Recensione: A Deeper Blue di S.E. Harmon

Kelly non avrebbe mai immaginato di vivere una storia con il suo migliore amico, che aveva sempre ritenuto etero. È passato un anno ed è difficile credere di poter finalmente baciare Blue tutte le volte che vuole… sempre che sia in privato. Sì, qui è l’ostacolo. Nonostante la promessa di aspettare che Blue si senta pronto, Kelly è stanco di tutti i suoi sotterfugi. Stanno comparendo delle crepe nella loro relazione, e forse non esiste abbastanza stucco al mondo per ripararle.

Britton “Blue” Montgomery non sarà un genio della fisica come il suo ragazzo, ma non è stupido. Sa che Kelly non è del tutto felice, ma non è pronto a diventare l’uomo immagine di bisessuali e gay nella NFL. Vuole solo tenere la testa bassa, giocare lo sport che ama e tornare a casa dall’uomo che adora. È forse chiedere troppo?

Quando la verità comincia lentamente a venire a galla, Blue deve fare una scelta, ma se quella decisione gli farà correre il rischio di perdere Kelly, allora sarà costretto a cambiare strada. Deve trovare il coraggio di affrontare le reazioni del mondo, sperando di sopravvivere alle conseguenze.

Sarà anche vero che il lieto fine non appartiene solo al destino delle principesse della Disney, ma per agguantarlo bisogna fare parecchia fatica.

La recensione di oggi è per A Deeper Blue, secondo volume della serie sport romance dell’autrice S.E. Harmon edita Triskell Edizioni, ma per comprendere e apprezzare a pieno la storia va letto prima The Blueprint, il primo romanzo non autoconclusivo.

I protagonisti sono Kelly e il suo migliore amico, Blue, che ritroviamo dopo la fine del primo volume e ora stanno insieme da un anno, nonostante Kelly avesse sempre ritenuto Blue etero. A oggi, però, la possibilità di baciarlo tutte le volte che vuole si scontra con il doverlo fare in privato, e non importa che Kelly abbia promesso di aspettare che Blue si sentisse pronto a fare coming out con i suoi tempi, la situazione comincia a esasperarlo e nella loro relazione nascono delle tensioni, forse irrecuperabili.

Non avevo mai letto nulla di quest’autrice, ma questo duetto sport romance mi ha piacevolmente stupita: humour, angst, chimica innegabile tra i due protagonisti, la giusta quantità di sport (non troppa, tale da renderlo un manuale, né troppo poca al punto da rendere impossibile chiamarlo sport romance), il tutto raggiunto grazie a uno stile scorrevole e frizzante, e personaggi ben caratterizzati. Devo ammettere, però, che ho preferito l’evoluzione di Blue, a mio avviso, più completa e complessa, mentre Kelly stempera con l’ironia anche la situazione più seria.

I temi trattati sono importanti e delicati, come l’accettazione di sé e il fare coming out in un ambiente particolare come il football professionistico e tutto ciò che ne deriva.

È un romanzo che mi sento di consigliare perché manda un bel messaggio e sprona a essere se stessi anche in contesti che possono sembrare ostili.