Intervista esclusiva a Nalini Singh
Oggi siamo orgogliose di presentarvi un’intervista in esclusiva ad una delle più famose autrici di paranormal romance del mondo, la neozelandese NALINI SINGH.
Autrice eclettica che ha saputo sfornare quasi 40 titoli in poco più di una decina d’anni di carriera, è la creatrice di due delle serie fantasy più amate al mondo, la PSY/Changeling e la Guild Hunter. Solo quest’ultima è stata tradotta in italiano, e non interamente, ma speriamo che le case editrici prima o poi si accorgano del tesoro che stanno trascurando.
Senza altri indugi, ecco per i lettori di Romanticamente Fantasy, la traduzione delle risposte che ci ha dato.
In fondo trovate il link alla pagina autore e a tutte le nostre recensioni.
Grazie a Kiki per l’intervista e la traduzione e a Sweet fire per le immagini bellissime.
Ciao Nalini, un grazie di cuore per aver deciso di partecipare alla nostra intervista! La prima domanda che ti facciamo è, ovviamente, sulla tua serie più famosa, quella degli PSY/Changeling. Verrà mai pubblicata in Italia? Ogni anno il tuo editore italiano ci assicura sull’imminente uscita del primo volume, ma noi siamo stanchi di aspettare invano!
Purtroppo non ho nessuna novità in merito, in questo momento, ma prometto che farò un annuncio non appena verrò a sapere qualcosa!
Gli elementi magico e paranormale hanno rivestito sempre molta importanza nel tuo lavoro. Come hai avuto l’idea di scrivere una serie che parli di angeli come la tua Guild Hunters?
Un giorno, come in un flash, ho visualizzato nella mia mente l’immagine di un angelo in una torre, a New York, e sono rimasta così incantata dalle sue splendide ali e dai suoi meravigliosi capelli, neri come l’inchiostro, da voler assolutamente scoprire chi fosse, e cosa stesse facendo in quella torre. Tutto è iniziato così…
Pensa a tutti i personaggi che hai creato, siano essi uomini o donne, di qualsiasi razza: chi è il tuo preferito?
Onestamente, non sono in grado di scegliere! Adoro tutti i miei personaggi, sono diventati come amici per me, sono la mia famiglia. Ognuno di essi è unico.
Parliamo ora della società che hai inventato nella serie degli PSY. Nella sua rappresentazione hai inserito il completo annullamento di emozioni e sentimenti, ma, come abbiamo potuto leggere fin dal primo libro, questo tipo di vita è irrealistica, e le passioni umane trovano sempre il modo di rientrare nelle vite dei tuoi protagonisti. Nella creazione di questo mondo fantasy credi di essere stata ispirata dalla società moderna, in cui l’abuso della tecnologia sembra contribuire alla separazione e segregazione delle persone in ogni parte del mondo?
Non proprio. L’ispirazione della saga è nata pensando alle grandi abilità mentali dei protagonisti. Un giorno ho riflettuto che sarebbe stato bellissimo se le persone fossero state dotate di poteri telepatici, ma, poco dopo, un pensiero si è fatto strada nella mia mente: “Cosa succederebbe se si scoprisse che esiste un lato oscuro in tale dono? Cosa accadrebbe se tale abilità potesse rendere pazze le persone o spingerle a compiere atti di violenza? Cosa sarebbero disposti a fare per sopravvivere?”. Ecco, il mondo PSY è iniziato proprio così!
I tuoi personaggi sono sempre così ben descritti che sono unici nel mondo della letteratura fantasy. Sono tutti misteriosi, forti e passionali, ma con un’anima profondamente romantica. Nella loro creazione sei stata ispirata da qualcuno che conosci (un amico, una figura pubblica, il protagonista di un libro) o li inventi di sana pianta durante il processo di scrittura del libro?
Io penso ai miei personaggi come se fossero reali, e, come tutte le persone, essi hanno vari livelli di personalità. Non importa quanto tempo io impieghi a conoscerli bene, lo faccio in ogni caso. Una volta mi è capitato di impiegare l’intera stesura preliminare di un libro per capire a fondo una delle mie eroine, per poi tornare indietro e riscrivere l’intero testo! Per me, alla fine, è fondamentale che ognuno dei miei personaggi parli attraverso la propria voce ed esprima la propria personalità.
Parliamo ora della storia di Elena e Raphael. Ti identifichi con lei? Di solito entri in sintonia con le tue protagoniste femminili?
Quando scrivo cerco di entrare nella testa di tutti i miei personaggi, anche in quelli malvagi. Perché non sto scrivendo la mia storia, ma la loro. Questo aspetto è fondamentale. Quindi quando scrivo lo faccio sempre dal loro punto di vista, il che significa che quando provano dolore, anche io soffro. Quando sono tristi, io piango con loro. Quando sono felici, lo sono anche io. Tutto ruota attorno ai miei protagonisti.
Abbiamo davvero bisogno di una piccola anteprima sull’evoluzione del mondo PSY/Changeling. Gli esseri umani sono sempre stati, fino ad ora, la razza più debole del tuo universo fantasy. Assumeremo prima o poi un ruolo più importante, ora che il Silenzio è stato interrotto?
Sì, gli esseri umani avranno un ruolo molto più importante nei libri futuri. Questo mondo è sempre stato retto da tre specie, e abbiamo tutti bisogno di vedere gli esseri umani rendere giustizia alla nostra razza all’interno di questo “triumvirato”.
Nalini, un grandissimo ringraziamento per l’intervista che ci hai volute rilasciare!
Grazie a voi per la bella intervista, e un saluto dalla Nuova Zelanda a tutti i miei lettori italiani!
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Le nostre recensioni:
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SERIE Guild Hunter:
SERIE Rock Kiss
Intervista e traduzione a cura di