Titolo: L’avventura di Harriet
Autore: Jana Westwood
Editore: Self Publishing
Genere: Romanzo rosa
Serie: Le Wharton vol.4
Data di pubblicazione: 1 ottobre 2024
La serie è composta da:
- Amore cieco
- Scritta del tuo nome
- Non avrai il mio cuore
- L’avventura di Harriet
non preoccupatevi per me, il capitano Chantler è un cavaliere e mi tratterà come merito. Ho sempre desiderato vivere una grande avventura, è per questo che mi sono preparata in tutti questi anni e temo che questa sia la mia ultima occasione prima di dovermi sposare. Perdonatemi se vi ho fatto spaventare sparendo in questo modo, ma sono sicura che, diversamente, non mi avreste consentito di farlo.
Vostra figlia, sorella, nipote, cognata e amica che vi ama,
Harriet.
P.S. Elinor, per favore, non sposarti con Colin in mia assenza.»
Elinor ha sempre voluto vivere un’avventura, si è preparata per questo e ha con sé il suo arco e il jō, armi che maneggia con maestria. Ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta e questa non sarà di certo l’avventura che aveva sognato.
«Aveva con sé un arco» disse Bluejacket aggrottando la fronte. «Quale dama possiede un arco?»
«Dama?» domandò Dougal con una risata cinica. «Qui non vedo nessuna dama.»
«È una Wharton.»
«E questo cosa significa?»
«Il barone di Harmouth è uno degli uomini più rispettati d’Inghilterra. E le sue figlie sono le giovani più ambite di tutta Londra. O almeno, le due che ricordo essere in età da marito.»
«Sul serio?» Tornò a guardare la giovane con espressione incredula. «Beh, di sicuro non devono somigliare a questa qui.»
Se mettiamo insieme una nave pirata, uno scozzese delle Highlands e una fantasiosa giovane dai riccioli rossi, potrebbe succedere di tutto.
«Vi dispiace? Non mangio da ieri a pranzo. Non so nemmeno come faccio a reggermi in piedi. Mi piace molto mangiare, sapete? Credo di non aver mai passato tante ore in vita mia senza farlo. Oh, Dio! Non posso smettere di pensare alle brioches alla cannella. Perché mi piaceranno così tanto?»
«Ne abbiamo a bordo?» chiese Bluejacket al suo amico.
«E io che ne so!»
«Va’ e portale qualcosa» ordinò, facendosi serio. «Non voglio che muoia di stenti.»