Serie: Qui giace Vol. 3 Autore: C. L. Matthews Genere: Dark romance Editore: Virgibooks Data di pubblicazione: 19 Aprile 2024
La serie Qui giace è composta da :
Tutti noi abbiamo dei demoni, alcuni di noi sanno come farseli amici piuttosto che sfidarli.
Parlano sempre di me… sussurrano di un diavolo con un sorriso affascinante. Ma non mi conoscono, non sanno cosa c’è veramente sotto.
Sono un mostro con il volto di un ragazzo, sposato con l’oscurità, consumato dal passato e salvato da nessuno.
Le mie intenzioni non sono chiare, ma l’acqua torbida in cui sono morte le mie speranze sì.
La salverò, visto che nessun altro può farlo. Lei odierà il modo in cui accadrà. Loro correranno per salvarsi. Il Vestige non farà prigionieri.
Privarla della sua facoltà di scelta non è stato intenzionale, legarle le mani non voleva essere un gesto definitivo, ma rubare ogni parte di lei che conta è sempre stato il mio obiettivo.
Alla fine, demolirò il fragile castello che hanno costruito, dimostrando che colui che risolve tutto avrà sempre la meglio sui deboli.
Che si fo**ano principi e regni. Il diavolo ha sempre fatto un gioco più duro e più scaltro. Lei è mia. Loro hanno solo dimenticato qual è il loro posto.
Siamo arrivati al terzo (e non conclusivo) volume della serie. L’intrigo finora nebuloso (reso complesso dalle vicende passate dei sette protagonisti e delle lotte di potere tra le loro famiglie) inizia finalmente a dipanarsi, e in questo volume iniziamo a trovare qualche spiegazione logica su ciò che è accaduto finora.
Il romanzo ci riserva un bel colpo di scena, che darà un’impennata all’intensità emotiva dei protagonisti. Non posso svelare troppo i dettagli, ma vi anticipo che oltre alla gelosia, alla lussuria, alla paura e all’impotenza, entreranno in gioco altre emozioni profonde e commoventi.
Il volume porta una svolta decisiva anche nel gioco di potere, ma gli ingranaggi sono così complessi da rendere difficile prevedere quale direzione prenderanno gli sviluppi e gli equilibri più avanti.
Abbiamo notato che, mescolato alle vicende di suspense, ogni libro si concentra su un paio di protagonisti approfondendo la loro introspezione e il passato. In questo romanzo ci caliamo su Lux e Bridger, mentre mancano ancora all’appello i protagonisti del prossimo, i due ragazzi più malinconici ed emotivi, finora rimasti un po’ sullo sfondo.
Un tempo in cui esisteva l’innocenza e la mia più grande preoccupazione era la scuola e se i quattro ragazzi che mi piacevano in qualche modo mi ricambiavano. Ora… la mia preoccupazione è vivere, trovare l’assassino di Cassidy e chiedermi come potrò sposarmi con un ragazzo e desiderare tutti e sette allo stesso tempo. Se riuscirò a non odiarli tutti.
Cosa posso dire della trama senza svelare nulla?
Ormai sappiamo dai vari flashback che Colt ha subito in passato una specie di manipolazione mentale che le ha danneggiato i ricordi. Impiegheremo tutto il libro per cercare di capire di quali ricordi si tratti e perché siano importanti.
Capiremo (in modo più chiaro di prima) che l’obiettivo primario del nostro gruppo di ragazzi è in primis sopravvivere in una sorta di conflitto intergenerazionale, e che le varie famiglie sono in guerra per prevalere l’una sull’altra facendo leva su segreti, minacce, omicidi e strategie che prevedono l’intreccio accurato con le linee di sangue più pregiate. Ma soprattutto si fa sempre più forte uno spirito ribelle che vorrebbe vedere i giovani (in particolare quelli gay) sovvertire il sistema definito dai genitori, per poter essere liberi di amare chi vogliono. Tutto questo è posizionato su una scacchiera sulla quale ognuno sta facendo le proprie mosse in modo strategico.
Punto fondamentale di questo volume è la presa di coscienza di Colt sul proprio passato: perché i ragazzi hanno avuto la strada così spianata con lei? Perché si è sempre sentita così legata a loro?
Nonostante tutti affermino che sapere troppo la metterà in pericolo, probabilmente questa è l’unica arma che potranno sfruttare per far andare tutti i pezzi al loro posto e vincere la partita.
Mi avvicino a loro, la delusione mi attraversa il corpo. “Siete davvero dei fottuti coglioni egoisti”, ringhio. Stanno succedendo così tante cose in questo momento. Così tante cose… e loro si concentrano solo sui loro cazzi. Si fermano a metà del bacio e si girano verso di me. Si rimettono a posto e si concentrano su qualcosa di diverso dalla lussuria dilagante che si portano dietro come una cazzo di droga.
Molti dei contenuti rimangono concentrati su scene di sesso, abbondante e spesso superfluo, ma non è quasi mai di gruppo (se vi aspettavate delle gangbang, rimarrete deluse). La componente passionale è anche motrice di emozioni forti come la gelosia e di reazioni impulsive da parte di alcuni personaggi.
A detta dell’autrice, nonostante fosse preventivato di concludere la serie con questo volume, non è stato possibile riassumere qui tutti gli sviluppi necessari. Se il rapporto tra i sette ragazzi non ci era molto chiaro in precedenza, iniziamo a vedere come si siano focalizzati sempre e solo sul tentativo di proteggere Colt, e inizieremo a comprendere in quale modo, nonostante le azioni avessero sempre mostrato il contrario.
Tuttavia, il gruppo non è ancora compatto e coeso, l’avere una missione comune non li rende un’anima sola, tanto è vero che ognuno continua a mantenere dei segreti agli altri.
Non è ben chiaro dove porterà il loro interesse verso il poliamore (è perfino dubbio che sia la definizione in cui si rispecchiano, dato che alcuni sono apertamente omosessuali, e in generale tutti sono interessati solo a Colt, come un gruppo di pretendenti).
Chi più chi meno, tutti i personaggi maschili nascondono ancora dei segreti, ma se c’è una svolta positiva in questo libro è che Colt finalmente prende in mano le redini e sancisce un patto di trasparenza. si pone, quindi, non più (o non tanto) un problema di fiducia negli altri, quanto di vergogna per dover ammettere atti di cui non si è orgogliosi.
“L’hai mai fatto prima?” chiede Bridger, camminando verso di me. Ten, Jordan e Lux stanno indietro, quasi come se fossero spettatori piuttosto che partecipanti. La dinamica tra tutti i miei ragazzi cambia di continuo. Non c’è un alfa, non proprio, cercano di superarsi a vicenda per ricoprire quel ruolo. Letteralmente. È un rompicapo quando non so su cosa siano concentrate le teste di tutti.