, nelle attenzioni che le riserva.
Nella seconda metà del libro, una volta terminata la vacanza, Jay e Story hanno modo di ritrovarsi e devono fare i conti con le loro rispettive vite, le loro quotidianità, la prospettiva di una relazione che non sia a scadenza. Nonostante l’attrazione persistente, in questa fase la determinazione di Jay dovrà fronteggiare una ragazza restia a lasciarsi andare.
Sono diversi i motivi che inducono Story a non accettare il suo corteggiamento, tra cui il dubbio che lui non sia la stessa persona che ha conosciuto durante la vacanza, stante il loro accordo di fingere un’identità diversa. Ma il problema riguarda soprattutto il settore in cui Jay lavora: come i suoi genitori, anche il suo aspirante ragazzo gestisce un’attività nel mondo dei sex toys, un fatto che ha traumatizzato la sua infanzia e che lei non ha mai accettato fino in fondo.
I due protagonisti sono caratterizzati in modo da rispondere alle aspettative della lettrice romantica in cerca della fiaba: Jay è dolce e amabile, capace corteggiare con gesti eclatanti e regali significativi, di inseguire tenacemente senza mai desistere, di piegarsi senza arrabbiarsi. Praticamente privo di difetti, riempie questa ragazza di attenzioni, di coccole e di potenza sessuale, ed è il classico uomo asservito, adorante, sexy, monogamo, romantico.
Allo stesso modo, Story incarna pienamente i sogni più elementari delle fiabe: principesse che devono essere corteggiate e conquistate da un eroe in grado di affrontare innumerevoli prove, e che si aspettano di essere rispettate sia nella loro (moderna) indipendenza, ma anche di essere venerate come principesse. La tipica donna orgogliosa a cui tutto è dovuto, che ha tutte le risposte giuste e il diritto di cambiare gli uomini, dotata di buon gusto, piacente e desiderata (non solo da lui ma da tutti gli amici), e con potere decisionale su tutto, dal vestito del suo uomo al numero di figli, il tutto senza dover lottare.
La seconda parte del romanzo, quindi, è meno ricca di momenti erotici e più concentrata sul convincere una donna che si fa rincorrere.
Il giudizio complessivo rimane su valori medi, considerando anche uno stile narrativo troppo introspettivo e ripetitivo.
Sembra addormentato, ed è per questo che lo osservo. In realtà, suppongo che continuerei a farlo anche se fosse sveglio, perché pare che non riesca a impedirmelo. È perfetto, almeno per quanto mi riguarda. È difficile da spiegare, ma è tutto ciò che ho sempre cercato in un uomo, ma che non ho mai avuto il coraggio di prendermi. È il modo in cui si pone. È sicuro di sé e di quello che vuole. Quando mi guarda, mi sento viva, sensuale e desiderata. E quando mi è accanto, i miei sensi sembrano amplificati. Adoro il suo accento e lo ascolterei parlare senza sosta. Se cominciasse a leggere il dizionario, mi metterei seduta e starei a sentirlo solo per la sua voce. E quando mi chiama amore… be’, è allora che perdo ogni buon senso e vorrei tanto che non stessimo facendo questo gioco.
Fenicette, questa volta vi propongo una recensione pressoché priva di spoiler.
Questo libro l’ho scelto senza leggere la trama; è una cosa che ogni tanto faccio se la copertina mi colpisce.
E come può non colpirci una copertina come questa? Ѐ praticamente impossibile!
Fare una scelta di questo tipo è sempre un rischio, anche molto grosso, però ancora una volta sono stata fortunata.
Il romanzo è bellissimo.
Una storia d’amore carina, dolce, divertente, ironica e sexy, anzi direi dannatamente sexy.
Non voglio raccontarvi molto della trama per non togliervi la voglia di divorare il libro pagina dopo pagina, per scoprire cosa succederà, come è capitato a me.
Dopo averlo letto, mi direte se anche voi vorreste incontrare lungo il vostro cammino “un dio del sesso” come lui.
Jackson è inglese e il suo accento manda su di giri Jade; vestito da uomo d’affari ha un fascino incredibile, ma sotto i suoi costosi abiti si nasconde un ragazzaccio con un fisico scultoreo e tanti tatuaggi.
È sempre stato assorbito dal suo lavoro, che è molto particolare e per questo motivo non ama parlarne con le persone perché finirebbero per guardarlo in maniera diversa.
Ha sempre pensato che le relazioni non facessero per lui, così cupido si è messo in mezzo e gli ha rivoluzionato la vita.
Questa è la sua occasione per fare conoscere il suo vero io.
Jade è appena uscita da una relazione fallimentare e la sua amica l’ha spedita in vacanza per distrarla.
Lei è convinta di trascorrere le ferie da sola a leggere, invece i suoi ormoni impazziscono appena vede Jackson in completo sartoriale. Già il suo accento britannico le provoca dei brividi lungo la schiena, ma quando lo vede in costume le viene addirittura l’acquolina in bocca e pensieri lascivi mai avuti iniziano a tormentarla.
Questo libro ha una caratteristica che io personalmente non ho mai trovato altrove e che mi è piaciuta molto: è diviso in capitoli che narrano il punto di vista di Jackson oppure di Jade, però la parte finale di ciascun paragrafo viene poi ripresa in quello successivo e raccontata dalla prospettiva dell’altro protagonista.
Non pensate però di trovarvi davanti ad una ripetizione narrativa che può stancare o far calare l’interesse.
Assolutamente no!.
Anzi tutt’altro. Questo doppio punto di vista rende la lettura molto divertente e stimolante ed è bello osservare le due versioni della stessa medaglia.
Oltre l’amore, la scrittrice ha toccato temi importanti come la famiglia, il rapporto genitori-figli, l’amicizia e il bullismo, con le cicatrici che lascia nell’animo anche quando si è ormai diventati adulti.
Ragazze, vi assicuro che tutti questi argomenti molto profondi vengono shakerati insieme molto bene e ci regalano momenti dolci e divertenti.
Perché mai vi consiglio questa lettura?
Perché è un buon libro, è scritto bene, intrigante e il sesso c’è ed è raccontato con dovizia di particolari, ma senza mai diventare volgare o pesante.
Vi terrà inchiodate fino alla fine, con momenti di suspence, perché anche se si può intuire come sarà la conclusione, ma il percorso che i nostri protagonisti fanno non è per niente prevedibile né scontato.
Buona lettura.