Recensione: Fu sera e fu mattina di Ken Follett l’attesissimo perquel de I Pilastri della terra saga di Kingsbridge#0.5
Titolo:Fu sera e fu mattina
Autore: Ken Follett
Edizioni:Mondadori
Pagine: 912
Genere: Romanzo storico
Data di uscita: 15 Settembre 2020
0.5 Fu sera e fu mattina
1 I pilastri della terra
2 Mondo senza fine
3 La colonna di fuoco
17 giugno 997. Non è ancora l’alba quando a Combe, sulla costa sudoccidentale dell’Inghilterra, il giovane costruttore di barche Edgar si prepara con trepidazione a fuggire di nascosto con la donna che ama. Ma i suoi piani vengono spazzati via in un attimo da una feroce incursione dei vichinghi, che mettono a ferro e fuoco la sua cittadina, distruggendo ogni cosa e uccidendo chiunque capiti loro a tiro. Edgar sarà costretto a partire con la sua famiglia per ricominciare tutto da capo nel piccolo e desolato villaggio di Dreng’s Ferry.
Dall’altra parte della Manica, in terra normanna, la giovane contessa Ragna, indipendente e fiera, si innamora perdutamente del nobile inglese Wilwulf e decide impulsivamente di sposarlo e seguirlo nella sua terra, contro il parere di suo padre, il conte Hubert di Cherbourg. Si accorgerà presto che lo stile di vita al quale era abituata in Normandia è ben diverso da quello degli inglesi, la cui società arretrata vive sotto continue minacce di violenza e dove Ragna si ritroverà al centro di una brutale lotta per il potere.
In questo contesto, il sogno di Aldred, un monaco colto e idealista, di trasformare la sua umile abbazia in un centro di erudizione e insegnamento entra in aperto conflitto con le mire di Wynstan, un vescovo abile e spietato pronto a tutto pur di aumentare le sue ricchezze e il suo potere.
Le vite di questi quattro indimenticabili personaggi si intersecano, in un succedersi di continui colpi di scena, negli anni più bui e turbolenti del Medioevo.
Questo formidabile romanzo è il prequel della magnifica saga di Kingsbridge amata da milioni di lettori nel mondo. Ken Follett conduce il lettore in un viaggio epico pieno di sorprese, avventura, coraggio, amore, odio e ambizione che termina dove I pilastri della terra hanno inizio.
Care Fenici, è con piacere che vi parlo del nuovo libro di uno dei miei autori preferiti, Ken Follett.
Questo romanzo è il prequel della saga di Kingsbridge, che ci riporta nel Medioevo.
Se come me siete stati rapiti dai suoi libri precedenti, anche di questo vi innamorerete.
Comprendere i fatti che hanno preceduto la storia che conosciamo ci permette di mettere a fuoco molte situazioni.
Non so voi, ma io non amavo il Medioevo quando lo studiavo a scuola, però dopo aver letto I pilastri della terra ho rivalutato questo periodo storico.
In questo libro percorriamo la storia di Edgar, che vive a Combe ma, dopo un attacco da parte dei Vichinghi nel quale il padre muore, lui insieme alla madre e ai due fratelli si vede costretto a trasferirsi in un nuovo posto per ricominciare a vivere.
Sono una famiglia di costruttori di barche, ma si troveranno a fare i contadini nelle terre della Chiesa.
Edgar ha il dono di visualizzare nella mente le costruzioni e ben presto inizierà una carriera come costruttore.
La sua vita si intreccerà con quella della Contessa normanna Ragna, che si innamorerà del nobile inglese Wilwulf, e deciderà di sposarlo contro il parere del padre; si incrocerà anche con quella del monaco Aldred, colto e idealista che sogna di trasformare la sua piccola Abbazia in un luogo di studio e pieno di libri, ma purtroppo entrerà in conflitto con il vescovo Wynstan, uomo spietato e subdolo che farà di tutto per avere potenza e ricchezze.
Potere, soldi, macchinazioni, omicidi sono degli ingredienti presenti in questa storia, ma la parte che mi ha affascinato di più è l’ingegno di un ragazzo che solo con la sua curiosità e la sua inventiva è riuscito a costruire case, ponti e chiese.
Buona lettura.