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Il Salotto Virtuale di RFS presenta:Sette domande a …Rebecca Quasi

 

 

 

 

 

Carissima Rebecca,grazie per aver accettato il nostro invito al Salotto Virtuale di RFS;sei una delle più interessanti autrici del panorama Made in Italy e ci continui a regalare storie emozionanti e ricche di sentimento ….

Un inizio self e poi le CE.Ci vuoi raccontare un po’ la genesi delle tua carriera?

Ho iniziato come self tra il 2017 e il 2018 mettendo “Dimmi di noi” gratis in tutti gli store e lasciandolo gratis ovunque per un anno (ora Amazon non dà più questa possibilità).

Successivamente ho pubblicato “Didattica del sesso per gufi e zanzare”, qualche mese dopo “Re Artù, Ginevra, Coso e la sgualdrina”… che sono stati letti proprio grazie a “Dimmi di noi” che era gratis.

Dopo la pubblicazione in self di “Cucito addosso”, gennaio 2018, sono stata contattata da alcune CE.

Nel 2019 ho pubblicato con Dri Editore e More Stories.

Il prossimo romanzo, “Mercoledì”, uscirà in self.

 

Che sia storico o contemporaneo i tuoi romanzi vibrano di passione e personalità:quanto di te c’è nei tuoi personaggi?

Poco, in realtà.

Credo sia impossibile creare un personaggio senza ‘tararlo’ in qualche modo su se stessi; un autore quando inventa un personaggio, ha solo se stesso come pietra di paragone autentica e genuina per cui i personaggi a cui dà ‘vita’ sono in qualche modo parte di lui o il suo complementare. Nel mio caso, credo, di creare più spesso dei complementari.

 

I dialoghi tra protagonisti fanno scintille sempre :come elabori questi dialoghi,sei istintiva o li costruisci a tavolino?

Istintiva. Sempre.

Immagino la scena, tipo trailer, e la scrivo di getto, senza appunti o scalette.

Come unica regola: battute concise. Nella realtà nessuno fa lunghi monologhi in cui gli altri ascoltano a oltranza senza intervenire.

 

Si chiede sempre ad un autore sia artista che scrittore.Qual’è fin’ora la tua creatura più amata?

Senza esitazione “Didattica del sesso per gufi e zanzare”, lo amo moltissimo, gli sono proprio affezionata.

Penso dipenda in parte dal fatto che è il primo che ho messo on line (“Dimmi di noi” lo segue di un paio di mesi anche se fu scritto prima), ma sospetto la mia preferenza sia legata al luogo in cui comincia la vicenda. Un posto assai caro al mio cuore.

 

Nei tuoi romanzi troviamo tanti temi,anche scottanti:L’inseminazione artificiale,la disabilità,la morte .Quale tema ancora non hai trattato e ti piacerebbe approfondire?

In “Mercoledì” ho trattato in modo trasversale il tema del bullismo.

Sull’inseminazione artificiale mi piacerebbe tornare, “Dimmi di noi” lo affronta in modo un po’ troppo ‘romantico’, vorrei riprenderlo con un taglio diverso. Anche se pubblicato due anni fa, “Dimmi di noi” fu scritto tra il 2004 e il 2007.

Parliamo un po’ dei romanzi Regency nei quali ti sei affacciata con splendidi risultati;ricordiamo uno su tutti Dita come farfalle (è il mio preferito):nonostante la condizione della donna in quel periodo era quanto di più distante dai giorni nostri,tu riesci a dare alle tue eroine una connotazione sempre di affermazione della propria personalità e dei propri diritti…

Credo che oggi non sia possibile scrivere una storia ambientata nel passato prescindendo dai principi e dalle conquiste di cui godiamo. Temo che ciò sia inevitabile, per quanto ci sforziamo di calare storie e personaggi in un’atmosfera autentica, siamo noi che scriviamo e separarci del tutto dai nostri valori, da ciò che diamo per scontato, è quasi impossibile.

Se guardiamo indietro, credo, la cosa che salta più all’occhio sono le disparità sociali e in particolare la condizione delle donne, in tutti i ceti.

 

Pensi che la condizione della donna scrittrice nella nostra epoca sia pari a quella degli autori maschi o c’è ancora del lavoro da fare?

Non saprei.

Rispondendo in modo istintivo, mi sento di dire che nelle librerie e negli store siano presenti sia scrittrici che scrittori. Come lettrice non faccio differenze tra autori e autrici.

Il mondo del romance, che è quello che frequento come hobbista della scrittura, è popolato prevalentemente da autrici donne e ha come destinatarie per lo più le donne.

Ti troviamo su Wattpad dove ci sorprendi sempre con storie fantastiche e incantatrici;cito Il profumo del calicanto/ chi non lo ha letto lo faccia perché è fantastico),Centro scritto a quattro mani con Amalia Frontali ed,ovviamente,Mercoledì che stiamo aspettando tutte con emozione;come valuti l’esperienza su questa piattaforma?La consiglieresti a chi si sta affacciando alla scrittura?

A me piace moltissimo tutto ciò che veicola la scrittura e la lettura.

Wattpad è molto divertente perché consente una forte interazione con i lettori e uno scambio facile con gli autori.

Mi sento di consigliarlo a chi si affaccia alla scrittura perché ogni forma di scambio porta arricchimento.

Sul versante del ‘lancio’ come autore, non saprei, Wattpad più che un trampolino lo vedo come una palestra.

Su Wattpad misi alcune puntate di “Didattica del sesso per gufi e zanzare” (ci sono ancora), all’inizio quando non mi conosceva nessuno. E non lo lesse nessuno.

Successivamente, quando i miei libri in self cominciarono ad essere letti, misi su Wattpad una storia vittoriana e, nel giro di pochi mesi, arrivò ad avere migliaia di lettori.

 

 

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