Recensioni: serie TV e Film

Period-Mania: Destini In Fiamme-Le Bazar de la Charitè

In questa domenica di fine estate per l’appuntamento con Period-Mania vi presentiamo una produzione francese molto bella, dal titolo italiano Destini In Fiamme.

Andate sul sito per leggere il nostro ultimo articolo della rubrica: Vikings.

Destini in Fiamme
Progetto grafico di Francesca Poggi

La serie, dal titolo originale Le Bazar De la Charitè, presente sulla piattaforma Netflix,  è del 2019, potete trovare qui il trailer e qui la nostra recensione completa.

Tipologia: Miniserie, 1 stagione, 8 episodi da circa 50 minuti

Titolo originale: Le Bazar de la Charitè

Genere: storico, drammatico

Paese di origine: Francia

Scritta da: Catherine Ramberg e Karin Spreuzkouski

Diretta da: Alexandre Laurent

Distribuzione in Italia: Netflix dal 26 dicembre 2019

Produzione televisiva: Quad

Musica: François Liétout

Cast

Audrey Fleurot, Julie de Bona, Camille Lou, Antoine Duléry, Aurélien Wiik, Florence Pernel, François-David Cardonnel, Gilbert Melki, Gilles Cohen, Josiane Balasko, Stéphane Guillon, Théo Fernandez, Victor Meutelet.Destini In Fiamme-Imm.1

Dopo un devastante incendio a Parigi nel 1897, le vite di tre donne sono sconvolte da tradimenti, inganni e crisi sentimentali. (Fonte: Netflix)

Location e Curiosità

Questa serie è ispirata a un fatto realmente accaduto, un incendio avvenuto nel 1897 durante lo svolgimento del Bazar del la Charité, evento creato a Parigi da Harry Blount due anni prima. Persero la vita 126 persone, di cui ben 118 donne; molte appartenevano all’aristocrazia e tra di esse la più famosa fu Sua Altezza Reale la duchessa di Alençon, nata Sofia Carlotta di Baviera, sorella della celebre Sissi, imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria.

Il Bazar si svolgeva ogni anno in luoghi diversi grazie a un consorzio di organizzazioni di beneficenza che condividevano l’affitto e le tasse. Nel 1897 si tenne in un grande capannone di legno, di 80 metri per 13, a rue Jean-Goujon 17, nell’ottavo Arrondissement di Parigi. All’interno fu costruita una strada in stile medievale con legno, cartone, stoffa e cartapesta. Le uscite non vennero adeguatamente contrassegnate questo contribuì notevolmente al disastro. Una delle attrazioni di questo Bazar era una stanza dove si potevano ammirare le immagini in movimento proiettate con la tecnologia messa a punto dai fratelli Lumière.

Il pomeriggio del 4 maggio, il secondo dei previsti quattro giorni di bazar, le attrezzature del proiezionista (che utilizzava un sistema a base etere e di ossigeno anziché di energia elettrica) presero fuoco. Alcuni dei visitatori, in fuga attraverso il cortile, furono salvati dalla cuoca e dalla direttrice dell’Hotel du Palais, M. Gauméry e Madame Roche-Sautier rispettivamente, che li aiutarono a sfuggire al fuoco attraverso le finestre della cucina del palazzo adiacente. (Fonte: Wikipedia).

Destini In Fiamme -Imm.2

Destini in Fiamme è stata girata a Parigi, in Rue du Musée Marmottan, un posto diverso rispetto al luogo originario del Bazar, non adatto per la modernizzazione del quartiere in cui era locato.

Uscirà nel 2022 un remake tutto italiano, di cui sono state appena terminate le riprese, ambientato a Palermo, nel 1886, alla Mostra dall’esposizione Nazionale, dove si possono ammirare gli ultimi ritrovati della tecnologia, tra cui il cinema. Sarà una serie che racconterà le donne della Sicilia di fine Ottocento e le ingiustizie che devono subire in un mondo maschilista e patriarcale, restio al cambiamento.  Nel cast di questa serie Giulia Bevilacqua, Laura Chiatti, Sergio Rubini e Loretta Goggi.

Considerazioni

Mamma mia ragazzi, che gioiellino inaspettato Destini in fiamme!

Non amo molto le produzioni francesi e mi sono pigramente approcciata a questa serie, senza saperne quasi nulla, ma devo dire che mi ha stupito ed entusiasmato per qualità e capacità di coinvolgimento.

Ci troviamo a Parigi, nel 1897.

La prima delle protagoniste che incontriamo è Adrienne De Lenverpre, moglie di Marc Antoine De Lenverpre e madre della piccola Camille, che scopriamo subito essere vittima delle angherie del marito, ricco e corrotto candidato al Senato. Conosciamo poi Alice De Jeansin e la sua domestica Rosa Rivière, quest’ultima sposata con il cocchiere Jean e in procinto di partire con il marito per l’America.

Tutte e tre le donne si recano al Bazar de la Charité, evento di beneficenza organizzato dalla aristocrazia cattolica francese.Destini In Fiamme-Imm.3

Adrienne però non resta a lungo e si allontana per incontrare Hugues, il suo amante giornalista, mentre Alice si intrattiene con il suo promesso sposo Julien e Rose ha in custodia il piccolo Tomas, figlio di Odette, ricca amica di Alice.

All’improvviso scoppia un violento incendio, che in pochi minuti avvolge tutta la struttura, in legno.

Le scene che riguardano l’incendio sono veramente spettacolari, e il primo episodio mi ha ricordato moltissimo il film Titanic: le stesse atmosfere, l’attesa del disastro, le vite che improvvisamente vengono devastate, il tentativo di minimizzare i pericoli, l’arroganza dei forti e tutto il peggio dell’uomo, che spesso in queste situazioni viene fuori, nella lotta per poter sopravvivere e uscire dall’edificio. Le vittime, 126, sono quasi tutte donne.

Non vi svelerò chi delle protagoniste sopravviverà, ma posso dirvi che per tutte ci sarà un drastico cambiamento di vita.

L’incendio non è tuttavia il cuore di Destini in fiamme, questa è una storia sulle donne e sulle ingiustizie che sono costrette a subire in una società maschilista, dove l’uomo ha il potere e ne dispone a piacimento; è anche una serie sull’amore, quello che supera le barriere sociali, che prevale sulle bugie e sulle devastazioni fisiche che il fuoco ha causato e sulla nobiltà d’animo che spesso non coincide con la nobiltà data dai titoli e dalla ricchezza materiale.

Non voglio dirvi di più, perché è una storia che va gustata e assaporata episodio dopo episodio, con un finale autoconclusivo. Non ci sarà una seconda stagione ed è giusto così, perché è perfetta e un seguito servirebbe solo ad abbassarne la qualità. Una menzione speciale agli attori, in particolare all’interprete del cattivo De Lenverpre, che rappresenta non solo uno squallido maschilista e marito padrone, ma anche la corruzione di un sistema che cerca di aggiustare i fatti storici a proprio vantaggio e all’ispettore Hennion, ricco di umanità e senso della giustizia, l’unico tra i poliziotti a non essere asservito al potere.

Allora cosa aspettate? Correte a recuperarala!

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