Recensione: A Broken Blade La spada del Re di Melissa Blair
Serie: A broken Blade #1
Serie: A Broken blade #1
Autore: Melissa Blair
Genere: Fantasy
Editore: Sperling & Kupfer
Numero pagine: 448
Data di pubblicazione: 09 gennaio 2024
Keera Delre è un’assassina. La più talentuosa del Regno di Elverath, la favorita della Corona, la Spada del Re. Elfa mezzosangue, orfana di entrambi i genitori, Keera sa che non può sfuggire al suo destino: è proprietà del re, e non può sottrarsi ai suoi ordini.
Quando un’Ombra misteriosa cospira contro la Corona minacciando la stabilità del regno, Keera viene assoldata dal re Aemon per uccidere quell’uomo che nasconde il suo volto sotto un cappuccio e che, notte dopo notte, le ha tolto il sonno. Inizia così una caccia senza esclusione di colpi attraverso le Terre Fatate. Ma il regno non è affatto quello che sembra… e lo stesso vale per l’Ombra.
Keera non può fare a meno di chiedersi chi sia il vero nemico da combattere: il re che ha distrutto il suo popolo o l’uomo incappucciato che ne minaccia la pace? Mentre è in cerca delle risposte ai dubbi che la tormentano, la giovane è perseguitata da una promessa solenne fatta molto tempo prima.
Per mantenere a ogni costo la parola data, dovrà salvare non solo sé stessa, ma il regno intero.
Il mio corpo è fatto di cicatrici, alcune me le hanno inflitte,
ma la maggior parte sono frutto di ciò che ho fatto a me stessa.
Ciao Fenici, oggi parliamo di un libro che ha fatto molto scalpore su wattpad e che poi ha trovato la sua rampa di lancio grazie alla casa editrice Sperling, parlo di A Broken Blade – La spada del Re.
Il romanzo racconta, in prima persona, di un mondo fantasy popolato da elfi, fae, fate, mortali e mezzosangue. Questi ultimi sono i meno considerati tra tutti gli esseri, perché ritenuti abomini impuri. A questa classe appartiene la nostra protagonista, Keera DelRe, una mezzosanguecresciuta per essere un’ assassina agli ordini del Re. Non solo, Keera è anche stata insignita del grado di Spada del Re, ovvero la comandante in capo di tutte le truppe di Spettrali (Mezzosangue guerriere agli ordini del Re). I mezzosangue, per decreto, non hanno diritto di scelta e Keera è, così, una marionetta nelle mani del sovrano. Ma dentro di sé Keera nasconde dei demoni e un odio per se stessa che non ha eguali, così sfoga il suo senso di colpa nell’alcool. Questo fino a quando non si scontra con un nuovo giocatore in una partita di cui lei non sa nemmeno di fare parte: l’Ombra. Le prospettive di Keera cambiano drasticamente e si ritrova davanti alla scelta più importante della sua vita : seguire il suo cuore e mantenere le promesse fatte in passato o essere il boia della Corona.
Il romanzo ha una buona trama e il building work è stato ben studiato, l’autrice si è prodigata molto nelle descrizioni, é stata attenta ai dettagli e ai sentimenti intrinseci della protagonista. Il mondo che ha ideato è molto affascinante.
Le prime 100/150 pagine, sono state molto faticose da digerire, la narrazione è molto lenta e troppo descrittiva, anche in punti in cui non serve, e non invoglia alla lettura del capitolo successivo, è stata poco travolgente, diciamo così . Superata questa parte il libro si è , decisamente ,ripreso e grazie battaglie sanguinose e tanto slow burn tra Keera e L’Ombra sono arrivata in fondo. . Purtroppo solo sul finale troviamo scene un po’ più spinte, ma di romanticismo ce n’è veramente poco. L’autrice si è concentrata più su intrighi politici e lotte per il dominio.
Ho trovato esageratamente forzato il problema di alcolismo della protagonista e, in alcuni casi, mi ha un po’ infastidito, a mio parere l’ha caricato troppo.
Ahimè ho scoperto che è una serie, infatti l’autrice ci lascia con un finale aperto e ad effetto. Per il momento sembra che dopo questo volume ce ne siano altri due. Il capitolo bonus, dal punto di vista dell’Ombra, mi piaciuto, ma non ha aggiunto nulla rispetto a tutto quello che già era emerso , quindi l’ho trovato un “in più” un po’ insoddisfacente.
Ho riscontrato molte somiglianze con la serie del ”Trono di vetro” della Mass, ma, si sa, oggigiorno o è sempre più difficile trovare cose realmente innovative. In conclusione posso dire che, nel complesso, è un romanzo ben fatto e merita di essere letto sena alcun dubbio.