Recensione: Principe crudele: Eredi brutali: Volume 1 di Sophie Lark

Non è il principe azzurro…

Callum Griffin è l’erede della mafia irlandese. È spietato, arrogante, e vorrebbe vedermi morta.

Abbiamo iniziato col piede sbagliato quando ho appiccato un (piccolissimo) incendio in casa sua.

Le nostre famiglie pensano che un matrimonio combinato sia l’unica cosa che possa evitare una guerra senza esclusione di colpi.

Quanto a me, penso che magari potrei ucciderlo mentre dorme.

Sarebbe molto più semplice se Callum non fosse tremendamente attraente.

Tuttavia, il mio cuore è chiuso in cassaforte. Perché, anche se mi costringono a sposarlo… non potrò mai amare un principe crudele.

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Principe crudele è il primo esplosivo atto dell’epica serie Eredi brutali. Si tratta di un romanzo dark sulla mafia, stand-alone, con lieto fine e senza finale aperto.

Crede che Aida abbia un lato vulnerabile? Ne dubito. È un animale, proprio come i suoi fratelli. Il che significa che dovrà essere domata. Oliver non ci è riuscito, anzi lei l’ha travolto e si è presa gioco di lui pubblicamente. Beh, non farà la stessa cosa con me. Se Aida è una roccia, io sono l’oceano. E ho intenzione d’infrangermi su di lei, ancora e ancora, sgretolandola un sassolino alla volta. Finché l’avrò spezzata e inghiottita completamente. (Tratto dal libro)

Si tratta di un mafia romance con presupposto un matrimonio combinato. Le premesse sono intriganti, dato che la decisione di unire le due famiglie mafiose, una italiana e l’altra irlandese, scaturisce da comportamenti provocatori volti a solleticare un crescendo di rivalità difficilmente contenibile.

Abbiamo passato un’ora a fare qualcosa che assomigliava più al wrestling che al sesso. Mi stava mettendo alla prova, per vedere se le avrei permesso di assumere il controllo, verificando il mio livello d’energia e resistenza. Non avevo alcuna intenzione di lasciarmi intimidire. Ogni volta che cercava di sopraffarmi, io la bloccavo di nuovo e la scopavo senza sosta, finché ci ritrovavamo entrambi ansimanti e madidi di sudore. Ho visto quanto la eccitava sentire la mia forza contro la sua, sapendo che non avrei ceduto nemmeno di un centimetro. Le piace spingermi al limite, vedere fin dove può arrivare, prima che io scoppi. Lo fa in camera da letto, ma anche fuori. Beh, sono una dannata montagna, che non può essere spostata. Lo imparerà presto. (Tratto dal libro)

I due protagonisti, Callum e Aida, hanno entrambi caratteri forti che scontrandosi fanno scintille.

Aida, cresciuta in una famiglia italiana di soli uomini, è un bel peperino e non ha niente della principessa: da sempre abituata a comportarsi da maschiaccio, a usare l’arguzia laddove non può contare sui muscoli, agisce in modo impulsivo e spontaneo ed è capace di gestire momenti di stress e adrenalina con la lucidità di un sicario. Molto tenace, testosteronica.

Callum, l’erede della mafia irlandese che governa Chicago, ha un carattere altrettanto forte ma ha un modo di fare molto più controllato: governerà la sua fetta di potere agendo sul versante politico, quindi in pubblico mostra una facciata di eleganza, diplomazia, raffinatezza, rispettabilità. È solo nel privato e con fatica che Aida riuscirà a fargli perdere le staffe e a tirargli fuori il suo lato più istintivo.

È buffo, ma il nostro rapporto funziona al contrario. Prima ci siamo sposati. Poi abbiamo fatto sesso. Poi abbiamo imparato a conoscerci. E infine… qualsiasi cosa sia questa. Una sensazione di calore, desiderio, affetto e connessione si espande nel mio petto, un sentimento che brucia e diventa sempre più forte col passare del tempo, soprattutto quando poso lo sguardo sull’uomo seduto accanto a me. Non posso crederci.

Penso proprio di essermi innamorata. (Tratto dal libro)

Anche se inizialmente Aida stuzzica Callum involontariamente, in seguito ognuno dei due risponde con un crescendo di guanti di sfida esilaranti, anche piuttosto estremi (come dar fuoco a una libreria): nessuno di loro è disposto a cedere di un millimetro e lo scontro è davvero esplosivo, pieno di scintille, ci ricorda momenti spassosi e grotteschi de “La guerra dei Roses”, con un tripudio di colpi bassi e dolorosi. Quando però le loro famiglie anziché dare inizio a una guerra tra clan impongono loro un matrimonio riparatore, beh, allora le cose si fanno interessanti, perché le scintille si spostano in camera da letto. Da principio a nessuno dei due piace di essere forzato a sposarsi, tuttavia presto grazie alla convivenza iniziano a maturare, insieme all’attrazione, sentimenti di rispetto, fiducia, accettazione, complicità e una maggiore conoscenza dei pregi reciproci: arrivano a pensare che non avrebbero accettato un compagno che fosse qualcosa di meno.

Aida mi attira in un modo che non riesco a capire. È come se tutte le sue caratteristiche fossero state ideate con un codice segreto progettato per intrufolarsi nella mia mente. La forma allungata, quasi a mandorla, dei suoi occhi grigio fumo. Le curve pazzesche del suo corpo. La sua pelle liscia color cedro. Il modo in cui i suoi denti mi abbagliano quando sorride. Il modo in cui si morde il labbro inferiore quando è eccitata, oppure cerca di trattenere una risata. Lei è fatta così. Ama la passione di ogni tipo. Adora essere arrabbiata, testarda, allegra o dispettosa. L’unica cosa che non le piace è la mancanza di sentimenti. Purtroppo, invece, io sono proprio così: freddo, controllato, privo di piacere. Ma solo quando lei non è al mio fianco. In quel caso, i miei sensi riprendono vita e raggiungono un livello febbrile. Si acutizzano immensamente, persino troppo. (Tratto dal libro)

Sullo sfondo si svolge una piccola trama relativa ai problemi di mafia, che coinvolgerà entrambi in una scena d’azione. Ma al di là della storia in cui si muovono, la cosa intrigante è il modo in cui arrivano ad amalgamarsi due personaggi così contrastanti tra loro: lei selvatica, impulsiva, schietta, deve ambientarsi in una famiglia aristocratica, benpensante, compassata, dalla facciata molto lucidata. Callum è controllato e con un volto pubblico pulito e onesto, ma Aida è capace di smuoverlo, di riconoscere la sua maschera e di risvegliare la sua indole più istintiva.

Un bel libro, che scorre liscio e intrigante, ma senza fuochi artificiali.